
Recovery Plan, le linee guida per rilanciare l'Italia: ecco le misure
Il documento di circa 30 pagine viene presentato per la prima volta il 9 settembre nella riunione del Ciae a Palazzo Chigi. Sei le macro-missioni: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità, inclusione sociale e territoriale; salute. Ecco il primo schema che, una volta ultimato, sarà presentato dall'Italia a Bruxelles nei prossimi mesi

Una trentina di pagine e sei macro-missioni. Si compone così il primo schema delle linee guida per il Recovery Plan italiano, presentate per la prima volta nella riunione del Ciae prevista oggi, 9 settembre, a Palazzo Chigi

A quanto si apprende da fonti di governo, le sei missioni inserite nella bozza riguardano: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilità; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale

Dopo la presentazione nella riunione del Ciae (Comitato interministeriale per gli affari europei) a Palazzo Chigi, il 'Piano nazionale di ripresa e resilienza' verrà spedito alle Camere. La prima riunione sul piano di riforme italiano, da presentare a Bruxelles dopo la pausa estiva, è presieduta dal premier Giuseppe Conte e vede la partecipazione - oltre che del titolare per gli Affari europei Enzo Amendola - di diversi ministri competenti sul dossier

L'obiettivo è tracciare un primo schema delle linee guida per il Recovery Plan che l'Italia, secondo il calendario previsto dalla commissione Ue, è tenuta presentare formalmente in Ue da gennaio ad aprile 2021

Le linee guida partono dal tema della digitalizzazione e prevedono l'informatizzazione della pubblica amministrazione; il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G; il cablaggio in fibra ottica di scuola e università

Altro punto fermo è la 'rivoluzione verde'. Nella bozza del documento si rileva come "l'inquinamento dei centri urbani resti elevato e il 3,3 per cento della popolazione viva in aree dove gli standard europei di tossicità dell'aria risultano oltrepassati". Gli obiettivi sono la decarbonizzazione dei trasporti, il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici pubblici, nonchè la gestione integrata del ciclo delle acque

Per quanto riguarda le infrastrutture, il documento parla del completamento dell'alta velocità Torino-Lione, di alta velocità ferroviaria per il trasporto di passeggeri e merci, e dello sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti. Inoltre, sono previsti investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata

Quarto punto: istruzione, formazione e ricerca. In quest'ambito il governo ha intenzione di ricorrere massicciamente al Recovery Fund. Diversi i temi sul tavolo: digitalizzazione dell'istruzione, lotta all'abbandono scolastico, politiche mirate ad aumentare i laureati e cablaggio in fibra ottica delle università

Per quanto riguarda equità e inclusione, l'analisi del governo è che la diseguaglianza in Italia è aumentata e bisogna contrastarla anche riqualificando centri urbani e periferie. In quest'ambito, la parte più importante che entra nel programma è quella delle politiche attive del lavoro e per l'occupazione giovanile, oltre al Family Act e a una particolare formazione per le donne

Ultimo punto, il sesto, quello dedicato alla salute: più posti in terapia intensiva, resi necessari dall'epidemia di coronavirus, ma anche un uso più intenso e integrato della tecnologia, a partire dall'introduzione del fascicolo sanitario elettronico. Un capitolo di interventi sarà indirizzato alle cure e all'assistenza a domicilio

Tra i primi obiettivi "economico-sociali di lungo termine del governo", indicati nella bozza delle linee guida per la definizione del Recovery Plan italiano, c'è il raddoppio del tasso di crescita dell'economia - portandolo in linea con la media Ue all'1,6% - e un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali per arrivare al 73,2% della media Ue

Il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola ha spiegato che "le sfide indicate saranno alla base delle consultazioni informali di ogni Paese europeo con Bruxelles, che si apriranno il 15 ottobre. Come da cronoprogramma della Commissione, il Recovery Plan sarà presentato fra gennaio e aprile 2021 perché questo è il calendario stabilito dall'Europa per tutti i 27 stati membri. Non ci sono ritardi o divisioni nel lavoro preparatorio dell'esecutivo"