Bonus per partite Iva e artigiani, l'ipotesi: più alti per chi è nelle zone rosse. FOTO
Il governo ha assicurato che aiuterà le imprese con un decreto da 1,5 miliardi di euro, ma il criterio su come queste cifre saranno distribuite è ancora al vaglio. Si parla di valutare la diversa incidenza delle restrizioni sulle attività. LA FOTOGALLERY
Nuovi aiuti in arrivo per partite Iva e artigiani. Il governo ha promesso nuovi sostegni alle imprese, ma l'ipotesi allo studio mirerebbe non a un'erogazione "a pioggia", ma in misura variabile a seconda delle restrizioni che si troveranno ad affrontare
Superbonus 110%, il Decreto Requisiti pubblicato in Gazzetta ufficiale
Il nuovo testo, il cosiddetto Ristori Bis, dovrebbe vedere la luce venerdì 6 novembre e all'interno ci saranno nuovi aiuti per le imprese
Il provvedimento segue l'approvazione del decreto Ristori, che ha già stanziato 5,5 miliardi la scorsa settimana
Il decreto sarà legato a doppio filo al nuovo Dpcm, che prevede misure di contenimento più rigide nelle zone con un’alta diffusione del contagio, andando ad incidere su specifici tipi di attività come bar e ristoranti
Le Regioni verranno divise in tre zone secondo il loro rischio di espansione del contagio
All'interno delle aree saranno formalizzate delle liste Ateco (quelle che descrivono le diverse attività) dove saranno individuate le aziende che riceveranno il bonus
Nelle zone a più alto rischio, quelle rosse, si ipotizza la chiusura totale di ristoranti e nuovi orari per i negozi. Quelle arancioni avranno invece un livello di allerta, e quindi di vincoli, ridotti. I bonus saranno tarati proprio in base al livello delle restrizioni e quindi del potenziale danno economico
Si parla comunque di regole severe anche nelle zone verdi. Per esempio una chiusura totale dei centri commerciali in tutta Italia durante il weekend
La definizione in corso delle restrizioni nelle tre zone rende complesso definire la futura ricaduta degli aiuti
Il tema è anche economico, il Tesoro deve capire dove reperire le risorse per finanziare il nuovo decreto. Il dl Ristori, approvato il 27 ottobre, ha infatti già innalzato il deficit al 10,7%, avanzando dal 10,5% indicato nel Documento programmatico di bilancio
Il tetto, fissato dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, è di 10,8 per cento. Il margine è quindi dello 0,1%, circa 1,7-1,8 miliardi