Rinnovo patente anziani, modifiche in vista: le ipotesi al vaglio del ministro Salvini
CronacaIntroduzione
Esami di rinnovo della patente più severi per le persione anziane al volante. È l'ipotesi a cui sta lavorando il governo, secondo quanto ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, dopo gli incidenti delle ultime settimane. In tre casi, scontri mortali sarebbero stati provocati da ultraottantenni che guidavano contromano. Ecco cosa sapere.
Quello che devi sapere
Le parole di Salvini
"Stiamo ragionando su come eventualmente rivedere gli esami di rinnovo della patente di guida dopo certi limiti di età, perché quello che sta succedendo in queste settimane, impone una riflessione basata sui numeri e sui dati, non sulle impressioni", ha dichiarato il ministro, intervistato su Rtl 102.5
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Come potrebbe cambiare
Nel dibattito tra gli specialisti sono diverse le ipotesi di cui si parla: è possibile un inasprimento degli accertamenti medici, che potrebbero includere esami più accurati sui riflessi, sulle funzioni cognitive e sulla percezione spaziale, in aggiunta ai tradizionali controlli di vista e udito. Un'altra possibilità, già contemplata dalla legislazione dell'Unione europea, riguarda l'emissione di licenze di guida con vincoli specifici, come l'interdizione dalla circolazione nelle ore notturne o sulle autostrade per alcune categorie di automobilisti. Al momento però non sono ancora state prese decisioni al riguardo
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Cosa prevedono le attuali norme della strada
Ma cosa prevedono le norme attuali? Ad oggi è presente l'obbligo di rinnovare le patenti per auto e moto ogni tre anni per le persone over 70 e ogni due anni dopo gli 80. "Noi abbiamo fatto un nuovo codice della strada, ma non fare inversioni a U in autostrada e non prendere l'autostrada contromano è qualcosa che non posso imporre con il nuovo codice della strada, occorre essere sempre sul pezzo quando ci si mette alla guida altrimenti si fanno disastri", ha aggiunto Salvini
La visita
La conferma della patente di guida oltre una certa età è subordinata a un esame medico che attesti l'idoneità del conducente. Tale accertamento, eseguito da un medico competente o dalla Commissione medica locale, mira a verificare che il guidatore soddisfi i requisiti fisici e mentali indispensabili. Il controllo si focalizza in particolare sull'efficienza della vista e dell'udito, nonché sulla prontezza dei riflessi e sull'abilità motoria. L'esistenza di specifiche condizioni mediche, come disturbi neurologici, problemi cardiaci o diabete, può richiedere valutazioni aggiuntive o l'imposizione di limitazioni alla guida
La proposta dell’opposizione
Sul tema si sta muovendo anche l'opposizione. Il capogruppo del Pd in Commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, annuncia una proposta di legge in arrivo per introdurre l'obbligo di "un esame teorico e pratico per il rinnovo della patente al raggiungimento degli 80 anni". Questa misura, già presentata come emendamento alla riforma del codice della strada e respinta dalla maggioranza, sarà ora riproposta
Le parole di associazioni dei consumatori e sindacati dei pensionati
Associazioni dei consumatori e sindacati dei pensionati invitano alla prudenza. "La libertà di muoversi è un diritto fondamentale per ogni cittadino, a tutte le età", secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, che propone di rafforzare i controlli periodici rendendoli efficaci e rigorosi, basati su "criteri medico-funzionali chiari e aggiornati" piuttosto che porre limiti indiscriminati legati solo all'età. Per il segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo, "prima di qualsiasi modifica normativa serve studiare bene i dati e confrontarsi con le parti sociali", per tutelare sia la sicurezza sulle strade che il diritto alla mobilità: "per molte persone anziane la patente significa autonomia", ha sottolineato
Il tasso di mortalità stradale
Le ultime statistiche sugli incidenti sono state pubblicate a luglio da Istat e Aci. Il tasso di mortalità stradale più elevato in assoluto si registra nella fascia d'età tra gli 85 e gli 89 anni, con 103,8 decessi ogni milione di abitanti nel 2024. Seguono, a distanza, i giovani tra i 20 e i 24 anni (84,7 morti ogni milione) e le persone tra gli 80 e gli 84 anni
Gli anziani fanno più incidenti?
A partire dai 70 anni, le probabilità di sinistri stradali iniziano a crescere, e tale incremento diventa notevolmente più rapido una volta superata la soglia degli 80 anni. I conducenti più maturi, pur totalizzando un minor numero di incidenti in un anno rispetto ai loro omologhi più giovani, presentano un rischio maggiore di sinistri se rapportato ai chilometri percorsi. Questa tendenza è evidente dal momento che, per ogni chilometro affrontato, i conducenti anziani sono coinvolti in un numero superiore di infrazioni, incidenti e fatalità rispetto a qualsiasi altra fascia demografica oltre i 25 anni. Queste osservazioni, aggiornate nel 2024 e riviste all'inizio del 2025, sono tratte dal Manuale MSD, un testo di riferimento per i professionisti del settore medico
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