
Al via il Roma Pride "Fuorilegge", molte bandiere della Palestina. FOTO
La manifestazione nella Capitale è partita alle 14,30 da piazza della Repubblica. Il corteo, composto da oltre 40 carri, passerà da piazza dei Cinquecento, via Cavour, i Fori Imperiali, e arriverà a Caracalla. Tra le tante bandiere arcobaleno, molte quelle della Palestina. Gli organizzatori: "Siamo un milione"

ROMA PRIDE 2025
- “Noi Fuorilegge". Sotto questo slogan, che racchiude le condizioni in cui si sente di vivere la comunità Lgbtqia+ in Italia, è partito alle 14,30 da piazza della Repubblica a Roma il corteo per il Pride 2025. L’evento romano cade cade all’interno di Onda Pride, la manifestazione per i diritti delle persone Lgbtqia+ organizzata da Arcigay e da altre associazioni locali e nazionali che oggi si sono radunate anche a Forlì, Genova e Lecco

MADRINA ROSE VILLAIN
- Madrina della manifestazione romana è Rose Villain che è arrivata in piazza della Repubblica con un abito color cipria a bordo del carro di Muccassassina con sopra un missile di cartapesta che rappresenta il viaggio verso una galassia “più libera”, in cui c’è più spazio per i diritti. La cantante poi, sventolando la bandiera della Palestina, ha intonato la sua hit sanremese Fuorilegge

ROSE VILLAIN: "SIAMO ESEMPIO DI AMORE"
- “Penso che sia un dovere usare la nostra voce per propagare messaggi di unione e per me essere qui oggi rappresenta una scelta fondamentale: quella tra odio e amore", ha detto Rose Villain. "Stare qui, mano nella mano, è la più grande dichiarazione d'amore che possiamo fare. E sì, è vero, siamo costantemente esposti all'odio, ma oggi stiamo dando l'esempio tangibile di cosa significa, invece, esporsi all'amore”

IL CORTEO
- Sono 40 i carri della grande parata che si snoderà per le vie della città: partito da piazza della Repubblica, il corteo passerà da piazza dei Cinquecento, via Cavour, i Fori Imperiali, e arriverà a Caracalla

UN MILIONE DI PARTECIPANTI
- "Siamo un milione", hanno fatto sapere gli organizzatori del gay pride di Roma quando il corteo è arrivato all'altezza del Colosseo

INIZIATIVE PER LA PALESTINA
- Un minuto di silenzio e poi l'urlo "Palestina libera" che è risuonato per le strade di Roma come iniziativa di solidarietà per Gaza. Arrivati all'altezza di via Cavour, gli organizzatori del corteo hanno spento la musica e dedicato un momento di solidarietà ai palestinesi della Striscia.

BANDIERE DELLA PALESTINA
- Tra le tante bandiere arcobaleno, molte quelle della Palestina. Su alcuni cartelli si legge: ''Free Gaza, free Palestine''. Ma c’è anche il carro della comunità Lgbt ebraica con la scritta in inglese “smettere di costringere gli omosessuali e gli ebrei a essere invisibili”

CARTELLI E STRISCIONI
- "Sposa chi ti pare, tanto divorzi uguale" è una delle frasi che si leggono sui molti cartelli e striscioni in mano alle persone che hanno preso parte alla manifestazione

CARTELLI E STRISCIONI /2
- Altri partecipanti si sono muniti di cartelli fai da te da alzare in alto per le strade di Roma

CONTRO TRUMP E NETANYAHU
- Quattro sagome raffiguranti Donald Trump, J.K. Rowling, Bejamin Netanyahu ed Elon Musk a testa in giù. Sono i cartonati appesi in uno dei 40 carri del Roma Pride che stanno sfilando nella Capitale, quello con il maggior numero di bandiere della Palestina

BANDIERE DI ISRAELE E PALESTINA
- Le bandiere di Israele e Palestina sono state al centro della conferenza stampa di ieri con Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride 2025 e presidente del circolo Mario Mieli. “La bandiera con la stella di David è un simbolo religioso e identitario del mondo ebraico, quindi chi è ebreo userà quel simbolo su sfondo arcobaleno. Gli ebrei non devono aver paura di scendere in piazza per il Pride visto che sono anche Lgbt+"

POLITICI PRESENTI
- Tra i camion anche quello di +Europa con sopra il segretario Riccardo Magi. "Censurate sto carro", si legge sopra lo striscione con accanto le foto di Meloni, Putin, Trump, Orban. Diversi i politici presenti, tra i quali Marta Bonafoni, Laura Boldrini, Alessandro Zan e Matteo Orfini del Pd, il leader di Avs Nicola Fratoianni. In prima fila il presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Vladimir Luxuria

BONELLI: “NECESSARIO DIFENDERE DIRITTI”
- "Sono al Roma Pride perché oggi più che mai è necessario difendere i diritti di chi subisce ingiustizie e discriminazioni in base all'orientamento sessuale e all'identità di genere e da una destra che li vuole mettere fuorilegge". Lo dichiara Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde

MILITIA CHRISTI CONTRO IL PRIDE
- Intanto, dalle prime ore di questa mattina lungo il percorso del Roma Pride sono spuntati alcuni manifesti affissi da attivisti di Militia Christi e La Rete dei Patrioti che contestano la manifestazione. Il Pride è definito una “sguaiata kermesse della lobby Lgbt, che aggredisce la famiglia naturale, le coscienze dei giovani e la fede cattolica, stravolgendo i criteri naturali ed oggettivi dell'identità sessuale e dell'autentico amore umano"