I lavoratori della gig economy non saranno più pagati a consegna ma a tempo. Zingaretti: "Colmato vuoto normativo, ci auguriamo che possa aiutare la legislazione nazionale"
Un salario a tempo e non più a consegna, la tutela contro gli infortuni e la malattia, l'assicurazione obbligatoria. La giunta regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge a tutela dei rider e dei lavoratori che operano tramite piattaforme digitali. Si tratta, sottolinea la Regione in una nota, del "primo testo di legge in Italia che intende garantire maggiori diritti ai lavoratori della gig economy”.
Zingaretti: inviata legge a Di Maio, non la impugni
Sul tema è attivo in questi giorni anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ma il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, presentando il testo di legge regionale ha specificato: "Abbiamo inviato questa legge al ministro Di Maio in uno spirito di piena collaborazione. La nostra non è una provocazione ma un contributo che noi diamo alla legislazione nazionale. È la prima legge che si fa su questo tema e speriamo che il governo non la impugni".
Regole per la gig economy
L’obiettivo è garantire più diritti, più tutele e più innovazione in materia di salute e sicurezza ai lavoratori della gig economy, cioè a coloro che lavorano tramite app o su piattaforme collaborative digitali, come i rider impegnati principalmente nella consegna di cibo a domicilio, indipendentemente dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro, anche se, precisa Zingaretti, “è una legge per i rider ma non solo per loro, necessaria per colmare un vuoto normativo e rispondere alle nuove esigenze emerse nel mercato del lavoro, con la nascita della cosiddetta “Industria 4.0”.
Cosa prevede la legge
Tra i punti più importanti c'è la scelta di non individuare nel lavoro subordinato la forma per inquadrare questa tipologia di lavoro. Nei 3 capi e 14 articoli del testo è previsto inoltre che al lavoratore digitale siano riconosciuti il diritto alla tutela contro infortuni e la malattia professionale. Sono le piattaforme digitali ad adottare le misure per la tutela psico-fisica del lavoratore, la manutenzione dei mezzi di lavoro e la formazione sulla sicurezza. Sono poi a carico della piattaforma digitale l'assicurazione obbligatoria contro infortuni, malattie professionali, danni a terzi, la maternità e la paternità. La piattaforma digitale provvede inoltre alla formazione e offre chiarezza e trasparenza su tutte le condizioni contrattuali e lavorative. Inoltre saranno garantite chiarezza e trasparenza anche sull'uso dell'algoritmo che determina l'incontro tra domanda e offerta e sulla procedura di valutazione per la formazione del “rating reputazione”. Capitolo compenso: dovrà essere a tempo e non può essere inferiore alla misura oraria minima secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva. In ogni caso il compenso non può essere stabilito a cottimo.
Stanziati 2 milioni di euro per il 2019-2020
Per quanto riguarda la previdenza e la sicurezza sul lavoro, la Regione Lazio stanzierà 2 milioni di euro per il biennio 2019-2020 siglando dei protocolli d'intesa con Inps e Inail. Mentre continua l'iter per l'approvazione definitiva, Zingaretti ha deciso di inviare il testo di legge al neoministro del lavoro Luigi Di Maio che aveva scelto come primo incontro proprio i rider per proseguire con le aziende.