Test medicina ed esame semestre filtro, graduatorie e recupero crediti: come funzioneranno

Cronaca
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Introduzione

Le ipotesi circolate nei giorni scorsi sull’accesso alla facoltà di Medicina hanno trovato riscontro: la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha infatti confermato a margine del suo intervento ad Atreju che "saranno riempiti tutti i posti della graduatoria di medicina: 24mila (tra pubblico e privato, ndr) saranno coperti sulla base delle valutazioni di merito perché le domande sono serie". E dunque tutti gli studenti dovrebbero essere inseriti in graduatoria, anche chi non avrà conseguito almeno 18 in tutte e tre le prove filtro. Ci saranno, però, da recuperare i crediti formativi.

Quello che devi sapere

Cosa ha detto la ministra Bernini

Nei giorni scorsi la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, aveva spiegato che queste novità non sarebbero "una sanatoria, è la naturale evoluzione di una riforma che deve aspettare di arrivare a tutte le fasi di attuazione, nel momento in cui noi avremo tutti i voti prima di Natale di tutti gli studenti che hanno partecipato al primo e al secondo appello faremo la graduatoria e sulla base della graduatoria vedremo chi entra subito, chi entro il 28" febbraio "sconterà i suoi debiti d'esame e chi potrà scivolare sulle materie affini che sono già state indicate perché ha potuto gratuitamente già iscriversi a delle materie affini". 

 

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Come funzioneranno i ripescaggi

Dunque, sono confermate le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. I posti disponibili presso le facoltà di Medicina pubbliche in tutta Italia sono poco meno di 20mila, per l’esattezza 19.707, che diventano circa 24mila comprendendo anche le private. In primo luogo ad avere diritto a quei posti e all’assegnazione delle relative sedi saranno gli studenti che hanno preso la sufficienza in tutte e tre le prove filtro: fisica, chimica e biologia. Se - come appare possibile dai primi risultati emersi dagli appelli - non ci saranno sufficienti candidati per riempire tutti i posti, a seguire entrerà chi ha ottenuto due sufficienze, e poi a scalare tutti gli altri. Chi non ha ottenuto almeno 18 nelle tre materie si vedrà comunque assegnata la sede e in quell'ateneo dovrà recuperare i crediti formativi mancanti.

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La posizione della ministra

La ministra Bernini aveva ancora detto che "per quanto riguarda le preoccupazioni degli studenti, io vorrei dire che è semplicemente l'evoluzione della riforma. Abbiamo fatto il primo appello, il secondo appello, compileremo la graduatoria che scorrerà e chi non ha la sufficienza nelle proprie sedi di destinazione, ciascuno ne ha indicate 10, avrà i suoi crediti formativi". Per Bernini "il cambio di paradigma è che prima c'erano dei candidati ai test che venivano ghigliottinati fuori dai cancelli dell’Università. Qui dal primo settembre abbiamo 55mila studenti che stanno studiando, formandosi e accumulando crediti formativi".

"Non un test ma un esame di profitto"

Dopo la conferma dei cambiamenti in arrivo data ad Atreju, la ministra Bernini nei giorni scorsi è tornata anche sulle polemiche rispetto alla riforma del test di Medicina: secondo lei "per fortuna si sono sgonfiate. Prima erano tutti copioni, poi erano troppo difficili, ora grazie al cielo cominciamo a raccontare il percorso". Non è un test, ha aggiunto, "ma un esame di profitto, mentre prima si selezionavano con un test psicoattitudinale, con domande discutibili e fuori dall'università. Ora, invece, dal primo settembre gli studenti sono entrati". La differenza tra il prima e il dopo, ha affermato, "a parte che erano salassati da società discutibili che facevano profitto sulla pelle degli studenti che adesso sono tutti dentro", è che prima entravano sulla base della fortuna. Ora, invece, "si formano per sei mesi e alla fine, o riempiono la graduatoria, o scivolano sulle materie affini. Questo dall'inizio, non ci sono sanatorie".

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"Scardinata la lobby della formazione per i test"

Inoltre, ha affermato ancora la ministra dell'Università e della Ricerca, "credo che questa sia la riforma che scardina più lobbies degli ultimi 25 anni. Abbiamo scardinato la lobby della formazione costosissima per i test universitari mnemonici selettivi e non formanti, quella dei professori che si mettevano a disposizione per fare ripetizioni e lezioni private, quella di chi non vuole far entrare nessuno, perché ritiene che i medici siano già sufficienti e quella degli avvocati che fanno i ricorsi". 

"Studenti accumulano crediti formativi"

Bernini ha sottolineato ancora che “per la prima volta, dopo 25 anni, noi stiamo facendo entrare 55 mila studenti in università per formarsi, non li selezioniamo fuori dalla porta. Abbiamo previsto un modello che si realizzerà entro il 28 febbraio di riempimento delle graduatorie. Quello che cambia, rispetto al passato, è che formiamo tutti gli studenti dentro l'università. Dal primo settembre abbiamo aperto il fascicolo universitario formativo di 55 mila studenti che stanno accumulando i crediti formativi che potranno portarsi dappertutto. Lasciamo finire, almeno per quest'anno, questa riforma". 

 

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