Incidente probatorio, cosa significa e quando si può richiedere nell'ambito di un processo

Cronaca
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Si tratta di una metodologia processuale attraverso cui il pubblico minstero o la persona sottoposta alle indagini possono chiedere al giudice per le indagini preliminari di ottenere una serie di prove che possano essere utilizzate dal giudice del giudizio

Si parla spesso per i casi di cronaca giudiziaria, come in queste ore per quello di Garlasco, di incidente probatorio. Ma cosa significa e come funziona?

Un istituto del diritto processuale penale

Intanto va sottolineato che l’incidente probatorio è regolato dagli articoli 392 e seguenti del codice di procedura civile e ha la funzione di anticipare l'acquisizione e la formazione di una prova durante le indagini preliminari. L’assunzione delle prove nel processo infatti avviene di norma in fase di giudizio ma esistono casi nei quali risulta fondamentale anticipare questa fase a quella in cui vengono condotte le indagini preliminari. In questo senso l’incidente probatorio permette di procedere nel rispetto dei principi che regolano il processo penale.

Cosa si intende per incidente probatorio e come funziona

In sostanza, l’incidente probatorio rappresenta una metodologia processuale con cui il Pm o la persona sottoposta alle indagini possono chiedere al giudice per le indagini preliminari di ottenere una serie di prove che possano essere utilizzate dal giudice del giudizio. Che prove può portare un incidente probatorio? Ad esempio, una testimonianza, quando c’è un legittimo motivo di ritenere che una persona non possa essere sentita in un processo per infermità o per qualche altro grave impedimento o quando la persona può essere soggetta a violenza o minaccia perché non deponga o dica il falso. Oppure può portare all’esame della persona sottoposta alle indagini su fatti riguardanti la responsabilità di altri o ancora il confronto fra persone, già sentite dal Pubblico Ministero, che hanno reso dichiarazioni discordanti. Ancora, tra gli altri, ad una perizia o a un esperimento giudiziale, “il cui stato è soggetto a modificazione non evitabile”, una ricognizione, che per motivi urgenti non può essere rinviata al dibattimento o la testimonianza di una persona minorenne. L’incidente probatorio viene richiesto al Giudice per le indagini preliminari dal Pubblico Ministero o anche da una persona coinvolta nelle indagini preliminari. Se la richiesta viene effettuata dal Pubblico Ministero deve contenere “la prova da assumere, i fatti che ne costituiscono l’oggetto e le ragioni della sua rilevanza per la decisione dibattimentale”. Ma non solo, anche “l’indicazione delle persone nei confronti delle quali si procede per i fatti oggetto della prova; le circostanze che, a norma dell’articolo 392, rendono la prova non rinviabile al dibattimento, i difensori delle persone interessate, la persona offesa e il suo difensore". Mentre, se la richiesta è portata avanti dalla persona sottoposta alle indagini non sono necessarie le informazioni legate ai difensori.

Altre specifiche

L’articolo 401 del codice di procedura civile sottolinea poi altri aspetti, per esempio che l’incidente probatorio “si svolge in camera di consiglio con la partecipazione necessaria del Pubblico Ministero e del difensore della persona sottoposta alle indagini. Ha altresì diritto di parteciparvi il difensore della persona offesa”. E, se non dovesse presentarsi il difensore della persona sottoposta alle indagini, il giudice ne può nominare un altro mentre l’indagato e l’offeso dal reato non possono assistere all’incidente probatorio se non nel caso “in cui si debba escutere una persona”. L’articolo 403, primo comma, del codice di procedura penale spiega, inoltre, che “nel dibattimento le prove assunte con l’incidente probatorio sono utilizzabili soltanto nei confronti degli imputati i cui difensori hanno partecipato alla loro assunzione”. Dunque, nell’ambito della fase dibattimentale sono efficaci solamente le prove ottenute per l’imputato che è stato assistito anche se al momento dell’assunzione delle prove l’imputato non era ancora indiziato. Non risultano valide qualora “gli indizi di colpevolezza siano sorti quando la ripetizione dell’atto è divenuta impossibile”.

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