
Scuola, quanti sono gli edifici in Italia e quanti soldi servono per sistemarli. FOTO
Nel nostro Paese ci sono 39.079 edifici scolastici. Due su tre, però, hanno più di 40 anni e diversi problemi. Per ristrutturarli servirebbero circa 200 miliardi di euro. La Fabi, il principale sindacato dei bancari, ha proposto di far intervenire le banche per sostenere l'edilizia scolastica: non solo mettendo in sicurezza gli istituti esistenti, ma anche costruendo nuovi spazi adeguati e innovativi per la didattica degli alunni
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In Italia ci sono oltre 39mila scuole, ma due su tre hanno più di 40 anni. Per sistemarle servirebbero circa 200 miliardi di euro. A mettere in fila i numeri è la Fabi, il principale sindacato dei bancari, che ha proposto di far intervenire le banche per sostenere l'edilizia scolastica
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Secondo l’Anagrafe per l'edilizia scolastica, in Italia ci sono 39.079 edifici scolastici
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Di questi 39.079 edifici, 170 sono istituti omnicomprensivi, 32.286 appartengono alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione (scuole elementari e medie; 6.889 sono istituti comprensivi), mentre i restanti 6.623 sono edifici per le scuole del secondo ciclo dell'istruzione (licei, istituti tecnici, istituti professionali, istituti superiori)
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Sul totale di quasi 40mila edifici, più di due su tre sono stati costruiti prima del 1980: ne consegue che la maggior parte del patrimonio edilizio ha oltre 40 anni di vita
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L’età degli edifici porta con sé problemi assai rilevanti: in alcuni casi, secondo delle ricerche pubbliche (come quelle della Fondazione Agnelli), sono stati rilevati difetti alle strutture portanti, ai solai, alle coperture
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Ma, aggiunge la Fabi, “oltre ai problemi delle strutture esistenti, si pone l'esigenza di ammodernare gli spazi comuni, di realizzare cosiddette aule tematiche, di accrescere i laboratori: tutto ciò al fine di migliorare l'offerta formativa e quindi la didattica, con risultati positivi sul livello di istruzione dei giovani. L'ammodernamento delle strutture esistenti, peraltro, può produrre importanti effetti postivi sul fronte dei costi, a cominciare da quelli energetici”
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La spesa per una nuova costruzione, secondo le banche dati delle Regioni sui costi standard, è di 2,64 milioni di euro per un edificio di media dimensione (2.474 metri quadrati), pari a 1.069 euro al metro quadrato
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Il costo al metro quadrato per interventi di sostituzione edilizia (demolizione e ricostruzione) sale a 1.149 euro al metro, per un totale di 1,53 milioni nel caso di un edificio di 1.374 metri quadrati
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Questi valori, comunque, sono suscettibili di variazioni rilevanti in base alle differenti classi energetiche degli edifici: per semplici ristrutturazioni di edifici di classe energetica A1-A2, i livelli più alti, si passa dai 1.412 euro per una scuola dell'infanzia fino a 1.536 euro per una scuola primaria e a 1.665 euro per una scuola secondaria

Il fabbisogno complessivo stimato è pari a circa 200 miliardi di euro

La proposta della Fabi è quella di coinvolgere le banche, con stanziamenti a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato da affiancare eventualmente a contributi pubblici, per rilanciare l'edilizia scolastica in tutto il territorio italiano, puntando su sicurezza, sostenibilità e innovazione didattica

L'obiettivo è proprio quello di risolvere, grazie a speciali erogazioni degli istituti di credito, uno dei principali problemi della scuola del nostro Paese, mettendo in sicurezza i quasi 40mila edifici esistenti e costruendone nuovi, laddove necessario

La Fabi ha proposto all'Abi di dare la propria disponibilità a convocare con urgenza un tavolo di lavoro e iniziare subito il dialogo fra tutti i soggetti interessati
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Per il sindacato, in cambio del supporto finanziario - secondo alcune stime, come dicevamo, servono circa 200 miliardi di euro - il governo potrebbe concedere alle banche coinvolte agevolazioni tributarie, ad esempio sotto forma di deduzioni fiscali, da discutere, assieme a tutto il progetto di rilancio delle scuole italiane, nell'ambito di un comitato ad hoc a cui far partecipare i ministeri competenti, le amministrazioni pubbliche territoriali, i vertici dei gruppi bancari e le associazioni di categoria
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"Le banche gestiscono sui territori, guadagnandoci, oltre 4mila miliardi di euro di risparmi delle famiglie italiane: hanno, quindi, il dovere morale di investire sui giovani e sul futuro del nostro Paese. Quello degli edifici scolastici italiani è un problema serissimo, c'è una carenza strutturale, sia sul piano della sicurezza di quelli esistenti sia perché mancano spazi adeguati e innovativi per la didattica degli alunni”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni
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E ancora: “La nostra idea è volta a individuare le risorse finanziarie necessarie per un progetto di ampio respiro di cui beneficerebbe l'intero sistema-Paese. Per le banche sarebbe l'occasione di dare un contributo sociale di altissimo livello, mettendosi al servizio della comunità”