Nell’udienza odierna si è svolta l’arringa difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale del vicepremier, presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli. Per lui sono stati chiesti sei anni di carcere, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. La sua difesa ha chiesto l'assoluzione. Esponenti leghisti in piazza nel capoluogo siciliano per sostenere il segretario: presenti Valditara e Calderoli. Assegnata la scorta a pm Righi
Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo è proseguito il processo Open Arms. Nell'udienza di oggi si è svolta l’arringa difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale del vicepremier e attuale ministro dei Trasporti Matteo Salvini (che è presente in aula). Per lui il pm ha chiesto sei anni di carcere, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito nel 2019, quando era ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti a bordo di una nave dell’Ong spagnola a Lampedusa. Bongiorno ha chiesto l'assoluzione del leader della Lega "perchè il fatto non sussiste". "I confini, contrariamente a quanto si pensa, non sono strumenti di discriminazioni ma uno scudo della pace. Se non ci fossero regnerebbe il caos". Il processo è stato rinviato al 20 dicembre per eventuali repliche delle parti e per la sentenza. Intanto dopo la valanga di insulti e minacce social, seguite alla richiesta di pena fatta dalla Procura di Palermo, è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, una delle magistrate che rappresenta l'accusa. Righi, che fa anche parte della Direzione Antimafia, era l'unica del pool a non essere ancora tutelata.
Arringa Bongiorno: “Su barcone non c'era squarcio, non era fuori controllo”
"Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti soccorsi, ma ha opposto innumerevoli rifiuti e dall'1 al 14 agosto del 2019 ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera, la Spagna". È iniziata così l'arringa difensiva dell'avvocato Bongiorno. ”Si è detto di un motore in avaria sulla imbarcazione Open Arms. Alle 15.14 andava ancora a 8 nodi, la presunta avaria è smentita e la barca non era fuori controllo, basta guardare il video e questa barca ha una capacità di governo e propulsione perfetta. Si vede qualcuno che manovra verso poppa, è una persona esperta, e soprattutto ci sono delle diapositive che ci dimostrano che il barcone non era furi controllo, ci sono immagini. Non c'era nulla di rotto. Si dirà, magari il 'motore non era rotto ma se c'era un buco'. C'era o no questo squarcio? Alla fine l'onestà intellettuale emerge. Persino il consulente dell'accusa ha detto che era una chiazza di colore diverso, non c'era uno squarcio o un buco, quindi l'imbarcazione era idonea a raggiungere quel tipo di obiettivo”. Poi ha aggiunto che "Open Arms non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla ong la barca coi profughi fu Alarm Phone. La verità è che ci fu una consegna concordata perché qualcuno ha dato indicazioni precise a Open Arms molto prima della segnalazione di Alarm Phone che, peraltro, non era corretta".
"Italia in ginocchio ma Ong ha impedito sbarco"
"L'Italia era in ginocchio: Mrcc aveva chiesto a Open Arms di mandare dei moduli che attestassero il disagio a bordo; al suo rifiuto aveva sollecitato, se era complesso scrivere quelle cinque righe di attestazione, di inviare i vecchi moduli. La richiesta viene girata a Oscar Camps (il fondatore della ong spagnola, ndr), ma ancora una volta l'Italia viene ignorata". C'era un 'varco' aperto per chiudere positivamente questa vicenda, ma la Ong ha ignorato ogni sollecitazione in tal senso, ha detto l'avvocato Bongiorno. "Ancora in ginocchio l'Italia fa capire che vuole farli scendere tutti: 'scriveteci su un pezzetto di carta che sono in pericolo di vita', viene chiesto, 'e li facciamo scendere', ma nulla da fare. Chi teneva sotto sequestro allora i migranti?". C'è la prova, per Bongiorno, che "l'Italia il 15 agosto 2019 aveva dato la possibilità di sbarcare a tutti con una semplice parola: "disagio", ma dal 16 in poi la Ong ha alzato l'asticella e non ha più risposto, inviando piuttosto mail alla procura di Agrigento".
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"Oggi la difesa ha fatto la sua ricostruzione dei fatti. Quello che noi di Open Arms abbiamo sempre ribadito, e che è stato oggetto della requisitoria dei Pm nelle scorse udienze, è che a bordo dell'imbarcazione c'erano persone costrette in condizioni disumane. Persone vulnerabili, trattenute per 19 giorni nonostante la precarietà della loro situazione fisica e psicologica, oltre al fatto che provenivano da un Paese come la Libia dove avevano subito violenze e abusi", ha detto Oscar Camps, fondatore di Open Arms, dall'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo dove si è tenuta la nuova udienza del Processo a carico di Matteo Salvini. "Noi siamo sereni: la Procura ha le nostre dichiarazioni e la sua ricostruzione corrisponde pienamente a quanto abbiamo sempre sostenuto. Ora aspettiamo il giudizio finale. Nel frattempo, continuiamo a vedere politiche migratorie gestite in modo emotivo, come il tentativo di deportare migranti in Albania, fermato dalla giustizia. Queste pratiche non fanno altro che ignorare i diritti umani fondamentali", ha aggiunto. Ha parlato anche Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, costituita parte civile. "Noi non abbiamo mai incitato al carcere per Matteo Salvini, non lo abbiamo mai fatto e mai lo faremo per nessuno. Al contrario di Salvini, che invece non si è mai stancato di chiedere il carcere per noi", ha detto. "Salvini è uno che passerà alla storia per quello che ha fatto a persone innocenti. Noi invece non passeremo da suoi complici, questo è sicuro. Non saremo quelli che si sono girati dall'altra parte", ha aggiunto.
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La manifestazione della Lega a Palermo
In parallelo, questa mattina diversi esponenti della Lega (insieme ai sostenitori) si sono ritrovati in piazza Politeama a Palermo per manifestare solidarietà al loro segretario. Presenti i ministri Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli oltre a parlamentari nazionali e regionali e ad alcuni cittadini militanti del partito. Tutti hanno indossato magliette nere con stampato al centro il volto di Salvini e la scritta "Colpevole di avere difeso l'Italia".
Le parole di Salvini
“Paura? Zero. Ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini, salvato vite, questo mi imputa la sinistra”, ha detto ieri Salvini in una diretta social da Palermo. “Questo è un processo politico portato avanti da una parte di magistratura di sinistra, e la grandissima Giulia Bongiorno smonterà pezzo per pezzo questa accusa assurda. I politici di sinistra, tutti, vorrebbero Salvini in galera. Sono preoccupato? No, sono orgoglioso di quello che ho fatto”. Ieri, alla vigilia della nuova puntata del processo di Palermo, il leader leghista è volato a Bruxelles per il primo pre-vertice Ue dei Patrioti, il terzo gruppo dell’Europarlamento, con Viktor Orban, Marine Le Pen e gli altri leader sovranisti che, secondo quanto filtra, gli hanno confermato sostegno e vicinanza. Fra gli altri, l’olandese Geert Wilders ha ribadito che il vicepremier italiano “merita una medaglia per quello che ha fatto”.