Venezia, era al primo giorno di lavoro la ragazza morta sul catamarano

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La vittima si chiamava Anna Chiti e aveva 17 anni, è morta ieri pomeriggio dopo essere caduta dall'imbarcazione già ormeggiata, rimanendo agganciata con una cima all'elica. La ragazza, originaria di Treviso, studiava al liceo nautico di Venezia. Quando è avvenuto l'incidente, a bordo del catamarano era in corso una festa in costume. Indagano gli inquirenti, verifiche anche sul contratto

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Era al suo primo giorno di lavoro Anna Chiti, la studentessa di 17 anni scivolata da un catamarano e morta ieri nella Marina dell'isola di Sant'Elena, a Venezia.. La giovane frequentava il liceo nautico di Venezia ed era originaria di Treviso. Come riferisce la stampa locale, la ragazza sarebbe caduta a causa delle onde provocate dal fortissimo vento, rimanendo bloccata sott'acqua impigliata con una cima all'elica.

Inutili i tentativi di rianimarla

Quando è avvenuto l'incidente, a bordo del catamarano era in corso una festa in costume, organizzata da una comitiva di ragazzi africani. Il primo ad accorgersi che era finita in acqua è stato il comandante della barca, che si è tuffato per aiutarla ad emergere, ma non è riuscito a liberarla dalla corda. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Venezia, con i sommozzatori e anche con l'elicottero Drago 160 decollato da Tessera. I soccorritori sono riusciti a farla uscire dall'acqua e l'hanno affidata al Suem 118 che a lungo ha tentato di rianimarla sul posto, ma purtroppo senza esito: la ragazza presentava una profonda ferita alla testa causata dall'urto contro l'elica e  e il trauma cranico è stato fatale. 

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Indagini sull'incidente e sul contratto di lavoro

Sono al vaglio degli investigatori le telecamere di sorveglianza della darsena della Marina di Santelena per ricostruire l'incidente. In queste ore potrebbero essere ascoltate le persone (in gran parte turisti) che erano presenti a bordo della barca, alle quali è stato chiesto di non ritardare la propria partenza da Venezia. È inoltre al vaglio degli investigatori il contratto di lavoro e la mansione della ragazza, che era al suo primo giorno di occupazione. La salma della giovane è a disposizione per un eventuale esame autoptico, che potrebbe essere disposto a breve. Al momento non risultano indagati.

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Il preside: "Era piena di vita e appassionata"

Intanto emergono i primi dettagli sulla vittima. All'istituto Nautico di Venezia frequentava i corsi dell'indirizzo 'trasporti e logistica e conduzione del mezzo marino' spiega Michelangelo Lamonica, preside della scuola che conta circa 400 ragazzi. La sede storica si trova nel sestiere di Castello, a poche centinaia di metri dalla darsena di Sant'Elena, dove ieri pomeriggio Anna ha perso la  vita. Fra un anno avrebbe terminato il suo corso di studi, e sarebbe diventata allievo ufficiale di coperta. Un futuro di lavoro imbarcata sulle navi, quindi, non tanto su imbarcazioni come un catamarano. "Era una ragazza piena di vita, appassionata - ricorda Lamonica - che oltre ad avere buoni voti si impegnava anche in attività peer to peer' con gli studenti più piccoli, per aiutarli nelle materia in cui avevano difficoltà".

 

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