
Coronavirus, in arrivo contributo a fondo perduto per centri storici: come fare la domanda
A partire dal 18 novembre gli esercenti delle città colpite dal calo dei turisti stranieri a causa della pandemia potranno fare richiesta per l’agevolazione. L’Agenzia delle Entrate comunicherà in seguito l’idoneità o meno a ricevere il bonus

Nel Dl n.104/2020 è contenuto il contributo a fondo perduto per gli esercenti dei centri storici delle città colpite dal calo dei turisti stranieri a causa dell'emergenza Covid-19
I codici Ateco per il contributo a fondo perduto
Le richieste possono essere fatte a partire dal 18 novembre fino al 14 gennaio 2021 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate
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Il provvedimento è stato firmato il 12 novembre dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha approvato il modello di domanda (Modello di domanda dal sito dell'Agenzia delle Entrate)
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Una volta inviata la richiesta sarà l'Agenzia a comunicare l'ok o la non spettanza del contributo in relazione ai requisiti previsti dalla norma
Centri storici, quali sono i 29 comuni che possono chiedere il contributo a fondo perduto
In caso positivo la somma di denaro sarà erogata direttamente sul conto corrente del beneficiario riportato nell’istanza

Il bonus è stato istituito per sostenere le imprese dei grandi centri urbani turistici capoluogo di provincia o di città metropolitane colpite dal calo dei visitatori e può essere richiesto solo tramite il servizio web disponibile nel portale "Fatture e Corrispettivi" del sito dell'Agenzia delle Entrate

L'importo che l’esercente potrebbe ricevere è calcolato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e quello del giugno 2019

L'invio della domanda può essere effettuato anche dagli intermediari delegati alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale "Fatture e corrispettivi”

Una prima ricevuta attesterà la presa in carico della richiesta o lo scarto a seguito dei controlli formali. In seguito, dopo aver verificato l'esattezza e la coerenza dei dati comunicati con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria, con una seconda ricevuta l'Agenzia attesterà l'accoglimento o meno dell’istanza

Il contributo spetta solo se l'impresa ha il domicilio fiscale o la sede operativa nel centro storico delle 29 città indicate nell'elenco riportato nelle istruzioni al modello di istanza

E solo se l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019

Per i soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1 luglio 2019 il contributo spetta a prescindere

La percentuale applicata alla differenza tra 2020 e 2019 è del 15% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro

Del 10% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 sono compresi tra 400mila e un milione di euro

E del 5% se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano la soglia di 1 milione di euro. Viene garantito comunque un contributo minimo per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso, l'ammontare del contributo non può essere superiore a 150.000 euro