
Bonus 2400 euro, la somma potrebbe non arrivare in un’unica soluzione
Il sostegno ai lavoratori le cui attività sono state fortemente limitate dalle misure contro la pandemia è già stato erogato a tutti coloro che ne erano già beneficiari. Per chi invece ha scelto il bonifico domiciliato presso le Poste, l'importo arriverà in tre tranche da 800 euro. A giorni l'Inps pubblicherà la procedura per le nuove domande
Il bonus 2400 euro previsto dal decreto Sostegni è stato liquidato a tutti i lavoratori che ne avevano diritto in quanto in precedenza già beneficiari di tale indennità. Ma per chi ha scelto di riceverla in posta, la somma non sarà corrisposta in un’unica soluzione. Ecco come e quando verrà liquidata

L'Inps ha fatto sapere con il comunicato del 9 aprile che "per coloro che hanno il bonifico domiciliato in Posta, in conseguenza del limite che la legge impone agli importi in contanti, la somma sarà corrisposta in tre tranches da 800 euro"

Il bonus da 2.400 euro è una “indennità una tantum e onnicomprensiva prevista a favore di alcune categorie di lavoratori” che, a causa dell’emergenza coronavirus e delle misure restrittive anti-contagio, non hanno potuto svolgere le proprie attività lavorative o sono stati molto limitati
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Fra queste categorie ci sono per esempio lavoratori stagionali e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori stagionali e intermittenti di altri settori, lavoratori incaricati alle vendite a domicilio, lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori dello spettacolo

Dopo aver liquidato le somme per i precedenti beneficiari, che non hanno dovuto fare una nuova domanda e hanno ricevuto il bonus automaticamente, l'Inps ora pubblicherà nei prossimi giorni i dettagli riguardo alla presentazione delle nuove domande

La domanda dovrà essere presentata all’Inps in via telematica e la scadenza è stata fissata al 30 aprile 2021

Devono presentare la domanda, quindi, le persone che in precedenza non hanno fatto richiesta per il bonus anche se ne avevano i requisiti. Non solo: devono fare richiesta anche quelle persone che non rientravano tra i beneficiari nei precedenti provvedimenti, ma che invece rientrano ora

Si tratta in sostanza dei lavoratori in somministrazione, “impiegati nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto Sostegni

Per accedere al bonus, questa tipologia di lavoratori deve aver "svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione nè di rapporto di lavoro dipendente né di Naspi"

Il Decreto Sostegni, infatti, ha ampliato la platea dei beneficiari: ha incluso anche i lavoratori somministrati in settori diversi dal turismo e ha alzato il tetto massimo di reddito annuo dei lavoratori dello spettacolo da 50mila a 75mila euro