In mattinata la commemorazione in piazza Sant’Ambrogio, mentre al Cimitero Maggiore si è svolta l’iniziativa “Porta un fiore al partigiano”. Nel pomeriggio il corteo da Porta Venezia al Duomo, tensione per alcune contestazioni filopalestinesi contro la Brigata Ebraica
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Anche a Milano, come in tutta Italia, si celebra il 73esimo anniversario dalla Liberazione del nazifascismo. Numerosa la partecipazione al corteo partito da Porta Venezia e terminato al Duomo, durante il quale si è registrata qualche tensione per alcune contestazioni filopalestinesi. In mattinata, la commemorazione al Monumento ai caduti di tutte le guerre in piazza Sant’Ambrogio, mentre al Cimitero Maggiore l’iniziativa “Porta un fiore al partigiano" -
In testa al corteo partito da Porta Venezia, tra le varie organizzazioni promotrici e l'Anpi, anche il sindaco Giuseppe Sala e il leader della Cgil Susanna Camusso -
"Oggi occorre una nuova resistenza, per una nuova stagione democratica". E questa nuova resistenza può partire "da Milano", ha detto il sindaco Sala al termine del corteo dal palco in piazza Duomo, affermando che "nazismo e fascismo non sono opinioni ma crimini contro l'umanità". Secondo Sala, "la democrazia non è un lusso, ma è una scelta che deve essere confermata giorno per giorno, dobbiamo convincere i tanti che sembrano disillusi, e non c'è modo migliore di dimostrarlo che con l'esempio" -
"Milano - ha aggiunto Sala - continua a essere il posto più giusto per dare vita a questa missione: accoglienza e apertura sono fondamentali per generare una società buona". E dopo "la grande manifestazione" per l'accoglienza dei migranti organizzata un anno fa, "quest'anno dal 20 maggio al 23 giugno daremo vita a una serie di iniziative in città per l'apertura e contro il nazismo: non cerchiamo consenso ma di essere giusti, e lo faremo sempre senza paura" -
Un applauso di "pronta guarigione" al presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo l'operazione al cuore, si è levato dalla manifestazione del 25 aprile a Milano. A chiedere l'applauso della folla in piazza Duomo è stato il presidente dell'Anpi di Milano, Roberto Cenati -
Al corteo ha partecipato anche Laura Boldrini: "Il 25 aprile è la festa di tutto il Paese, bella, partecipata, è un modo per ricordare i valori della nostra Costituzione, la cui base è stata la Resistenza - ha detto l'ex presidente della Camera che, interpellata sul segretario della Lega, ha aggiunto che "Salvini oggi ha fatto un post dicendo che la Resistenza fu di parte: evidentemente deve studiare la storia, non ha strumenti per interpretare quello che fu la Resistenza, che non fu di parte" -
"I valori che animarono la Resistenza furono la lotta per la democrazia, la giustizia, la libertà e l'uguaglianza - ha detto invece Roberto Speranza - Queste idee divennero la base morale su cui fu scritta la nostra Costituzione. Verso quelle persone saremo sempre debitori" -
Qualche momento di tensione si è registrato all'altezza di piazza San Babila, quando alcune contestazioni al grido di “Palestina libera” e “Israele Stato assassino” sono state urlate nei confronti dello spezzone di corteo dove transitavano le associazioni degli ex deportati e internati nei campi di concentramento nazisti -
Anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato al corteo di Milano: "La Liberazione - ha detto - deve essere un evento storico da tenere sempre vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori, ma anche un impegno quotidiano affinché la libertà, la democrazia e la pace siano valori radicati e indelebili nel nostro Paese e nel mondo. Ancora troppi sono gli inaccettabili rigurgiti neonazisti e antisemiti, oltreché gli episodi di intolleranza e violenza di vario segno” -
Al Cimitero Maggiore di Milano, invece, si è svolta la tradizionale commemorazione partigiana al Campo della Gloria, unita all’iniziativa “Porta un fiore al partigiano” promossa dall'Anpi e da Milano Antifascista meticcia e solidale -
"Siamo qui ricordare e per schierarci a fianco di quelli che hanno combattuto per la libertà e dalla parte giusta, contro i rigurgiti fascisti, ma anche per non dimenticare chi ancora oggi combatte contro l'oppressione come i curdi e i palestinesi", ha detto Luciano Muhlbauer, storico esponente della sinistra milanese -
Ma al Cimitero Maggiore, a poche centinaia di metri dall’area dove si celebrano i caduti per la Liberazione, nel campo X la Fiamma tricolore ha portato un omaggio privato ai caduti della Repubblica di Salò -