
Chi è Manuel Bortuzzo, il nuotatore su una sedia a rotelle per una sparatoria: la storia
Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019, l’atleta viene raggiunto da un colpo di pistola durante un agguato nella periferia di Roma, e resta paralizzato per una lesione al midollo. Due giovani confessano di averlo colpito per errore. Sono stati condannati a 16 anni, pena poi ridotta a 14 anni e 8 mesi. Intanto Manuel continua la riabilitazione e spera un giorno di poter tornare a camminare. La sua storia è raccontata anche nel docufilm "Ultima gara". Nel settembre 2021 partecipa al GF Vip

Il sogno di diventare un campione del nuoto spezzato dagli spari davanti a un pub alla periferia sud di Roma, poi il percorso di riabilitazione, la condanna degli aggressori e infine anche un docufilm che lo vede tra i protagonisti. È la storia di Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto, rimasto paralizzato a 20 anni dopo una sparatoria nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019
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Manuel viene raggiunto da un proiettile durante una sparatoria vicino a un pub a Roma nella zona dell'Axa, tra l’Eur e Ostia, dopo una rissa a cui è estraneo. in quel momento si trovava con la fidanzata Martina, anche lei nuotatrice, davanti a un distributore automatico di un tabaccaio nei pressi del locale
"Ultima Gara", il cast del docufilm di Raoul Bova con Manuel Bortuzzo. FOTO
Bortuzzo, dopo la sparatoria, viene ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma dove gli viene estratto il proiettile fermatosi all’altezza di una vertebra. In ospedale, i medici constatano una lesione midollare che non consente il recupero della mobilità delle gambe
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Il 18 febbraio 2019 Bortuzzo inizia la riabilitazione alla clinica Santa Lucia, sempre a Roma
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Il 7 marzo 2019, il giovane compare in un video su Facebook nella piscina della clinica. L’8 maggio, Bortuzzo lascia la clinica e torna a casa, ma annuncia che continuerà ad allenarsi in palestra e a nuotare. Il 18 luglio rispunta in vasca mentre nuota a stile libero. "La lesione midollare non era completa", racconta il giovane a novembre 2019, confessando di avere ancora la speranza, un giorno, di tornare a camminare
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Intanto, il 6 febbraio, pochi giorni dopo l'agguato, era arrivata la confessione degli aggressori: Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano hanno ammesso di essere gli autori del raid ma hanno sostenuto di aver colpito per errore Bortuzzo
Le tappe della vicenda
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, Marinelli, a bordo di un motorino insieme a Bazzano, ha esploso tre colpi di arma da fuoco da distanza ravvicinata, impugnando la pistola" nei confronti di Manuel e Martina "mentre si trovavano fermi sul marciapiede"

Nel dicembre 2019 Manuel Bortuzzo torna a guidare, dopo aver superato l'esame per la patente speciale. Nella foto è con il papà Franco

A marzo 2019 Bortuzzo incontra l'allora premier Giuseppe Conte. "Manuel sei un campione nella vita, prima ancora che in acqua. Ci tenevo a incontrarti perché mi ha molto colpito la forza d'animo con cui stai reagendo. Oggi che ti ho conosciuto di persona posso dirti che mi hai conquistato, con il tuo coraggio e con la tua allegria", commenterà Conte

L'8 luglio 2019 inizia il processo che vede imputati Marinelli e Bazzano. Nella prima udienza i due giovani chiedono il rito abbreviato. Il 23 settembre il pm di Roma, Elena Neri, chiede una condanna a 20 anni di carcere per Marinelli e Bazzano. Vengono contestati i reati di tentato duplice omicidio premeditato con l’aggravante dei futili motivi, la detenzione e la ricettazione di arma da fuoco e la rissa

Nel settembre 2019 Manuel incontra anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del suo intervento alla cerimonia di chiusura dei Centri estivi per disabili e anziani ospitati nella tenuta presidenziale di Castelporziano attraverso una collaborazione tra Quirinale, Comune di Roma e Regione Lazi

La giovane promessa del nuoto ha ricevuto numerosi attestati di stima da tutta Italia, soprattutto dal mondo dello sport. Massimiliano Rosolino è andato a trovarlo in ospedale, Federica Pellegrini gli ha dedicato un messaggio sui social, Bebe Vio lo ha incontrato durante la riabilitazione, Valentino Rossi lo ha ospitato a Tavullia (nella foto è con Bebe Vio)

A novembre 2019, Manuel pubblica anche un libro dal titolo "Rinascere". Centosettantasei pagine, edite da Rizzoli, in cui Manuel racconta che il suo sogno non è più partecipare alle Olimpiadi, ma ricominciare a camminare. "In questo libro ho voluto annotare tutti i miei progressi, i miei miglioramenti", spiega il giovane, ricordando che si era dato 10 anni per tornare a camminare

Nel luglio 2020 La Corte di Appello di Roma riduce a 14 anni e 8 mesi di carcere la pena per Marinelli e Bazzano, facendo cadere l'accusa di tentato omicidio nei confronti della fidanzata di Manuel, Martina

Nel maggio 2021 muore in un incidente d'auto il professor Agazio Menniti, il primario 46enne di Neurochirurgia del San Camillo che salvò la vita a Manuel. "Io e la mia famiglia – ha dichiarato Manuel - siamo vicini alla famiglia del Professor Menniti e ci stringiamo al loro dolore. Non potrò mai dimenticare quanto Menniti abbia fatto per me e gli sarò grato, sempre. Buon viaggio 'doc' e grazie"

Nel giugno 2021 viene annunciato il docufilm "Ultima Gara", di Raoul Bova e Marco Renda, che vede protagonista anche Manuel. La pellicola narra la storia di alcuni grandi campioni del nuoto che, condividendo i propri sogni decidono di rimettersi in gioco e superare se stessi. Nel cast ci sono Raoul Bova, Emiliano Brembilla, Filippo Magnini e Massimiliano Rosolino. Si tratta di un film autobiografico, che mescola realtà e finzione, in cui ciascuno interpreta se stesso