Governo, le parti sociali aspettano di vedere Draghi. Ecco cosa chiedono
In attesa della convocazione da parte del presidente del Consiglio incaricato, i leader di Cgil, Cisl e Uil puntano alla nascita di quel rapporto che hanno invocato ripetutamente sul Recovery Plan durante il governo Conte. Tra le priorità in agenda, la proroga del blocco dei licenziamenti, Cassa integrazione Covid e riforma degli ammortizzatori sociali
Cresce l’attesa delle parti sociali per la convocazione da parte del presidente incaricato Mario Draghi: i leader di Cgil, Cisl e Uil puntano all’avvio di un rapporto che hanno invocato ripetutamente sul Recovery Plan durante il governo Conte
L'allarme della Cgia: "292mila aziende in crisi. Rischio lavoro nero”. I DATI
L’obiettivo - dicono - non è soltanto quello di affrontare i contenuti del Piano di ripresa e resilienza, visto che anche l'Ue prevede il coinvolgimento delle parti sociali, ma di prendere decisioni fondamentali per il futuro dei lavoratori
Il Draghi-pensiero: dall'austerity "buona" al sovranismo europeo![](https://static.sky.it/editorialimages/172a062ac8d55bc37a50112a66c5e6b4aebd3e49/skytg24/it/economia/2021/02/07/governo-draghi-parti-sociali-richieste/03_sindacati_draghi_lapresse.jpg?im=Resize,width=335 "Manifestazione "Sanità: pubblica e per tutti!" organizzata da Fp Cgil
Manifestazione \"Sanità: pubblica e per tutti!\" organizzata da Fp Cgil")
Tra le priorità in agenda ci sono: la proroga del blocco dei licenziamenti, Cassa integrazione Covid e riforma degli ammortizzatori sociali
Ecco quale potrebbe essere l’agenda economica di Draghi
Anche Confindustria chiederà al presidente del Consiglio incaricato un vero confronto e una riforma radicale degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro efficaci, superando approcci assistenziali. (Foto: Ipa)
Tutti gli aggiornamenti sulla crisi di governo
Quanto al blocco dei licenziamenti, il presidente Carlo Bonomi si è espresso per una proroga (anche per la Cig Covid) riservata ai settori in sofferenza, non per quelli in ripresa
Per Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, non mantenere il blocco dei licenziamenti, che scade il 31 marzo, avrebbe conseguenze tragiche
![](https://static.sky.it/editorialimages/990a0400908f241907bcc48601dba4bc43d9147f/skytg24/it/economia/2021/02/07/governo-draghi-parti-sociali-richieste/07_sindacati_lapresse.jpg?im=Resize,width=335 "Manifestazione "Sanità: pubblica e per tutti!" organizzata da Fp Cgil
Manifestazione \"Sanità: pubblica e per tutti!\" organizzata da Fp Cgil")
L'emergenza, secondo Landini, proseguirà fino all'estate e non prorogare il blocco significherebbe aumentare il numero delle persone senza lavoro e senza reddito. Inoltre, il segretario generale della Cgil aggiunge: "Superare Quota100 senza una riforma complessiva non è accettabile"
I tre segretari generali sono contrari anche all'ipotesi di una selettività. "Sarebbe un disastro sociale", sostiene Furlan, che aggiunge: "Il tema che abbiamo davanti è il futuro del Paese. Gli investimenti sono fondamentali. Abbiamo il tema degli investimenti nella pubblica amministrazione, bisogna investire su digitale e professionalità"
Secondo Cgil, Cisl e Uil, la priorità è creare lavoro e difendere quello che c’è: quindi, investimenti in sanità, Pubblica amministrazione, infrastrutture, digitalizzazione
Ma prima - insiste in particolare Landini - occorre dire stop alla precarietà e investire sul lavoro di qualità, mentre Annamaria Furlan ritiene necessario un "patto sociale" per dare insieme un futuro al Paese. "Questo è l'ultimo treno per la ripresa", afferma la leader della Cisl
"Siamo pronti al confronto - afferma Bombardieri - per avanzare proposte a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, per rivendicare investimenti per nuovi posti di lavoro per le giovani e i giovani, per tutelare le pensionate e i pensionati"
"La storia - prosegue Bombardieri - anche quella recente, insegna che, nei momenti difficili, il contributo del sindacato è stato decisivo. La ripresa, lo sviluppo del Paese e il rilancio del Mezzogiorno sono il nostro obiettivo: lo possiamo raggiungere se lavoriamo, tutti insieme, nella stessa direzione"
Il nuovo governo dovrà, secondo le organizzazioni sindacali, mettere finalmente mano alle riforme della Pa, per far sì che gli investimenti si tramutino in opere, e del fisco, per contrastare le disuguaglianze sociali enormemente cresciute
I sindacati ricordano infine che ci sono decine e decine di crisi aziendali e vertenze aperte che aspettano risposte: da Alitalia all'ex Ilva a Whirlpool. "Situazioni per cui - affermano - non c’è più tempo da perdere"
Sul fronte delle imprese, tutte le associazioni datoriali si dicono pronte al dialogo e sottopongono al futuro esecutivo le emergenze del momento. Così la Confesercenti - ha spiegato la presidente Patrizia De Luise - chiederà a Draghi di facilitare le procedure dei ristori, alleggerire il peso della burocrazia e progettare la ripartenza facendo in modo che i soldi del Recovery fund vengano investiti in modo produttivo
"Bisogna riformare gli ammortizzatori e dare un reddito a questi lavoratori e sostenerli", ha detto invece Emma Marcegaglia, a capo del B20, mentre "la Cig Covid dovrà restare a carico del pubblico solo per alcuni settori"
)
)
)
)
)
)
)
)