Maturità, Valditara: "Chi boicotta orale sarà bocciato". Cosa sta succedendo
CronacaIntroduzione
L’esame di fine liceo torna a far discutere dopo i due casi, in Veneto, in cui due maturandi non hanno sostenuto l’orale per protesta. Il ministro dell’Istruzione parla di riforma e anticipa: "Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Se un ragazzo non si presenta all'orale, o volontariamente decide di non rispondere alle domande dei docenti, non perché non è preparato, quello può capitare, ma perché vuole 'non collaborare' o vuole 'boicottare' l'esame, dovrà ripetere l'anno"
Quello che devi sapere
Il caso di Padova
Il primo caso è stato quello di uno studente del liceo scientifico Fermi di Padova che, per protesta, si è rifiutato di sostenere l'esame orale di maturità ed è stato ugualmente promosso perché aveva già superato la sufficienza grazie ai voti dei crediti dell'ultimo triennio (31) e dei due scritti (17 e 14). Secondo il 19enne, l'attuale meccanismo di valutazione degli studenti non rispecchierebbe la reale capacità dei ragazzi. "Mi hanno trattenuto”, ha raccontato il ragazzo, riferendosi alla commissione esaminatrice. "C'è stato un confronto, mi hanno chiesto che cosa mi è piaciuto del programma. Sarei voluto uscire subito, ma non volevo creare problemi. Mi hanno anche dato 3 punti. Ora mi aspetta l'università".
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Il caso di Belluno
Poi, dopo il caso di Padova dell'8 luglio, ecco che, oggi, due giorni dopo, anche una studentessa liceale di Belluno ha rifiutato di sostenere l'esame orale alla maturità. Anche in questo caso, come ha spiegato la studentessa 19enne al Corriere del Veneto, la scelta è stata presa per protestare contro "i meccanismi di valutazione scolastici, l'eccessiva competitività, la mancanza di empatia del corpo docente". “Ho fatto un discorso ai professori, me l’ero preparato a lungo. Ho provato a descrivere nel dettaglio quello che secondo me a scuola non funziona”, ha spiegato la ragazza. “Il focus dei docenti è sempre stato sui voti. Io non ho mai avuto grossi problemi, ero una ragazza tranquilla, coi voti nella media. Ma non c’è mai stata la voglia di scoprire la 'vera me' da parte dei docenti”, ha aggiunto.
Rete degli studenti: "L'esame di Stato va ripensato"
Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete degli studenti, a proposito dei recenti casi, esprime parole di sostegno: "Sempre più ragazzi e ragazze scelgono, giustamente, di protestare contro questo tipo di maturità e come sindacato studentesco non possiamo che essere d'accordo: c'è un problema e allora forse il ministro dell'Istruzione Valditara dovrebbe ascoltarci invece che girare la testa altrove". "Lo abbiamo detto ormai troppe volte: l'esame di Stato va ripensato. Ad oggi è un esame che non tiene conto né delle esigenze della comunità studentesca e del proprio futuro, né valuta il percorso formativo fatto nei cinque anni di scuola superiore. Con la creazione di quello che è il curriculum dello studente, l'esame diventa discriminatorio proprio perché si valuta in base alle opportunità singole di ciascuno di noi. La scuola dovrebbe preparare il nostro futuro, non valutarci sulla base delle possibilità avute durante i cinque anni”.
Le reazioni
E molti altri si sono espressi sul caso.
- I presidi di DirigentiScuola, con il vicepresidente Alberto Mugnai, osservano che questi gesti sollevano "non pochi interrogativi" dal momento che evidenziano "un disagio vissuto quotidianamente da molti studenti pressati da eccessive aspettative. Se da un lato riteniamo che a un esame pubblico sia necessario mantenere un comportamento rispettoso e responsabile, e che sia legittimo attendersi serietà da tutti i candidati, d'altra parte sarebbe superficiale ridurre questi gesti di "dissenso civile" a semplici mancanze di rispetto. È una richiesta di attenzione".
- Diversa l'opinione di Mario Rusconi, presidente di Anp Roma, secondo il quale "questi ragazzi che si sono sottratti alla prova orale hanno fatto un gesto folcloristico a livello mediatico, il loro è stato un modo per mettersi in evidenza. Molti usano Instagram o altri social, loro hanno scelto una forma più originale". Anche per lui la maturità, se non andrebbe abolita, andrebbe però ripensata.
- Secondo Ornella Cuzzupi, segretario Ugl Scuola, "nel momento in cui sono previste prove orali e scritte, non è auspicabile che possano esistere diversi modi di valutazione". La propria contrarietà a sostenere le prove, puntualizza, può essere messa agli atti.
- E c'è infine chi, come il presidente nazionale Anp, Antonello Giannelli, sollecitava un intervento del ministro Valditara: "Deve essere previsto che sostenere il colloquio è insostituibile, chi si rifiuta di sostenere l'esame orale non deve poter superare l'esame, serve una modifica delle norme attuali".
L'annuncio di Valditara
E proprio il ministro Valditara, a stretto giro, ha fatto sapere, a Rai News 24, che “fra le riforme che stiamo per varare, c'è anche una riforma della Maturità”. E ha chiarito che comportamenti come quelli registrati negli ultimi giorni in Veneto "non saranno più possibili". "Se un ragazzo non si presenta all'orale o volontariamente decide di non rispondere alle domande dei docenti, non perchè non è preparato, quello può capitare, ma perchè vuole 'non collaborare' o vuole 'boicottare' l'esame, dovrà ripetere l'anno”, ha chiarito il ministro.
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