
Il dipinto del Bramante è uno di quelli che lo scorso gennaio furono rimossi in seguito a un'imprevista alterazione del tasso di umidità delle sale della Pinacoteca di Brera. Ricollocato al suo posto, è ora protetto da una "teca" climatizzata. LA FOTOGALLERY

Uno dei capolavori della Pinacoteca di Brera di Milano, il "Cristo alla colonna" del Bramante, è di nuovo visibile per il pubblico dopo cinque mesi di restauro -
Musica in Pinacoteca
L'opera è tra quelle che, nel gennaio scorso, furono rimosse a causa del gelo che, mandando in tilt gli impianti di climatizzazione del museo, aveva alterato il tasso di umidità delle sale -
Climatizzatori in tilt a Brera
Per aumentarne la protezione il dipinto - arrivato a Brera nel 1915 dall'Abbazia di Chiaravalle - era stato "incerottato": gli erano state cioè apposte delle speciali pellicole nei punti considerati a rischio, dove c'erano stati dei sollevamenti di colore -
Scultura in mostra a Milano
Dopo il restauro a opera di Andrea Carini e Paola Borghese (nella foto), nel laboratorio della Pinacoteca, il "Cristo alla colonna" è stato ricollocato nella sala XXIV di Brera -
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A proteggerlo ora c'è una "teca" climatizzata incastrata nella cornice, in grado di isolarlo definitivamente da qualsiasi sollecitazione esterna imprevista -
La notte dei musei
"Questo dipinto è conosciuto come il 'malato cronico' perché più volte restaurato nel corso dei secoli - ha spiegato il restauratore Carini - contiamo sul fatto che questo intervento sia definitivo" -
La dichiarazione di Carini all'agenzia Ansa
L'intervento ha permesso ai restauratori di capire che Bramante, in corso d'opera, modificò la posizione del Cristo: "La figura aveva le spalle più inclinate, il braccio sinistro più piegato", ha raccontato Borghese -
Installazioni a Brera
Nella stessa sala dell'opera del Bramante si trovano anche lo "Sposalizio della Vergine" di Raffaello e la "Madonna col Bambino" di Piero della Francesca -
Raffaello in 3D