Manovra, Conte: basta austerity. Ma Juncker: deviazione inaccettabile

Economia
Foto d'archivio

Il premier in vista del prossimo Consiglio europeo del 18 ottobre: "Siamo orgogliosi della legge bilancio". Di Maio: "Spiegheremo e lo spread scenderà". Duro il commento del presidente della Commissione europea. Bene la Borsa, lo spread chiude sotto i 300 punti

Dopo l'ok del governo sul documento programmatico di bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo del 18 ottobre. "L'Italia è fondatore Ue e contributore netto - ha detto il premier - forte di questa posizione andiamo a Bruxelles con una manovra economica di cui siamo orgogliosi e su cui vogliamo dialogare senza pregiudizi. L'austerity non è più percorribile". Anche il vicepremier Luigi Di Maio è intervenuto sulla legge di bilancio e i possibili malumori dell'Ue: "Spiegheremo la manovra e lo spread scenderà". Dura la reazione del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker: "Se accettassimo tutto quello che il governo italiano ci propone, avremmo delle controreazioni violente da parte altri Paesi della zona euro. L'Europa non sopravviverebbe ad un'uscita dell'Italia". In serata poi Conte e Juncker hanno avuto un colloquio telefonico in cui hanno discusso della manovra, definito "cordiale" da Palazzo Chigi. La Borsa, intanto, ha chiuso in positivo del 2,23%, con lo spread in calo a 296 punti base.

La telefonata tra Conte e Juncker

E in serata c'è stato il primo contatto tra il premier italiano e il presidente della Commissione europea dopo il via libera alla manovra: "Quella che si è svolta questa sera tra il presidente Conte e il presidente Juncker è stata una telefonata cordiale, al centro del colloquio la manovra appena varata dal governo. Il presidente Conte" - hanno riferito fonti di Palazzo Chigi all’ANSA - "ha ribadito che è solida e ben strutturata e che il deficit programmato al 2,4% per il prossimo anno è stato pensato per garantire la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese. Conte ha inoltre precisato che questo deficit è destinato a rientrare già nel biennio successivo, e anche per questo non impedirà il contenimento del nostro indebitamento".

Conte: "Investimenti al centro della manovra"

Parlando al Senato, Conte ha detto: "Il governo tutto sta lavorando senza sosta sugli investimenti che sono al centro della manovra, quello che è mancato sinora. Una società con disuguaglianze non solo è moralmente inaccettabile ma fa implodere l'economia stessa". Al prossimo Consiglio europeo, ha aggiunto, "si farà una prima valutazione sulle articolate questioni sottoscritte a giugno: lavoriamo e continueremo a farlo affinché vengano rispettati tutti contenuti".

Flat tax solo fino a 65mila euro

E in giornata è emerso un altro dettaglio sulla manovra approvata ieri: la flat tax al 15% per gli autonomi riguarderà solo le imprese e i professionisti con ricavi fino a 65.000 euro. Nel documento inviato a Bruxelles, infatti, non compare la seconda soglia di 100.000 euro (entro la quale si sarebbe dovuta pagare un'aliquota aggiuntiva del 5%) proposta dalla Lega, ma di più difficile applicazione. Il governo non esclude tuttavia che ci possa essere una modifica della norma nel corso dell'iter parlamentare della manovra, con un ampliamento della platea ai ricavi più alti.

Di Maio "Situazione spread non resterà così"

Intervenuto durante una trasmissione radiofonica, anche Di Maio ha parlato della questione spread e del prossimo incontro governo-Bruxelles: "Questa situazione dello spread è temporanea, non è destinata a restare così, quindi si pagano quelle cifre se lo spread resta così per sempre. Se lo spread scende perchè la Legge di bilancio sarà spiegata poi vedrete come quel problema non ci sarà più". Il leader 5S non è sembrato troppo impensierito dallo stop della Commissione, considerando quello di Juncker un ruolo ormai a scadenza: "Continui pure a rivoltarsi, - ha affermato - gli rimane tempo ancora fino a maggio". Non distante la posizione di Matteo Salvini: "La manovra italiana è passata. Juncker se ne faccia una ragione e si beva un caffè", è stata la risposta sarcastica del ministro.

Juncker e Tajani bocciano la manovra

Di tutt'altro avviso rispetto al governo italiano, le istituzioni europee. Il presidente della Commissione europea Juncker ha definito inaccettabili per gli altri Paesi dell'Unione le deviazioni dell'Italia e ha ricordato di essere già stato accusato "da diversi governi e da diversi gruppi al Parlamento europeo di essere stati troppo flessibili sull'Italia". Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha auspicato “un dialogo rispettoso tra la Commissione Ue e l’Italia”. Duro invece il commento del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che sulla manovra ha detto: "Il primo giudizio è negativo. Non c'è nulla che possa aiutare gli italiani a vivere in condizioni economiche migliori. Il reddito di cittadinanza è un grande bluff. E credo che sia immorale pagare 780 euro chi sta seduto sul divano e 1.200 euro un vigile del fuoco o un poliziotto che rischiano la vita. Non è il reddito di cittadinanza ma il lavoro che dà dignità". Sulla pace fiscale (COME FUNZIONA): "Se fosse stata la chiusura di una stagione per avviare una nuova fase con la flat tax, sarebbe stato strategico", dice Tajani, "così serve a raggranellare un po' di soldi, come il taglio delle pensioni. Molti si rivolgeranno alla Corte Costituzionale, che darà ragione a chi è stato tolto un diritto acquisito".

Juncker: "Preoccupati ma senza pregiudizi"

"L'Europa ha bisogno dell'Italia e l'Italia dell'Europa" che non sarebbe più la stessa senza il nostro Paese. Ne è convinto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, il quale ha risposto con un secco 'no' a chi gli ha chiesto oggi se pensa che l'Europa potrebbe sopravvivere all'uscita dell'Italia. Juncker ha ricordato poi come recenti sondaggi abbiano indicato che la maggioranza degli italiani sia favorevole all'appartenenza dell'Italia all'Eurozona.

Juncker: "L'Europa non sopravviverebbe all'uscita dell'Italia"

Su un eventuale scenario di un'Europa senza l'Italia, Juncker ha commentato con decisione: "L'Europa ha bisogno dell'Italia e l'Italia dell'Europa" che non sarebbe più la stessa senza il nostro Paese. Il presidente della Commissione Ue ha poi risposto con un secco 'no' a chi chiedeva se pensa che l'Europa potrebbe sopravvivere all'uscita dell'Italia. Juncker ha infine ricordato poi come recenti sondaggi abbiano indicato che la maggioranza degli italiani sia favorevole all'appartenenza dell'Italia all'Eurozona. Alle parole di Juncker ha replicato il vicepremier Salvini: "La manovra italiana è passata. Se ne faccia una ragione e si beva un caffè. Gli sbandamenti sono arrivati in questi anni dall'Europa che ha portato precarietà e insicurezza in un intero continente".

Bene la Borsa, cala lo spread

E il giorno dopo l’approvazione della manovra, nonostante la tensione tra governo italiano e commissione europea, si è registrata una seduta ampiamente positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento del 2,23% a 19.717 punti. E’ sceso invece a 296 punti base per lo spread fra Btp e Bund tedesco, in lieve calo da 304 di ieri. Il rendimento del decennale italiano è ora al 3,45%.

Bruxelles pubblica il Draft Budgetary del governo

Intanto è stato pubblicato sul sito della commissione Europea il Draft Budgetary Plan che il governo italiano ha inviato a Bruxelles. Il documento, che contiene le stime macro e il programma degli interventi del governo italiano, prevede per il 2019 - come indicato nell'ultima tabella del documento - uno scostamento di 1,6 punti tra il deficit programmatico fissato al 2,4% nel 2019 rispetto allo 0,8% del programma di stabilità. Il deficit a politiche invariate toccherebbe invece l'1,2% con un divario dello 0,4 punti.

Cosa prevede la manovra

Tra le misure previste nel Documento programmatico di bilancio approvato da Cdm c'è l’avvio della "quota 100" (COS'E') sulle pensioni, che prevede una riforma della legge Fornero, la cosiddetta pace fiscale con aliquota al 20% e tetto massimo di 100 mila euro, il ricavo di un miliardo di euro in tre anni dal taglio delle pensioni d’oro, a copertura della legge di bilancio e il reddito di cittadinanza, la cui attivazione scatterà, come annunciato da Luigi Di Maio in conferenza stampa, nei primi tre mesi del 2019. Spunta anche l'abolizione del numero chiuso per la Facoltà di Medicina.

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