Rider, nuove tutele: contratto, Inps e compenso orario
EconomiaFoodora, Foodracers, Moovenda e Prestofood firmano una “Carta dei valori” in vista dell’incontro con il ministro Di Maio. Rider in Italia, chi sono e quanto vengono pagati
Paga oraria, pagamento dei contributi Inps e Inail e la cancellazione algoritmi reputazionali per i rider. Una “Carta dei valori” del food delivery "per sottoscrivere il proprio impegno a garantire le tutele ritenute fondamentali per i propri rider": la presenteranno Foodora, Foodracers, Moovenda e Prestofood il 2 luglio all’incontro con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.
I punti principali
Sei i punti principali contenuti in questa “Carta dei valori”, il primo documento sui diritti dei fattorini diffuso dalle società della gig economy. Si comincia con l’introduzione di “contratti di collaborazione coordinata e continuativa che prevedono copertura assicurativa Inail in caso di infortunio sul lavoro, della quale le aziende si faranno interamente carico, e tutele Inps". E ancora: "assicurazione integrativa per la copertura di eventuali danni a terzi; compenso equo ed adeguato, con una base oraria, e una componente variabile in relazione al numero di consegne; informazione continua sulle tematiche relative alla Sicurezza sul lavoro e sul rispetto del codice della strada. Infine, fornitura di dispositivi per la sicurezza individuale ed agevolazioni per il mantenimento dei mezzi utilizzati e nessun algoritmo reputazionale o ranking”. È con una nota che le quattro aziende di food delivery fanno sapere di voler presentare la Carta dei Valori al tavolo previsto per settimana prossima al Ministero: "vuole essere un significativo gesto concreto verso le parti sociali e i rider, in continuazione con lo spirito di dialogo sempre mantenuto con i propri collaboratori e in vista dell'incontro del prossimo 2 luglio convocato dal ministro Di Maio", si legge nel comunicato. Questo business "si basa molto sulla flessibilità, che permette anche ai rider di decidere quando e se lavorare e se accettare la consegna", ha puntualizzato l'amministratore delegato di Foodora Italia, Gianluca Cocco che, a margine del Festival del lavoro 2018 in corso a Milano, ha detto che l’azienda non lascerà l'Italia (come ipotizzato dopo la diffusione della prima bozza del "Decreto dignità"). Anzi, "ha deciso di continuare ad investire in Italia, un mercato con grandi potenzialità. Vogliamo diventare protagonisti e leader del settore", ha aggiunto.