
Coronavirus e Pil, ecco i Paesi che hanno registrato un crollo maggiore. LA CLASSIFICA
Il crollo del Prodotto interno lordo rivela quanto la pandemia abbia avuto effetti sulle economie di tutto il mondo. Tra gli Stati più colpiti c'è il Regno Unito: nel secondo trimestre il Pil si è contratto di oltre un quinto, con un calo del 20,4% rispetto ai tre mesi precedenti. In Italia il calo è stato del 12,4%, in Usa del 9,5% e in Giappone del 7,8%

Tutti i Paesi del mondo hanno risentito dell’emergenza coronavirus anche a livello economico. Per avere un quadro di quanto la pandemia abbia impattato, si può guardare il Pil dei singoli Stati. Quel dato, infatti, mostra gli effetti del Covid-19 sulle varie economie. Ecco i Paesi, tra le maggiori economie mondiali, che nel secondo trimestre (da aprile a giugno 2020) hanno registrato un crollo maggiore del Prodotto interno lordo
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Tra i Paesi che hanno sofferto di più per le restrizioni imposte dal lockdown c’è il Regno Unito: il Pil nel secondo trimestre si è contratto di oltre un quinto, con un calo del 20,4% rispetto ai tre mesi precedenti
Il coronavirus affossa l'economia della Gb, prima recessione dal 2008: Pil a -20,4%
Segue la Spagna: sempre nel secondo trimestre, il Pil spagnolo è sceso del 18,5%
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Per la Francia, invece, un calo del 13,8%
Cosa ci insegna la Svezia in crisi economica anche senza lockdown
C’è poi l’Italia: tra aprile e giugno 2020 il Pil ha subito un calo del 12,4%
Istat, Pil Italia -12,4% nel secondo trimestre, calo senza precedenti
Il dato dell’Italia è sostanzialmente in linea con quello della zona Euro: come rivela Eurostat, il calo del Pil sul trimestre precedente è stato del 12,1%, dopo il 3,6% del periodo gennaio-marzo

La Germania ha registrato un calo del 10,1%
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Gli Stati Uniti, che rappresentano la principale economia mondiale, hanno subito un calo del Pil del 9,5% nel secondo trimestre: sono entrati ufficialmente in recessione, interrompendo un ciclo espansivo fra i più lunghi della storia

In Russia il calo del Prodotto interno lordo nel secondo trimestre è stato dell'8,5% su base annua, complice anche l'impatto che lo stop dell'economia mondiale ha avuto sull'industria petrolifera

Maxi calo anche per il Giappone: il governo di Tokyo ha annunciato che rispetto ai tre mesi precedenti il Pil è sceso del 7,8%. Si tratta del terzo trimestre di fila di contrazione

La Cina è l’unico tra i grandi Paesi a essere sfuggito alla recessione: il Pil è rimbalzato dell'11,5% nel secondo trimestre, dopo essere sceso del 10% nel primo. Rispetto all'anno precedente, il calo è stato del 6,8% nel primo trimestre, con un rimbalzo del 3,2% nel secondo: si tratta, comunque, di livelli di crescita molto inferiori a quelli registrati da Pechino negli ultimi decenni

Ci sono poi Paesi come Brasile, India e Sudafrica che ancora devono fornire i dati sul secondo trimestre dell'anno, ma anche per loro le previsioni dell’impatto del coronavirus e delle misure prese per contenerlo non sono rosee

Per il Brasile le stime indicano una caduta del Pil fra il 5,7 e il 6,5% per il 2020, dopo un primo trimestre a -1,5%
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Il Sudafrica, fra gennaio e marzo, ha registrato una contrazione dell'economia del 2%, che rappresenta il terzo trimestre di fila in calo per il Paese

Anche in India, dopo un inizio d'anno ancora in crescita, con un aumento del Pil del 3,1%, le stime per l'intero 2020 prevedono una contrazione del 4,5%