Caos ingresso a Medicina, ipotesi inserire tutti i candidati in graduatoria: cosa sappiamo

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L’idea sul tavolo del ministero dell'Università prevede che gli studenti che hanno affrontato gli esami siano tutti nella graduatoria nazionale che stabilirà l'accesso alla facoltà. Chi non ha ottenuto almeno 18 nelle tre materie si vedrà dunque assegnata la sede, e in quell'ateneo dovrà recuperare i crediti formativi mancanti. Intanto oggi l’Udu ha convocato un presidio di protesta a Roma contro l’organizzazione del semestre filtro

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Continuano a tenere banco le problematiche emerse per l’ingresso a Medicina. Una delle ipotesi sul tavolo a cui sta lavorando il ministero dell'Università prevede che gli studenti che hanno affrontato gli esami siano tutti nella graduatoria nazionale che stabilirà l'accesso alla facoltà. Nel dettaglio, i candidati che all'esito del secondo appello avranno conseguito almeno tre 18, saranno i primi della graduatoria; a seguire ci saranno gli studenti che hanno conseguito due 18 e una insufficienza; a scalare tutti gli altri. Chi non ha ottenuto almeno 18 nelle tre materie si vedrà dunque assegnata la sede, e in quell'ateneo dovrà recuperare i crediti formativi mancanti. 

I motivi dietro la scelta

La possibile novità a cui starebbe lavorando il ministero dell'Università e della Ricerca è pensata per venire incontro agli studenti dopo gli esiti dell’ultimo esame. I candidati infatti si sono trovati davanti quesiti che hanno definito "estremamente complessi" e una prova di fisica da loro ritenuta "impossibile". Un fiume in piena, nei gruppi e sui social, i commenti degli aspiranti medici che hanno affrontato il secondo appello del semestre filtro di medicina. Un'ultima possibilità per entrare in una graduatoria che, come ha assicurato la ministra Anna Maria Bernini, sarà completata.

La posizione dell'Unione degli Universitari

"A fronte delle rassicurazioni della ministra sulla presunta solidità del sistema, oggi abbiamo avuto una prova evidente del fatto che l'organizzazione del semestre filtro di medicina è fallace e incapace di garantire condizioni realmente omogenee e trasparenti. Non può essere questa la risposta alla necessità di formare nuovi medici”, è la posizione dell'Unione degli Universitari, che ieri mattina è stata presente davanti a tutte le sedi in cui si sono svolti gli esami "per ricordare a tutte e tutti gli studenti di Medicina che esiste la possibilità di presentare ricorso contro questo sistema profondamente ingiusto".     

Oggi la protesta a Roma

Le preoccupazioni espresse dall'Unione degli Universitari riguardavano la possibilità che non venissero coperti tutti i posti disponibili, dopo i risultati del primo appello. Tanto che molti ragazzi hanno chiesto un terzo appello. Intanto sui social c'è chi, tra gli avvocati, segnala nuove presunte irregolarità: messaggi Whatsapp con le domande, richieste d'aiuto, ricerche su Google in aumento con parole specifiche effettuate ieri sera. E per dar seguito alla mobilitazione "contro il semestre filtro", gli studenti si sono dati appuntamento a Roma per oggi, nei pressi del Senato, "per rilanciare il ricorso collettivo" promosso dall'Unione degli Universitari all'indomani del primo appello e "per chiedere al governo un cambio di passo". Alle ore 15 è previsto un presidio in piazza Vidoni, a cui parteciperà anche la Cgil.

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