E-commerce e acquisti online, cosa fare in caso di pacco danneggiato: i consigli

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A fornire risposte e a suggerire alcuni consigli è l'Unione Nazionale Consumatori (Unc) che ha proprio spiegato che cosa fare per veder tutelati i propri diritti di consumatore nel caso venga recapitato un pacco danneggiato o non conforme a quanto ci si aspetta. Ecco cosa sapere

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Comprare online è diventata sempre di più un’abitudine comune a tanti. Ma può capitare, sfortunatamente, che qualche volta un pacco possa essere recapitato e giungere all’acquirente danneggiato. Ad aggravare il disservizio, in alcuni casi, può esserci anche il rimbalzo di responsabilità tra venditore e corriere che spesso può andare a svantaggio del consumatore. Cosa fare in casi simili? A fornire risposte e a suggerire alcuni consigli è l'Unione Nazionale Consumatori (Unc) che ha proprio spiegato cosa fare per veder tutelati i propri diritti di consumatore nel caso venga recapitato un pacco danneggiato.

I consigli dell'Unc

Un primo consiglio per evitare problemi riguarda proprio la scelta del venditore. In sostanza è sempre meglio rivolgersi a venditori affidabili che garantiscano all’acquirente delle chiare procedure da seguire in caso di danni. Una volta tenuto conto di questo, però, può comunque capitare che un prodotto ordinato online arrivi a casa in qualche modo danneggiato. In particolare, sono quattro i suggerimenti dell’Unc da prendere in considerazione. Prima di tutto, se possibile e specie nei casi in cui l’acquisto è di un valore significativo, sarebbe opportuno aprire il pacco davanti al corriere, così da segnalare eventuali danni all’imballaggio o al contenuto già nella bolla di consegna. Nel caso in cui questo non fosse possibile, il consiglio è quello di documentare la fase di disimballaggio con foto e video, così da dimostrare che l’eventuale non integrità dell’ordine non dipende dall’acquirente.

Accettare con riserva

Va considerazione, poi, un’opzione ovvero quella di “accettare con riserva” una consegna. Si tratta di un diritto del consumatore che permette di verificare l’integrità dell’oggetto ordinato anche in un secondo momento. L’opzione, ad esempio, può essere valida quando si ritira un pacco presso un ufficio postale. Comunque, una volta verificato il danno, è necessario contattare il venditore, che dovrà rispondere dei problemi al pacco anche nel caso in cui siano stati causati direttamente dal corriere.

La scelta del corriere

Infatti, stando al Codice del Consumo, il venditore è sempre responsabile di eventuali problemi relativi all’ordine fino al momento in cui l’acquirente non ne entra materialmente in possesso. Si tratta di una possibilità significativa per il consumatore, tutelato anche in caso di danno arrecato dal corriere o di danno non immediatamente riconoscibile al momento della consegna. L’unica eccezione può subentrare nel momento in cui il compratore sceglie direttamente il corriere dal quale vuole che venga effettuata la consegna. In un caso simile la responsabilità per la perdita o il danneggiamento del pacco spetta direttamente a chi compra. Se, invece, la scelta del corriere arriva dal venditore, la responsabilità resterà comunque in carico a quest’ultimo. Nei casi in cui il pacco è stato spedito dall’utente stesso, come si può verificare dalla Carta dei servizi del corriere, devono essere previsti degli indennizzi, senza dimenticare che l’Unione Nazionale Consumatori ha la facoltà di attivare una procedura di conciliazione per i disservizi con Poste Italiane e altri corrieri, tra cui Tnt, Ups, Gls, Dhl ed Inpost.

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