A Roma il corteo della Cgil. Landini: "Sciopero contro Manovra? Non lo escludiamo"

Cronaca
©Ansa

Il corteo è partito alle 13.30 da piazza della Repubblica ed è arrivato intorno alle 15 in piazza San Giovanni. Il segretario: "Serve un cambiamento vero delle politiche economiche e sociali". Tra le richieste fatte al governo, l'aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità e nella scuola e una riforma fiscale

ascolta articolo

La Cgil è scesa oggi in piazza a Roma per una manifestazione ribattezzata "Democrazia al lavoro". Il sindacato ha rivendicato: "Siamo oltre 200mila".  L'iniziativa è stata proclamata per chiedere l'aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità e nella scuola, una vera riforma fiscale, e per dire "no" alla precarietà e al riarmo. "Siamo in piazza perché dobbiamo rimettere al centro i problemi delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare e che oggi sono poveri pur lavorando, dobbiamo rimettere al centro il futuro dei giovani. Serve un cambiamento vero delle politiche economiche e sociali", ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "C'è bisogno di aumentare i salari, di far pagare le tasse a chi non le paga, c'è bisogno di una vera riforma fiscale, di investire seriamente sulla sanità, di politiche industriali di investimenti pubblici e privati molto consistenti", ha rimarcato. E infine: "Sciopero contro la Manovra? Non escludiamo nulla". Nel suo intervento conclusivo, il segretario generale della Cgil ha sottolineato che “ci sono cose nuove che vengono dal basso e c'è chi non le vuole vedere e anzi demonizza chi viene in piazza: perché hanno paura, hanno paura della democrazia". Maurizio Landini ha detto che "le piazze piene, che vedono una partecipazione straordinaria e trasversale".

Il corteo della Cgil
Il corteo della Cgil

Cgil: “Siamo oltre 200mila”

"In piazza siamo oltre 200mila" per la manifestazione della Cgil a Roma, hanno detto gli stessi organizzatori dal palco in piazza San Giovanni.  E  Natale Di Cola, il segretario della Cgil di Roma e Lazio, ha aggiunto che “dopo quasi un'ora dall'arrivo del corteo in piazza San Giovanni, la coda era ancora a piazza della Repubblica. Un chiaro segnale della grande partecipazione popolare alla manifestazione di oggi, a partire da chi vive e lavora nella Capitale e nel Lazio. Questa è una piazza che chiede al Governo di cambiare questa legge di bilancio che non risponde ai problemi delle persone e penalizza gli enti locali. Chiediamo di alzare salari e pensioni, investire sul welfare e non sul riarmo,  e una vera riforma fiscale. Se il governo non dovesse darci risposte, sarà inevitabile proseguire e intensificare la mobilitazione”.

Landini: "Uno sciopero contro la Manovra? Non lo escludiamo"

Uno sciopero contro la Manovra? "Non escludiamo nulla", ha detto Landini nel corso della giornata. "Intanto, oggi vogliamo dimostrare che c'è una parte molto importante di questo Paese, così come nelle settimane scorse, che scende in piazza e che chiede dei cambiamenti", ha detto. "Se non saremo ascoltati e se nel Parlamento e nel governo non accetteranno di modificare radicalmente quella che è una legge che noi consideriamo sbagliata, valuteremo e non escludiamo assolutamente nulla, di sicuro non finisce qui la nostra mobilitazione se le cose non cambiano", ha aggiunto.

Landini: "Salvini non parla da ministro"

"È lui che non parla da ministro. Io ministro non lo sono e faccio il sindacalista, lui che addirittura è anche vicepresidente del Consiglio dovrebbe parlare per risolvere i problemi. Non era lui che ha vinto le elezioni dicendo che cambiava la legge Fornero? Chi ha raccontato balle è Salvini, che aveva promesso che se andava al governo cancellava la legge Fornero, in realtà è riuscito a peggiorarla addirittura", ha detto Landini, che replica alle parole del vicepremier secondo cui il segretario della Cgil parla da ministro di un governo Schlein. "Oggi siamo di fronte al fatto che hanno fatto diventare l'Italia il Paese con l'età pensionabile più alta di tutta Europa, forse siamo appena lì in gara con la Grecia e siamo di fronte al fatto che i giovani sono precari e non hanno nemmeno un futuro previdenziale", ha aggiunto Landini.

Landini: “Avanti mobilitazione finché non avremo risposte”

"Lo dico in modo molto chiaro: noi avanzeremo al Parlamento e al Governo le richieste di modifica" alla manovra, ha detto ancora Landini. "E vogliamo farlo anche a tutte le altre organizzazioni sindacali, perché vogliamo insieme proseguire. Vorrei che fosse chiaro un punto: noi non ci fermeremo e se queste risposte non ci saranno date, siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil, concludendo dal palco in piazza San Giovanni la manifestazione nazionale del sindacato. In un altro passaggio, Landini ha sottolineato che "è in atto una campagna contro la Cgil, siamo descritti come chi fa politica ed è contro a prescindere, ma chi ha parlato qui lo dimostra che ci occupiamo dei problemi delle persone".

Landini: “Dal governo una truffa sui lavoratori”

"Noi siamo di fronte, mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo, ad un governo che sta estorcendo con una truffa miliardi al lavoro dipendente e ai pensionati. Questo è quello che sta succedendo”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco in piazza San Giovanni per la manifestazione nazionale "Democrazia al lavoro", riferendosi in particolare al taglio Irpef e al fiscal drag. "Se prendo un lavoratore che ha un reddito di 30mila euro, con la manovra il prossimo anno avrà un aumento di 40 euro all'anno. Stiamo parlando di 3 euro al mese, è chiaro? Se vai a vedere questa persona quanto ha pagato negli ultimi 3 anni di fiscal drag, mediamente siamo oltre i 2mila euro di tasse in più. Da 2022 al 2024 i lavoratori dipendenti e pensionati hanno pagato 25 miliardi di tasse in più che non avrebbero dovuto pagare per effetto del drenaggio fiscale", che va restituito, sostiene Landini.

Leggi anche

Meloni a Landini: "Io cortigiana? È obnubilato dal rancore"

Ranucci: lottare per libertà di stampa e legge su liti temerarie

"Dobbiamo combattere perché ci sia la libertà di stampa e venga approvata la legge sulle liti temerarie, sulle querele che cercano di mettere il bavaglio a noi giornalisti, e questo vuol dire impedire di informarvi, di fare scelte consapevoli. Tutti noi dobbiamo impegnarci per difendere il diritto ad essere informati: non possiamo consentire a nessuno, con le sue scelte, di renderci infelici". Con queste parole Sigfrido Ranucci haparlato in collegamento con la manifestazione della Cgil 'Democrazia al lavoro', in corso a Roma in piazza San Giovanni. Accolto dagli applausi della folla, il giornalista ha ringraziato per la solidarietà: "Sono abituato a cose brutte e tanto affetto e tanta dolcezza, passione, vicinanza a me e alla mia squadra è commovente".

Le richieste della Cgil

Per la Cgil è "il momento di dire stop al riarmo: le risorse pubbliche devono essere destinate a sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative e sociali". Il sindacato sottolinea poi che bisogna "occorre prendere i soldi dalle grandi ricchezze e dall'evasione fiscale", rifiutando "flat tax generalizzata e condoni. Vanno restituiti a lavoratori e pensionati i soldi persi con il drenaggio fiscale, neutralizzando quello futuro". La Cgil chiede inoltre "il rinnovo dei contratti pubblici e privati, l'introduzione del salario minimo, una legge sulla rappresentanza e un vero equo compenso per lavoro autonomo e professionale. Serve contrastare la precarietà, il lavoro povero e lo sfruttamento". Sulle pensioni, il sindacato propone "una piena rivalutazione degli assegni, con l'estensione della quattordicesima e il superamento della legge Fornero, insieme a una pensione di garanzia per giovani e precari". Sono poi "necessarie nuove politiche industriali e del terziario per contrastare le delocalizzazioni, creare lavoro, e realizzare la transizione energetica, ambientale e tecnologica, dando seguito a una vera strategia di sviluppo per il Mezzogiorno". Infine, per il sindacato, "prioritaria è la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, e il contrasto agli appalti non genuini e ai subappalti". Per la Cgil, "la strada intrapresa dal governo peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza delle persone, colpendo lavoratori, pensionati, giovani, donne". Per questi motivi, il segretario Landini ha invitato "tutte e tutti a scendere in piazza a Roma".

Vedi anche

Live In, Landini: "Meloni cortigiana? Lo ridirei precisando contesto"

Cronaca: i più letti