Garlasco, Dna uomo ignoto su tampone orale di Chiara Poggi. Ipotesi "contaminazione"

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Su un reperto mai analizzato prima ci sarebbe una minima quantità di materiale genetico appartente a una persona diversa da Alberto Stasi e Andrea Sempio. L'esame verrà ripetuto: potrebbe essere una contaminazione. I risultati sarebbe comparabili con l'aplotipo dell'assistente del medico che ha eseguito i primi rilievi sul corpo di Poggi. L'avvocato della famiglia: "Non ci sono Dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine". Garante Privacy: "Stop immagini autopsia vittima"

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Trapelano nuove indiscrezioni dalle indagini sul delitto di Garlasco. Sul tampone orale di Chiara Poggi è emersa una minima quantità di materiale genetico di un uomo (cromosoma Y), che non sarebbe dunque quello di Alberto Stasi, ai tempi dell’omicidio fidanzato della vittima e unico condannato in via definitiva, e nemmeno di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della ragazza, da qualche mese indagato. La ridottissima quantità del materiale potrebbe però far pensare a una 'contaminazione' di chi ha maneggiato per esempio la garza con cui all'epoca venne prelevato il materiale, che sarebbe infatti sovrapponibile all'aplotipo dell'assistente del medico legale che ha eseguito i primi rilievi sul corpo, come fa sapere una fonte all'Adnkronos. Finora i risultati acquisiti dai periti incaricati dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli portano alla stessa vittima o ad Alberto Stasi. Il legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, chiude all'ipotesi di un nuovo responsabile: "Non ci sono dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine e ovviamente tanto meno sul corpo di Chiara".

Avvocato famiglia Poggi: "Dati senza fondamento"

Il legale dei Poggi commenta le indiscrezioni parlando di "un dato che per quanto possiamo sapere è totalmente destituito da qualsiasi fondamento e che ancora una volta denota come, in assenza di riscontri oggettivi alternativi alla verità processuale accertata e che ha individuato Stasi quale responsabile, prospetta ipotesi infondate".

Materiale genetico di una persona ignota sarebbe anche sulle unghie di Poggi e in cucina

Si starebbe però seguendo comunque l’ipotesi che all’omicidio di Chiara Poggi abbiano partecipato più persone. Il Corriere della Sera scrive che, durante l’incidente probatorio, ulteriore materiale genetico è stato ritrovato (e isolato) sull’acetato di un’impronta – non insanguinata - che si trovava sulla porta della cucina, sulla superficie interna. Anche questa non appartiene ad Alberto Stasi e nemmeno ad Andrea Sempio, ma sempre a una persona ignota. E ancora, anche sulle unghie di Poggi sarebbe stato ritrovato del Dna che non è quello di Sempio: la riapertura delle indagini degli scorsi mesi è stata motivata proprio dalla presenza del suo Dna sotto le unghie della vittima. 

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Garante Privacy: stop immagini autopsia Chiara Poggi

Intanto oggi il Garante privacy ha adottato, d'ufficio e in via d'urgenza, un provvedimento di blocco nei confronti di un soggetto che sta rendendo disponibile online, a pagamento, un video contenente le immagini dell'autopsia di Chiara Poggi. Con lo stesso provvedimento, l'Autorità avverte i media e i siti web che l'eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita in quanto in contrasto con le regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy. Il Garante invita dunque "chiunque entri nella disponibilità di tali immagini, compresi i mezzi di informazione, ad astenersi dalla loro diffusione che - anche in considerazione della violenza esercitata nei confronti della vittima - lederebbe in modo gravissimo la sua dignità e quella dei suoi familiari". L'Autorità si riserva l'adozione di ulteriori provvedimenti anche di carattere sanzionatorio.

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