Assegno unico per i figli a carico: come funziona da gennaio 2021 e a chi spetta
Il provvedimento, approvato il 21 luglio dalla Camera, è in attesa del via libera del Senato. È stato ideato per aiutare le famiglie e favorire la natalità in Italia: potrà essere operativo dal nuovo anno e sarà disponibile dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del nascituro. L'ammontare della cifra dovrebbe essere tra i 200 e i 250 euro mensili ma dipenderà dalla riforma fiscale. Il vero nodo resta il reperimento dei fondi
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L'iter legislativo. Il provvedimento è stato approvato il 21 luglio scorso alla Camera con 452 voti favorevoli su 453 deputati presenti
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Il nodo fondi. È passato ora al Senato, nelle mani della Commissione Lavoro. Lo scoglio maggiore è rappresentato dal reperimento dei fondi necessari per attuare il provvedimento. Sarà finanziato in parte con il graduale superamento o con la soppressione di misure già esistenti, come gli assegni per il nucleo familiare e le detrazioni per figli a carico, il bonus bebé, il premio alla nascita. In tutto, un tesoretto da 15 miliardi dal quale si potrebbe attingere
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Recovery Fund. Come riporta il Sole 24 Ore, per finanziare a regime la misura, però, si stima che servano altri 10 miliardi. Un aiuto potrebbe arrivare dal Recovery Fund. "È importante - spiega la ministra per la famiglia Elena Bonetti - riuscire a far partire l’assegno unico e universale da gennaio 2021. Il Recovery Fund libera risorse e molte potranno convergere sull’assegno. Il calcolo delle necessità andrà fatto nel quadro di una riforma fiscale"
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Cosa prevede. Il provvedimento è stato pensato per aiutare le famiglie e favorire la natalità in Italia e dovrebbe essere operativo a partire dal 2021. Prevede che ogni mese le famiglie ricevevano un assegno per ciascun figlio dalla nascita fino ai 21 anni. L'ammontare della cifra dovrebbe essere tra i 200 e i 250 euro mensili ma molto dipenderà dalla riforma fiscale
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A chi spetta. A beneficiare dell’assegno unico universale saranno tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro o di ricerca, residenti in Italia da almeno due anni anche non continuativi e, naturalmente, con figli a carico (dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età)
Tre fasce. L’assegno per ogni figlio a carico verrà calibrato in base a 3 fasce di reddito certificate dall’Isee
Come è modulato. Dal terzo figlio in poi sarà maggiorato. Dal diciottesimo anno d’età e fino al ventunesimo, invece, l’assegno sarà più esile e potrà essere ricevuto direttamente dal figlio ormai maggiorenne