A Udine un corteo pro Gaza, svoltosi quasi fino alla fine pacificamente, è sfociato in alcune tensioni quando alcuni dimostranti hanno cercato di sfondare il cordone della polizia e hanno iniziato a lanciare petardi, fumogeni e transenne contro i blindati. Le forze dell'ordine hanno risposto con un cordone di agenti in tenuta antisommossa e gli idranti. "Abbiamo dovuto effettuare alcune cariche di alleggerimento che ci hanno permesso di riguadagnare il controllo della piazza", ha detto il questore in serata
Scontri in serata a Udine nella serata della partita Italia-Israele allo stadio Friuli, con scontri fra manifestanti pro Gaza e polizia. Sono stati migliaia i manifestanti che hanno affollato il centro città, provenienti anche da fuori regione, per dire "no" al match valevole per la qualificazione ai Mondiali. "Abbiamo dovuto effettuare alcune cariche di alleggerimento che ci hanno permesso di riguadagnare il controllo della piazza", ha detto all'Ansa il questore di Udine, Pasquale Antonio de Lorenzo. "Un centinaio di manifestanti ha attaccato con violenza i mezzi delle forze dell'ordine costringendoci a replicare con l'utilizzo degli idranti e dei lacrimogeni. La situazione al momento è nuovamente sotto controllo".
Gli scontri
I momenti di tensione si sono registrati al punto di arrivo della manifestazione, in piazza primo Maggio, dove alcuni manifestanti ha tentato di sfondare il cordone di polizia con l'intenzione di raggiungere lo stadio. Una volta respinti, si sono diretti verso un altro possibile varco. Contro la polizia sono stati lanciati petardi e le forze dell'ordine hanno risposto con un cordone di agenti in tenuta antisommossa e gli idranti. Poi in via della Vittoria alcuni manifestanti hanno sollevato transenne per colpire i blindati della polizia. Le forze dell'ordine in tenuta anti sommossa con manganello e scudo hanno risposto respingendoli. Sono stati lanciati anche lacrimogeni. Fino a quel momento il corteo si era svolto pacificamente e la maggior dei manifestanti è rimasta in piazza Primo maggio, punto di arrivo del corteo. Intorno alle 22 la polizia ha bloccato una decina di manifestanti una volta che questi sono giunti in piazza della Repubblica, il punto da cui era partito il corteo nel pomeriggio. Il gruppetto, che è stato fatto sedere a terra, arrivava da via Piave seguito dalle forze dell'ordine che tentavano di disperdere le frange violente della protesta.
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Feriti due giornalisti
Una giornalista di Rai News 24 è rimasta ferita negli scontri: le sue condizioni non destano preoccupazioni. Resta invece serio il quadro clinico di un altro giornalista ferito, un inviato del Local team che ha subìto un importante trauma cranico e si trova nel Pronto soccorso cittadino in attesa di un consulto oculistico. Nei punti di primo soccorso allestiti dalla Sores Fvg sono stati medicati anche alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine.
La città blindata
Tutto è avvenuto in una città blindata, negozi e bar sono rimasti chiusi. Una prima stima della Questura parlava di 5mila partecipanti al corteo che, partito con un po' di ritardo da piazza della Repubblica per fare in modo che tutti arrivassero, si è concluso in piazza Primo Maggio, a una notevole distanza dallo stadio. I manifestanti, dal canto loro, hanno confermato le attese della vigilia: a sfilare sono state 10mila persone.
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Pedana anti-esplosivi, droni e tiratori scelti
Mentre il corteo, accompagnato anche da una maxi bandiera della Palestina, continuava la sua protesta, con cori, striscioni e fumogeni, i controlli per i tifosi allo stadio sono stati scrupolosissimi sia per chi arrivava a piedi sia per i veicoli. Un'apposita pedana ha verificato la presenza di esplosivi a bordo delle auto mentre il metal-detector e le forze dell'ordine controllavano ogni singolo tifoso. Le verifiche sono state effettuate anche con i droni, mentre in giornata accertamenti si sono svolti lungo le autostrade e le principali strade di accesso a Udine, con il sequestro di alcuni striscioni ritenuti non conformi. La delegazione israeliana era giunta al Friuli in serata e l'albergo che ha ospitato il ritiro è stato presidiato dai tiratori scelti dei reparti speciali.