Nel secondo trimestre 2020 le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 determinano un calo senza precedenti degli indici del fatturato delle imprese dei servizi. Ecco quali sono i settori più colpiti
Nel secondo trimestre 2020 le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 determinano un calo senza precedenti degli indici del fatturato delle imprese dei servizi.
Lo comunica l'Istat, precisando che la flessione registrata nel secondo trimestre, in termini sia congiunturali (-21%) sia tendenziali (-26,2%), è la peggiore dall'inizio delle serie storiche (disponibili dal 2001).
I cali del fatturato hanno colpito tutti i settori rilevati, risultando particolarmente marcati in quelle attività maggiormente interessate dai provvedimenti di chiusura per il contenimento dell'emergenza sanitaria.
L'indice - riferisce l'Istat – registra variazioni congiunturali negative in tutti i settori, anche in questo caso specialmente quelli più direttamente colpiti dall'emergenza sanitaria. Le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, tra le prime ad averne sofferto, mostrano un crollo del 62,6%.
Forti cali anche per le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (-30,7%), il trasporto e magazzinaggio (-27,8%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (-23,2%).
Flessioni ampie, seppure più contenute, caratterizzano il commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-16,3%) e i servizi di informazione e comunicazione (-6,7%).
Infine, il commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, con un -21,8%, e i servizi di informazione e comunicazione (-8,1%).