A pochi giorni dalle nozze tra Bezos e Sanchez a Venezia, previste dal 26 al 28 giugno, cresce la tensione per motivi di sicurezza e per le proteste annunciate dal fronte “No Bezos”. I preparativi inizialmente previsti alla Scuola grande della Misericordia sarebbero stati spostati all’Arsenale, luogo più riservato e facilmente controllabile. A stemperare le polemiche, le donazioni milionarie della coppia a enti veneziani per la tutela della laguna
A pochi giorni dal matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez, con festeggiamenti a Venezia dal 26 al 28 giugno, la città si prepara tra tensioni e proteste annunciate. Se da un lato crescono i timori per la sicurezza legati alle tensioni internazionali e alle mobilitazioni del fronte “No Bezos”, dall’altro la coppia ha annunciato cospicue donazioni a favore della salvaguardia della laguna, conquistando il sostegno di istituzioni e mondo scientifico. La prefettura di Venezia ha convocato per oggi una riunione urgente del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico per valutare i rischi legati all’evento. Ma, intanto, in via preventiva, secondo quanto riporta il Messaggero, sarebbero già stati presi provvedimenti precauzionali: i preparativi previsti inizialmente alla Scuola Grande della Misericordia, nel cuore di Cannaregio, sarebbero stati dirottati all’Arsenale, luogo più riservato e facilmente controllabile. (MATRIMONIO BEZOS: CHI SONO GLI INVITATI)
Maxi-striscione di Greenpeace a Venezia contro le nozze di Bezos
Intanto resta alta l’attenzione sul fronte delle proteste. I gruppi del movimento “No Bezos”, contrari alla celebrazione del magnate in laguna, stanno valutando manifestazioni tra il 26 e il 28 giugno, con l’intenzione – già dichiarata – di provare a bloccare fisicamente almeno uno degli eventi. Questa mattina, gli attivisti di Greenpeace Italia e del gruppo d'azione britannico Everyone Hates Elon hanno srotolato in Piazza San Marco a Venezia uno striscione di 400 metri quadrati, con la scritta "If you can rent Venice for your wedding, you can pay more tax" ("Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi pagare più tasse"). Il blitz, già terminato, ha coinvolto una decina di attivisti e attiviste dell'associazione ambientalista, che hanno voluto sottolineare "l'ingiustizia sociale e climatica" di simili eventi. "Bezos - hanno detto - incarna un modello economico e sociale che ci sta conducendo verso il collasso. Sempre più spesso l'ingiustizia sociale viaggia di pari passo a quella climatica: da una parte l'arroganza di pochi miliardari che hanno stili di vita devastanti per il pianeta, dall'altra tutte le persone che subiscono quotidianamente i danni della crisi ambientale".
Donazioni alla laguna: un milione di euro al Corila
A stemperare le polemiche, l’annuncio da parte della coppia di alcune donazioni significative a favore di istituzioni veneziane impegnate nella tutela ambientale. Tra queste, il Corila (Consorzio per il coordinamento delle ricerche sul sistema lagunare che riunisce Ca’ Foscari, Iuav, Cnr e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale) che ha ricevuto un milione di euro. “È una donazione senza vincoli e questo significa che c’è fiducia nel nostro lavoro a favore della laguna di Venezia e delle future generazioni!”, ha spiegato Pierpaolo Campostrini, direttore generale Corila. “La ricerca scientifica in Italia spesso non riceve la giusta attenzione, questo riconoscimento ci ha fatto davvero piacere. Ci sono ancora dei passaggi formali da completare. Non sprecheremo nemmeno un centesimo: abbiamo già gestito ingenti fondi pubblici e la mia coscienza è serena. Anche queste risorse verranno impiegate al meglio. A decidere come impiegarli sarà il cda insieme al Consiglio scientifico. È il gesto che conta. Jeff Bezos e Lauren Sanchez hanno semplicemente voluto fare qualcosa di concreto per Venezia, che ha un ruolo centrale come centro scientifico su temi che non riguardano solo la città, ma anche il mondo intero”. Oltre al Corila, riceveranno fondi anche la Venice International University, che ha sede sull’isola di San Servolo, e l’ufficio veneziano dell’Unesco. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha definito il gesto della coppia “un atto di grande sensibilità e lungimiranza”.
