Femminicidio Sara Campanella, oggi camera ardente a Misilmeri. Domani i funerali

Cronaca
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La famiglia della 22enne uccisa a Messina ha chiesto di "poter vegliare" Sara "in modo intimo e riservato", "senza alcuna interferenza di giornalisti e troupe televisive". Nella giornata di oggi verrà allestita la camera ardente aperta ai cittadini nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato. I funerali sono in programma lunedì 7 aprile, alle 10.30, presso la chiesa San Giovanni Battista sempre nel comune del Palermitano

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E’ arrivata ieri nel primo pomeriggio a Misilmeri, nel Palermitano, la salma di Sara Campanella, la studentessa universitaria uccisa lunedì scorso a Messina dal collega di corso, Stefano Argentino. Dopo che è stata eseguita l'autopsia sul corpo della 22enne, effettuata presso il Policlinico della città dello Stretto, il feretro è stato riconsegnato alla famiglia, che tramite il proprio legale Concetta La Torre ha chiesto di "poter vegliare" Sara "in modo intimo e riservato", "senza alcuna interferenza di giornalisti e troupe televisive". Nella giornata di oggi, invece, a partire dalle 10.30, per tutto il giorno e la notte, verrà allestita la camera ardente aperta ai cittadini nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato. I funerali sono in programma lunedì 7 aprile, alle 10.30, presso la chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri. A presiedere il rito sarà l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Intanto il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo, proprio per lunedì prossimo ha proclamato il lutto cittadino e lo stesso succederà anche a Messina, la città in cui la giovane studentessa ha trovato la morte, e nei comuni del Palermitano per disposizione del sindaco della città metropolitana di Palermo, Roberto Lagalla.

Il legale di Sorrentino: “E’ molto provato, non mangia e vuole morire”

"Ho trovato un ragazzo molto, molto provato. Sta male, da giorni non mangia e non beve, insiste nella propria volontà di voler morire. È come lo ha descritto la mamma: molto introverso, molto chiuso, parla poco ed è sotto choc. Gli agenti della Polizia penitenziaria ci hanno chiesto di convincerlo a mangiare". A dichiararlo all'Adnkronos è stato l'avvocato Stefano Andolina, legale, insieme alla collega Rosa Campisi, di Stefano Argentino, il giovane reo confesso dell'omicidio di Sara Campanella. Proprio nei momenti in cui veniva eseguita l’autopsia sul corpo di Sara, il team di legali incontrato il proprio assistito. È stato un incontro per conoscerci - racconta Andolina -, gli abbiamo detto di fidarsi di noi. Nei prossimi giorni avremo modo di approfondire quanto successo, di parlare dei dettagli".

Dichiarazioni spontanee

Nelle scorse ore, tra l’altro, la mamma di Stefano ha voluto rendere dichiarazioni spontanee ai carabinieri, che indagano sull'omicidio coordinati dalla Procura di Messina. Segno, assicura il legale, che "da parte nostra ci sarà il massimo contributo per ricostruire tutti i momenti e tutti i particolari del delitto. Stefano è più che pentito, voleva togliersi la vita subito dopo il delitto. Un proposito che mantiene ancora adesso".  La donna, Daniela Santoro, ha dichiarato di essere andata a prendere il figlio a Messina. "Ha ricevuto una telefonata nei minuti successivi al delitto in cui il figlio la salutava dicendole che voleva togliersi la vita - racconta il legale -. Sentendolo così disperato senza sapere il motivo, perché non aveva ancora confessato l'omicidio, la signora, che da Noto stava andando ad Avola per un appuntamento, ha deciso con il padre di proseguire per Messina ed è andata a prenderlo. È andata a Messina non per aiutarlo a fuggire ma per cercare di salvargli la vita. Lo ha tenuto al telefono durante tutto il tragitto, pregando quando la linea cadeva nelle gallerie che non commettesse il gesto annunciato".

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