Delitto Garlasco, consulenti famiglia Poggi e difesa Sempio: "L'impronta 33 non è la sua"
CronacaLa famiglia di Chiara ha fatto svolgere dai propri consulenti un approfondimento sulla famosa traccia palmare che la Procura di Pavia ha attribuito ad Andrea Sempio. Le analisi hanno stabilito la "estraneità dell'impronta alla dinamica omicidiaria" e la non "attribuibilità della stessa a Sempio". E anche per i consulenti della difesa dello stesso Sempio, l'impronta "non è attribuibile" all'amico del fratello della vittima
Continuano a emergere novità nell'ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco. La famiglia Poggi ha fatto svolgere dai propri consulenti un approfondimento sulla famosa traccia palmare 33, che la Procura di Pavia ha attribuito ad Andrea Sempio, e le analisi hanno stabilito la "estraneità dell'impronta alla dinamica omicidiaria" e la non "attribuibilità della stessa a Sempio". Da qui i legali dei familiari, gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, hanno chiesto ai pm di "sollecitare" un incidente probatorio su questa impronta. Istanza che, però, è stata "rigettata" dai pm, come si legge in una nota degli avvocati della famiglia di Chiara. Poco dopo, è arrivata la notizia che anche per i consulenti della difesa di Andrea Sempio, l'impronta 33, "non è attribuibile" all'amico del fratello della vittima, nuovo indagato nell'inchiesta. Presenta, infatti, solo "5 minuzie" e non la "corrispondenza di 15" con l'impronta di Sempio, come sostengono, invece, i consulenti dei pm di Pavia.
Avvocati dei Poggi: "Impronta non attribuibile a Sempio"
Gli avvocati dei Poggi, Tizzoni e Compagna, in merito all'attribuzione ad Andrea Sempio dell'impronta palmare n. 33, che si trova all'altezza del terzo gradino della scala dove è stato rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi, chiariscono che "la famiglia Poggi ha provveduto a richiedere ai propri consulenti un apposito approfondimento tecnico, previa acquisizione della consulenza dattiloscopica del Pubblico Ministero". Poiché, spiegano i legali, "le conclusioni formulate depongono per la sicura estraneità dell'impronta alla dinamica omicidiaria, oltre che per la non attribuibilità della stessa ad Andrea Sempio, abbiamo pertanto ritenuto di sollecitare, quali legali delle persone offese, un definitivo accertamento sul punto, da compiersi con incidente probatorio, ponendo immediatamente a disposizione della Procura il contributo tecnico-scientifico fornito dai nostri consulenti".
La richiesta di incidente probatorio e il "no" dei pm
Con "l'occasione - si legge ancora - a fronte delle sorprendenti ipotesi che erano state avanzate su alcuni media in merito alla possibile presenza di sangue sull'impronta in questione (come tale già esclusa dall'apposito test effettuato dal Ris di Parma), ci era parso opportuno evidenziare l'esigenza di fare definitiva chiarezza anche su questo aspetto, valutando in contraddittorio l'asserita esperibilità, ad avviso di uno dei consulenti di Alberto Stasi, di ulteriori accertamenti". Tale istanza, però, "volta esclusivamente a garantire un imparziale accertamento dei fatti nell'interesse di tutti i soggetti coinvolti nell'attuale vicenda processuale, è stata tuttavia rigettata dal Pubblico Ministero, il quale ha ritenuto di dover sottoporre i dati tecnici in esame ad una sua diretta ed esclusiva valutazione, da compiersi all'esito delle indagini in occasione dell'eventuale esercizio dell'azione penale nei confronti dell'attuale indagato". "Prendiamo doverosamente atto di tale determinazione - concludono i legali della famiglia Poggi - ma ci saremmo sinceramente augurati che un dato probatorio rappresentato ai media come decisivo per l'accertamento dei fatti potesse essere subito chiarito proprio nell'ambito dell'attuale incidente probatorio, per il quale è stata fissata udienza al 24 ottobre 2025".
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Periti confermano: no Dna su impronte su fogli acetato
Intanto, è emerso che non ci sono profili genetici che si possono estrarre per eventuali comparazioni in tutte le quasi 60 impronte contenute in oltre 30 fogli di acetato. Lo hanno confermato, da quanto si apprende, anche gli esami replicati in laboratorio dai periti del maxi incidente probatorio, nella nuova inchiesta su Andrea Sempio, dopo che ieri gli stessi risultati erano trapelati dalle analisi dei consulenti delle parti sui dati messi a disposizione. Da quanto si è appreso, solo su uno dei fogli di acetato verranno ripetuti gli esami, perché è stata trovata qualche traccia, forse di saliva, ma anche in questo caso sarà praticamente impossibile, sembra, estrarre Dna.
L'appuntamento del 4 luglio
L'incidente probatorio attualmente in corso, intanto, proseguirà il 4 luglio. Tra le attività in programma ci sono le campionature per successive analisi genetiche sui tamponi della vittima, Chiara Poggi, su alcune tracce di sangue che non avevano dato risultati all'epoca, e su tracce rinvenute su un frammento del tappetino del bagno. Gli esiti, dopo le campionature, dovrebbero essere disponibili la prossima settimana. Analisi saranno effettuate anche sul frammento di pelo o capello trovato nella spazzatura. Nessuna analisi prevista, invece, su un cucchiaino, che fu già esaminato all'epoca e su cui c'era Dna di Chiara. I periti già venerdì potrebbero far sapere ai consulenti delle parti come intenderanno procedere - cioè con che modalità e con che tempi - per la lettura e lo studio dei dati documentali sul Dna trovato sulle unghie di Chiara, che per i pm, sulla base di una consulenza, sarebbe di Sempio. Dovranno prima di tutto stabilire se è leggibile e comparabile. Una perizia nel processo ad Alberto Stasi disse che non lo era. (
