Denise Pipitone, ecco come sarebbe oggi: le nuove immagini di age progression a 25 anni

Cronaca

La bambina scomparve a Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004 a 4 anni. Lo scorso 28 febbraio la Procura di Marsala ha respinto la richiesta di riapertura del caso presentata dal padre legale della bambina, Tony Pipitone: secondo gli inquirenti non sarebbero stati prospettati nell'istanza elementi nuovi tali da giustificare una riapertura dell'indagine archiviata dal gip nel 2021

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Il 26 ottobre di 25 anni fa nasceva Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) l'1 settembre 2004 a 4 anni e mai ritrovata. In questi giorni sul sito www.cerchiamodenise.it è stato pubblicato l'ultimo "age progression" della bambina, ovvero le immagini dell’aspetto che avrebbe oggi all’età di 25 anni.

Gli auguri dei genitori

Nel giorno del compleanno, il padre biologico, Pietro Pulizzi, in un messaggio su Facebook ha scritto: "Denise, amore mio, oggi è il tuo compleanno e il mio cuore è pieno di nostalgia e di amore per te. Anche se sono passati 21 anni senza averti al mio fianco, ogni giorno è stato un'eternità senza la tua presenza. Spero che tu sia felice e che la tua vita sia piena di luce e di gioia. Ti voglio bene, papà Pietro". In un altro messaggio congiunto la madre Piera Maggio e Pulizzi scrivono: "Denise, ci manchi tantissimo. Ovunque tu sia, sappi che la tua famiglia ti ama con tutto il cuore e non smetteremo mai di cercarti, la nostra forte speranza è di poterti riabbracciare presto. I tuoi genitori".

Il messaggio del sindaco

Anche il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci ha scritto un messaggio alla città: "Strappata all'affetto dei suoi cari quando aveva solo 4 anni in una calda giornata di settembre Denise Pipitone compie oggi 25 anni. Il primo settembre, giorno del rapimento, ed il 26 ottobre, giorno del compleanno di Denise, sono date che riportano alla memoria un dramma tuttora vissuto in primis dai suoi genitori e cari a cui si aggiunge un senso d'ingiustizia, il sogno di potere un giorno riabbracciare Denise, la speranza che ignara e non memore di quanto accaduto viva una vita felice in qualche parte del mondo".

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Il no alla riapertura delle indagini

Lo scorso 28 febbraio la Procura di Marsala ha respinto la richiesta di riapertura del caso presentata nell’ottobre 2024 dal padre legale della bambina, Tony Pipitone, ex marito della madre di Denise. Secondo gli inquirenti non sarebbero stati prospettati nell'istanza elementi nuovi tali da giustificare una riapertura dell'indagine archiviata dal gip nel 2021.

Il caso di Denise Pipitone

Quello della scomparsa di Denise Pipitone è uno dei casi di cronaca più noti degli ultimi anni. La piccola venne rapita mentre giocava sotto casa della nonna, un sequestro velocissimo commesso da chi, probabilmente, sapeva dove trovarla e la conosceva. Della scomparsa venne inizialmente accusata Jessica Pulizzi, figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise. Ma, dopo anni di processo, Jessica è stata assolta con sentenza definitiva. Tra falsi avvistamenti, anonimi e nuovi spunti poi rivelatisi inconsistenti, l'indagine è stata riaperta più volte, l'ultima nel 2021 quando vennero iscritti nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, entrambi accusati di concorso nel sequestro, e una coppia di romani, Paolo Erba e Antonella Allegrini, che si erano inventati, testimoniando il falso, di essere a conoscenza di particolari sul caso di Denise. Dopo mesi di accertamenti la Procura chiese per la coppia, che ammise tutto, l'archiviazione. Stessa istanza venne fatta al gip per Corona e Della Chiave. Il giudice delle indagini preliminari accolse la richiesta scrivendo che: "Un colpevole a tutti i costi, a prescindere dalla verità, non serve a nessuno. Al sistema giudiziario, ai familiari della piccola Denise, all'opinione pubblica, che da sempre segue con estremo interesse ed empatia la drammatica vicenda di cronaca". Secondo il giudice, dalle "indagini lunghe e incredibilmente vaste" della Procura non sono emersi elementi sufficienti a sostenere un'accusa in giudizio aggiungendo "che non è dato neppure immaginare come potrebbe essere formulato dal pubblico ministero, anche sommariamente, un capo di imputazione nei confronti della Corona". "Ogni ipotesi accusatoria a suo carico - spiegò - appare al momento assolutamente insuscettibile di essere vagliata in giudizio e, ancor meno, di condurre a una affermazione di responsabilità". Il caso, nel 2021, era tornato all'attenzione dei media dopo la notizia data da una tv russa del ritrovamento della bambina, poi smentito dall''esame del dna. Poi nel 2023 un altro esame del dna su una ragazza di origini bosniache, anche questo negativo. Da allora si sono susseguiti false segnalazioni al legale della madre di Denise, testimoni spesso inattendibili e anche le dichiarazioni di una ex magistrata, che indagò sulla vicenda nel 2004, e che dichiarò di aver raccolto novità sulla vicenda. La donna venne poi condannata a un anno per false informazioni al pm.

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