
Partite Iva e lavoratori autonomi, gli aiuti messi in campo dalle Regioni in zona rossa
Accanto alle misure previste dal governo per sostenere chi è in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus, alcune giunte regionali - soprattutto dopo l'entrata in fascia rossa - hanno pensato a ulteriori agevolazioni. Si tratta di bonus a fondo perduto, indennità una tantum oppure finanziamenti agevolati. Ecco alcuni dei provvedimenti approvati da Lombardia, Calabria, Valle d’Aosta, Piemonte, Toscana e Abruzzo

Oltre agli aiuti previsti dal governo, per i lavoratori autonomi, le partite Iva e le imprese ci sono anche altri sostegni messi a disposizione dalle Regioni. In particolare, gli interventi delle Regioni vanno ad affiancarsi alle misure messe in campo dai diversi decreti ristori
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Questi nuovi aiuti sono stati pensati soprattutto dalle giunte regionali di Lombardia, Valle d'Aosta, Piemonte, Toscana, Campania e Calabria: si tratta delle zone che rientrano nell’area rossa dal primo Dpcm del 6 novembre o che ci sono entrate nei giorni scorsi a causa dell’aggravarsi della situazione coronavirus
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Le misure delle Regioni sono bonus a fondo perduto, indennità una tantum oppure finanziamenti agevolati
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Tra i beneficiari di questi aiuti ci sono, appunto, i lavoratori autonomi e le partite Iva con determinati requisiti e alcuni possono essere richiesti anche dai professionisti iscritti agli Ordini
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Iniziamo dalla Lombardia. La giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi un pacchetto di aiuti di 167 milioni di euro a sostegno di imprese, categorie più fragili e lavoratori. Si affianca al pacchetto del Piano Lombardia da 3,5 miliardi
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La misura “Si! Lombardia - Sostegno Impresa Lombardia” prevede uno stanziamento complessivo di 54,5 milioni di euro ed è rivolta alle micro imprese (fino a 10 dipendenti e 2 milioni di euro di fatturato) e ai lavoratori autonomi, con partita Iva individuale non iscritti al Registro delle imprese, “appartenenti alle filiere produttive che più risentono delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del virus Covid-19”
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Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto una tantum a titolo di indennizzo per la situazione di particolare disagio. L’indennizzo è da 1.000 fino a 2.000 euro per le imprese e di 1.000 euro per i lavoratori autonomi con partita Iva individuale non iscritti al registro delle imprese
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Alle micro imprese della ristorazione e alle attività storiche si rivolge invece la misura "Credito Ora", con la quale vengono stanziati 22 milioni di euro. Prevede un sostegno all'accesso alla liquidità fino a 30.000 euro, attraverso un contributo a fondo perduto per l'abbattimento dei tassi di interesse fino al 3% e di importo massimo di 2.500 euro, riconoscendo una copertura del 50% degli eventuali costi di garanzia nel limite di 300 euro

Per i lavoratori autonomi senza partita Iva, privi di qualunque forma di sostegno del reddito e rimasti esclusi dai “decreti ristoro” del governo, verrà erogato un contributo di 1.000 euro attraverso la partecipazione al sistema di politiche attive regionali della Dote Unica Lavoro (DUL). Lo stanziamento iniziale complessivo ammonta a 40 milioni di euro

C’è poi una misura per il settore dei “trasporti persone” effettuati con taxi, Ncc (noleggio con conducente) e autobus turistici: lo stanziamento è di 3,5 milioni di euro ed è previsto che a queste categorie sarà rimborsato il bollo auto per l’anno 2020. Previsto anche uno stanziamento complessivo di 22 milioni di euro “in favore dei cittadini attivi che, a causa della chiusura delle proprie attività, sono entrati nella fascia di povertà e non hanno ricevuto i ristori previsti dal governo”
Le informazioni sul pacchetto indennizzi della Lombardia
Anche la Valle d’Aosta ha messo in campo degli interventi che si affiancano a quelli del governo, ma per alcuni le domande non si possono più inviare. La Regione ha fatto sapere che sono in fase di attivazione nuove misure a favore dei lavoratori autonomi e dei titoli di imprese individuali che hanno cessato o sospeso l’attività a causa del Covid
Le informazioni sulle misure della Valle d'Aosta
Il bonus precedente, ormai scaduto, prevedeva un contributo a fondo perduto, una tantum e non ripetibile, per imprese e liberi professionisti valdostani che avessero riportato una contrazione del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 40% in un trimestre 2020 (marzo-aprile-maggio o giugno-luglio-agosto), rispetto al 2019. Contributo concesso in misura forfetaria, da 3mila a 7.500 euro, a seconda della classe di fatturato del beneficiario (che non poteva essere stata superiore nel 2019 a 5 milioni). A chi aveva iniziato l’attività nel 2020 spettavano 3mila euro

Tra gli altri interventi, ad esempio, un contributo a fondo perduto del 50%, una tantum e non ripetibile, per finanziare i costi sostenuti dal 9 marzo 2020 al 31 ottobre 2020 per assicurare il rispetto delle misure di sicurezza imposte per contenere il coronavirus, i costi dovuti alla graduale ripresa delle attività e quelli per il mantenimento della continuità aziendale. Interessati i settori turistico-ricettivo, del commercio, della somministrazione di alimenti e bevande e dei servizi correlati

La Regione Calabria ha pubblicato il bando per la seconda edizione di “Riapri Calabria”. È un provvedimento pensato per “sostenere le microimprese operanti sul territorio regionale che hanno subito gli effetti dell’emergenza Covid-19, attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto una tantum”
Le informazioni sul sito della Calabria
L’aiuto è concesso nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, pari a 1.500 euro per ciascuna impresa richiedente. La dotazione finanziaria disponibile è di 65 milioni di euro

Possono presentare la domanda sia le microimprese che operano in Calabria (con un fatturato compreso tra 3.000 e 300.000 euro nel corso del 2019) la cui attività economica abbia subito gli effetti economici negativi del lockdown, sia i professionisti calabresi con un fatturato pari o inferiore a 60.000 nel corso del 2019. Escluse tutte le imprese che abbiano già ottenuto il beneficio nella prima edizione di “Riapri Calabria”

Aiuti aggiuntivi anche dalla Campania, che ha stanziato un pacchetto di 288 milioni di euro per dare sostegno alle imprese, ai professionisti e lavoratori autonomi, alle aziende agricole e della pesca. Alle microimprese colpite dalla crisi (con fatturato inferiore a 100.000 euro) è stato erogato un bonus una tantum di 2.000 euro
Le informazioni sul sito della Campania
Bonus una tantum di 1.000 euro, cumulabile con l’indennità prevista dal governo, per i professionisti iscritti agli ordini professionali e alle relative casse previdenziali e ai professionisti/lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps, titolari di partita iva. Sono esclusi dalla misura i professionisti che risultano anche dipendenti o titolari di pensione e i lavoratori autonomi che non esercitano attività professionali. Possono accedere al bonus i professionisti/lavoratori autonomi che abbiano fatturato nell’anno 2019 meno di 35.000 euro

Il Piemonte ha pensato a contributi regionali per abbattere i costi dei finanziamenti
Il bando del Piemonte
In particolare, si tratta di contributi a fondo perduto “finalizzati a sostenere le MPMI piemontesi e i lavoratori autonomi nell’attivazione di operazioni finanziarie connesse a esigenze di liquidità”. Hanno come obiettivo, quindi, quello di supportare le micro, piccole, medie imprese e i lavoratori autonomi piemontesi nel sostenere i costi per ottenere finanziamenti bancari (o di altri intermediari finanziari) concessi a seguito dell’emergenza sanitaria

L'importo è commisurato a quello del prestito che l’impresa o lavoratore autonomo ha ottenuto tramite il canale creditizio. I finanziamenti, a fronte dei quali verrà erogato un importo fino a un massimo di 7.500 euro, “devono connotarsi come nuovo credito connesso a esigenze di liquidità, di importo fino a 150.000 euro e con durate di rimborso fino a 6 anni”

I prestiti da parte di banche, istituti e intermediari finanziari, devono essere stati erogati a partire dal 17 marzo 2020 in poi, dichiarando di aver subito un calo di fatturato nel bimestre marzo/aprile 2020 di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019 (questo elemento è automaticamente presunto per le imprese costituite nel 2019)

Diversi i bandi con aiuti anche sul sito della Regione Toscana
Le informazioni sul sito della Toscana
In particolare, la Regione ha introdotto dei contributi per favorire la ripresa degli investimenti, con copertura fino al 40% della spesa