Il commissario europeo anticipa uno scambio di lettere con il governo italiano su possibili misure aggiuntive. E aggiunge: “Sanzioni possono essere anche persuasive”. Lo spread vola, ma poi rallenta a metà giornata e chiude a 284. Salvini annuncia altre priorità
"Una cosa dev'essere chiara: se un Paese, a un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non compatibile con le regole, le sanzioni ci sono". L'avvertimento, a proposito dei conti pubblici italiani, arriva dal Commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici. Parlando a Lisbona – secondo quanto riportato dalla Bloomberg – Moscovici ha anticipato un carteggio con il governo italiano "su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste".
“Non prediligo la strada delle sanzioni”
Moscovici ha poi sottolineato di non "prediligere le sanzioni" e che queste "sono principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive. Cerchiamo di evitarlo". In vista di un possibile scontro tra Ue e Italia sui conti pubblici, lo spread ha reagito con un’impennata: ha sfiorato i 290 punti, prima di rallentare a metà giornata e chiudere a quota 284. Mentre il ministro dell’Interno – e vincitore delle elezioni europee – Matteo Salvini ha sottolineato che “sicurezza e tasse” sono la priorità: “Il resto viene dopo” (LO SPECIALE - I RISULTATI - LE REAZIONI - I CANDIDATI ELETTI).