
Natale, 10 milioni di italiani pronti a viaggi. A rischio 5 miliardi spesi per tavolate
La Coldiretti fa il punto sulle prossime festività, mentre ancora non sono state definite le regole anti-Covid. Una deroga agli spostamenti tra regioni, spiega, interesserebbe oltre 10 milioni di italiani: sono tanti, infatti, quelli che sono partiti l’anno scorso nello stesso periodo. Le limitazioni mettono a rischio i 5 miliardi di euro che sono stati spesi nel 2019 dagli italiani, in casa e fuori, solo per imbandire le tradizionali maxitavolate delle feste. Perdite anche per altri settori

Ancora non sappiamo quali saranno le regole anti-Covid per Natale e Capodanno, ma Coldiretti fa il punto sul periodo delle festività e analizza quali potrebbero essere le perdite per i diversi settori
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Da un’analisi Coldiretti/Ixè emerge che una eventuale deroga agli spostamenti tra regioni a fine dicembre interesserebbe oltre 10 milioni di italiani: sono tanti, infatti, quelli che lo scorso anno sono andati in viaggio nel periodo delle feste di fine anno per raggiungere parenti, amici o fare vacanze
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Per Coldiretti, si tratta di una opportunità per il turismo: la spesa stimata è di 4,1 miliardi nelle strutture impegnate nell'alloggio, nell'alimentazione, nei trasporti, shopping e souvenir
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"A preoccupare sono gli interrogativi sull'andamento del contagio destinati a influenzare i comportamenti, con le misure di limitazione degli spostamenti, le chiusure di bar e ristoranti e le difficoltà nelle vendite per i negozi. Ma a pesare è anche la cancellazione di eventi tradizionali di fine anno come sagre, feste paesane e mercatini natalizi. Un duro colpo per il sistema economico già provato da un'estate che ha lasciato un buco da 23 miliardi nei conti turistici nazionali per il calo delle presenze italiane e l'assenza quasi totale degli stranieri”
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“Si stima peraltro che un terzo della spesa di italiani e stranieri in viaggio in Italia sia destinata all'alimentazione”, precisa ancora Coldiretti
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Ecco allora che a preoccupare sono anche le limitazioni a cenoni e pranzi: mettono a rischio i 5 miliardi che sono stati spesi lo scorso anno dagli italiani, in casa e fuori, solo per imbandire le tradizionali maxitavolate delle feste di fine anno composte in media da 9 persone
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La probabile riduzione dei commensali, secondo l’analisi, è destinata a provocare un taglio nei consumi di 70 milioni di chili tra pandori e panettoni, 74 milioni di bottiglie di spumante, tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci spariti dalle tavole lo scorso anno solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno
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Per Coldiretti, infatti, un Natale in famiglia per pochi potrebbe significare anche maggiore sobrietà, con meno brindisi e una netta riduzione delle portate
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Senza contare i tanti italiani, spesso anziani, che potrebbero essere costretti a trascorrere le feste da soli

Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea, “il crollo delle spese di fine anno a tavola e sotto l'albero rischiano di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani, che nell'intero 2020 fanno segnare un crollo storico del 12% e una perdita secca di 30 miliardi di euro"

Gli effetti delle pesanti difficoltà di bar, ristoranti e pizzerie - sempre secondo queste elaborazioni - non sono compensati dal leggero aumento degli acquisti familiari di cibi e bevande

Inoltre, Coldiretti stima che la chiusura di garden e dettaglio di fiori e piante mette a rischio i circa 13,5 milioni di alberi veri e stelle di Natale che ogni anno trovano spazio nelle case degli italiani

L’allarme è stato lanciato dopo che in molte regioni è scattato lo stop alle attività di vendita a causa di quella che Coldiretti definisce un'errata interpretazione del Dpcm del 3 novembre, che al contrario - continua - ne garantisce la prosecuzione perché sono prodotti considerati completamento e sbocco della filiera agricola. Alcune ordinanze locali hanno però chiuso gli spazi dedicati a piante e fiori all'interno di molte strutture come centri commerciali, supermercati e ipermercati, secondo quanto denunciato dalla Consulta Floroivaistica della Coldiretti

Nell’analisi di Coldiretti anche lo shopping natalizio degli italiani, che garantisce ossigeno vitale a molte attività produttive made in Italy: lo scorso anno aveva totalizzato 5,1 miliardi di euro solo per i regali sotto l'albero. Si tratta, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base della Xmas Survey della Deloitte, di un importo complessivo di 221 euro a famiglia, con abbigliamento e accessori, prodotti alimentari e giocattoli tra i regali più gettonati insieme a libri e musica

Tra i doni preferiti c'è l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali in casa. Da segnalare, continua la Coldiretti, la preferenza accordata dall'82% degli italiani all'acquisto di prodotti made in Italy per aiutare l'economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro messo a rischio dall'emergenza Covid