
Giampiero Galeazzi, dal calcio alle Olimpiadi: addio alla voce delle telecronache
Il cronista sportivo era nato a Roma il 18 maggio 1946. Si è spento dopo una lunga lotta contro una rara forma di diabete. Ex canottiere professionista, medaglia d'oro nel campionato italiano del 1967, il suo amore per lo sport lo aveva portato in televisione: sue le memorabili cronache delle vittorie ai Giochi olimpici di Seul dei fratelli Abbagnale e di Rossi e Bonomi a Sydney. La sua ultima apparizione sugli schermi nel 2018

È morto, all’età di 75 anni, il giornalista sportivo Giampiero Galeazzi. Da tempo in lotta contro una rara forma di diabete, l’annuncio della sua scomparsa è stato dato venerdì 12 novembre 2021. La sua ultima apparizione in tv risale al 2018
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Galeazzi nasce a Roma, il 18 maggio 1946. Si laurea in Economia e inizia a lavorare per l’ufficio marketing della Fiat, a Torino
Morto Giampiero Galeazzi, volto e voce del giornalismo sportivo: aveva 75 anni
La sua passione è però lo sport. Galeazzi diventa canottiere professionista, e vince il campionato italiano nel 1967
Addio a Giampiero Galeazzi, quando sfidò Bugs Bunny e Michael Jordan in Space Jam
Soprannominato "Bisteccone" per la sua stazza, Galeazzi è sempre stato tifosissimo della Lazio. Le interviste ai giocatori della sua squadra negli spogliatoi sono passate alla storia, così come quella a Maradona (in foto) e agli altri calciatori del Napoli in occasione della vittoria dello scudetto per la stagione 1986-1987

Nel 1996 è sul palco del teatro Ariston insieme a Pippo Baudo, alla conduzione del Festival di Sanremo. Lo stesso anno doppia Mr. Swackhammer, l'antagonista del film d'animazione Space Jam

Nel 2018, la sua ultima apparizione in tv, intervistato da Mara Venier (in foto, insieme a Galeazzi) a Domenica In