La donna è stata uccisa a Roma nel luglio del 2024 con un fucile. Le accuse mosse nei confronti dell'ex compagno Gianluca Molinaro sono: premeditazione, omicidio aggravato e stalking. La Pm: “Oggi in quest'aula si chiede di fare giustizia per Manuela e suo figlio”
La Procura di Roma ha chiesto l’ergastolo, con isolamento diurno di 18 mesi, per Gianluca Molinaro, l’uomo accusato di aver ucciso a colpi di fucile la sua ex compagna e madre di suo figlio Manuela Petrangeli. Il femminicidio è avvenuto il 4 luglio dello scorso anno in via degli Orseolo, in zona Portuense a Roma. La Pm Antonella Pandolfi, nel corso della requisitoria che è durata due ore, ha sostenuto che la vita di Manuela "è stata strappata per mano di chi non ha accettato la fine di una relazione, prigioniero di un modello retrogrado e patriarcale che considera la donna proprieta'".
La Pm: “Lui era una bomba pronta ad esplodere”
“Molinaro non è stato vittima di un raptus - ha sottolineato la Pm - ma il gesto è frutto di una cultura che normalizza il controllo e trasforma la gelosia in potere". "Lui diceva di essere una bomba a orologeria, di voler eliminare un problema e quel problema era Manuela". Nel procedimento Molinaro è imputato con l'accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione e dallo stalking, di detenzione abusiva di armi e in relazione a quest'ultima accusa, anche quella di ricettazione. "Molinaro è un uomo che non è riuscito dopo tre anni e mezzo a superare la separazione, covando rabbia cieca e ossessione patologica verso la vittima. Ha pianificato in maniera fredda e lucida l'eliminazione della madre di suo figlio".
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Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
"Manuela - ha spiegato Pandolfi - era una donna forte, solare e determinata che è stata barbaramente uccisa, strappata ai suoi affetti più cari per mano del padre di suo figlio, Gianluca Molinaro”. Durante la requisitoria ha anche fatto riferimento alla data di oggi. "Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e sento la necessità di ricordare Manuela e la negazione della sua libertà", ha affermato. Nel corso dell'arringa di accusa sono stati ricordati anche alcuni degli audio che Molinaro aveva mandato a Manuela dopo la fine della loro relazione e poco prima del femminicidio.