Maturità 2025, quali sono stati gli errori degli studenti? Gli strafalcioni più divertenti

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Ogni anno, con l’arrivo degli esami di maturità a scuola, tornano puntuali anche loro: gli strafalcioni degli studenti. Tra interrogazioni orali e scritti, la creatività di alcuni maturandi spesso riesce a distorcere qualsiasi nozione del programma scolastico. Ecco quali sono stati quelli riportati da Orizzonte Scuola e più discussi sui social.

Quello che devi sapere

Tra storia e religione

Una professoressa ha raccontato con una certa sicurezza di ricordare che un suo studente riferì che “Mussolini, con la marcia su Roma, viene nominato cardinale dal re”. Come se non bastasse, ha poi aggiunto che “la prima guerra mondiale scoppia a causa dell’attentato all’Arcivescovo Francesco Ferdinando”.

 

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Da Garibaldi a Mussolini

Un’altra docente ha rincarato la dose e raccontato un’incredibile mash up tra Giuseppe Garibaldi e il Duce: “Mussolini entrò in Roma attraverso la Breccia di Porta Pia”.

 

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Questione di ammirazione

La storia del Novecento non è da meno ad altri strafalcioni: una docente ricorda di aver sentito ad un esame che Hitler, “per imitare Mussolini, che ammirava moltissimo, fece la marcia su Berlino”. Un’ammirazione che probabilmente travalica anche i confini; c’è stato infatti uno studente che ha sostenuto che Hitler e Mussolini si siano conosciuti facendo la leva militare assieme (nonostante due Paesi diversi e 6 anni di differenza).

Carlo Alberto chi?

Sempre a proposito di storia, uno studente ha sostenuto che il testo di riferimento del Regno di Piemonte prima e d’Italia poi fosse lo Statuto Robertino (dimenticando che si chiama Albertino dal nome del sovrano che lo promulgò Carlo Alberto di Savoia nel 1848).

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Finali alternativi

Non sono mancati, poi, coloro che hanno attribuito a Giovanna D’Arco una morte causata da una freccia: una fine ben diversa da quella reale, avvenuta il 30 maggio 1431 quando, a soli 19 anni, venne condannata a morte e bruciata viva.

Letteratura immaginaria

Non mancano poi gli strafalcioni in materia letteraria, con protagonisti alcuni dei più grandi autori della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento:

  • I numeri immaginari li conosce Nostro Signore;
  • L’incredibile mash up tra Montale e Leopardi che diventano così Giacomo Montale ed Eugenio Leopardi;
  • Pirandello amava il carnevale;
  • Il bambino di Pascoli (versione alternativa del più noto fanciullino);
  • Ossi di calamari di Eugenio Montale (riadattamento ittico del celebre titolo Ossi di seppia).

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Il Verga alternativo

Ricca di strafalcioni soprattutto la storia di Giovanni Verga, autore ottocentesco della Letteratura italiana e padre di alcuni capolavori, come I Malavoglia. Una studentessa ha sostenuto che il celebre autore abbia scritto anche la Vongola. Non è stata la sola: c'è chi ha scritto che la famiglia protagonista del capolavoro di Verga vendeva “lumini” anziché lupini che sono dei legumi molto economici coltivati spesso nel Meridione. Sempre dedicata al siciliano è l’idea di uno studente che ha spiegato ai professori che lo scrittore sia nato a Milano e si sia poi trasferito a Palermo e Catania a causa della nebbia.

Le origini italiane di Zola

Uno studente, poi, ha sostenuto un’interessante tesi su Emile Zola, autore del celebre J’accuse (1898): “In effetti Emile Zola era di origine italiana. Il padre era nato a Venezia e originariamente si chiamava Zolla”. Un’ipotesi che, benché abbia alcune parti vere (come l’origine italiana del padre di Zola) non è confermata da tutte le fonti storiche.

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Giuseppe Ungaretti

Da aggiungere in abito letterario anche il tentativo di uno studente che ha cercato di difendere il poeta del Novecento Giuseppe Ungaretti sostenendo che “le poesie di Ungaretti sono brevi ma non per scarsità del poeta”.

Il Superuomo al giorno d’oggi

La riflessione sul Superuomo di Nietzsche degli studenti di una docente è chiara: “Il Superuomo è colui che non alza le mani alle donne”. Un’interpretazione moderna e forse più utile di quella accademica.

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Sociologia ed etologia

Sul tema migrazioni, si distingue un’altra perla: “Che differenza c’è tra emigrazione e immigrazione? La prima la fanno gli uccelli, la seconda gli extracomunitari”.

La Gazzetta punto di riferimento del Paese

Nonostante una crescente disaffezione, l’amore per il calcio e per la Gazzetta dello Sport resta una costante per tutte le generazioni di italiani: forse anche per questo uno studente ha sostenuto che le leggi vengano pubblicate sul quotidiano rosa e non sulla Gazzetta Ufficiale.

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Francese mon amour

Infine, chiudiamo con una lezione di francese che una docente sintetizza così: “mi dica il verbo essere in francese: je suisse, tu suisse, il suisse… senta si susisse e si innisse…”. Una declinazione da antologia.

 

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