"L'ulteriore miglioramento delle condizioni generali ha consentito la sospensione della sedazione e della ventilazione meccanica". Lo ha riferito il dottor Emiliano Cingolani, direttore FF della Uoc Shock e Trauma dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini dopo il risveglio della giovane, coinvolta nell'incidente che è costato la vita all'amica, Beatrice Bellucci
Le condizioni di salute di Silvia Piancazzo, la 20enne sopravvissuta all'incidente su via Cristoforo Colombo costato la vita alla sua amica, Beatrice Bellucci, stanno migliorando. "L'ulteriore miglioramento delle condizioni generali ha consentito la sospensione della sedazione e della ventilazione meccanica", ha riferito il dottor Emiliano Cingolani, direttore FF della Uoc Shock e Trauma dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini. "Oggi la ragazza è vigile e in grado di relazionarsi con i sanitari e i famigliari, attende il completamento del percorso chirurgico ortopedico che avra' inizio quando le sue condizioni lo permetteranno. Al momento rimane ricoverata in terapia intensiva in prognosi ancora riservata", è stato riferito.
Le prime parole dopo il risveglio
"Dove sta mamma? Quando arriva?". Queste, secondo "Il Messaggero" le primissime parole di Silvia Piancazzo, al risveglio dopo il tremendo incidente. La giovane ha, dunque, cercato immediatamente la madre, chiedendo poi anche del padre, ma non ricordando nulla di come e perché ora si trovi ricoverata al San Camillo. "Dove sono?", avrebbe poi chiesto la ragazza ai medici della terapia intensiva che la stanno assistendo.
Le indagini dopo l'incidente
Intanto stanno proseguendo le indagini sull'incidente avvenuto la sera di venerdì 24 ottobre nella Capitale. L'auto su cui viaggiava Beatrice Bellucci è stata centrata da un'altra macchina, una Bmw. Dopo aver vagliato una serie di filmati delle altre telecamere presenti lungo la Cristoforo Colombo, la polizia locale sta cercando di approfondire la dinamica di quanto accaduto anche prima dell'impatto tra le due auto. Resta al vaglio l'ipotesi della gara clandestina tra varie auto, anche perchè dai primi accertamenti potrebbe esserci stata proprio una corsa non autorizzata tra auto alla base dello schianto. Come segnala "Il Corriere della Sera", rischia di finire in carcere Luca Domenico Girimonte, il 22enne di Anzio che sembra stesse proprio partecipando ad una gara di velocità, prima di travolgere la Mini sulla quale si trovava Beatrice Bellucci e uccidere la giovane. Al ragazzo, tuttora ricoverato al San Giovanni, potrebbe essere contestato il reato di omicidio stradale aggravato dall’eccesso di velocità. Il giovane si trovava al volante di una Bmw Serie 1 coinvolta nello schianto.