Dopo l'inchiesta che ha portato all'arresto di 13 agenti, non è più in servizio la Comandante Manuela Federico. A sostituirla Daniele Alborghetti, finito nel 2018 al centro di un’inchiesta giudiziaria da cui è stato assolto dopo la condanna in primo grado
Cambio della guardia e rinforzi di organico nel carcere minorile “Beccaria” di Milano dopo l'inchiesta per violenze che ha portato all'arresto di 13 agenti. Da venerdì non è più in servizio la Comandante Manuela Federico. Dal 6 maggio sarà sostituita dall'attuale vicecomandante di Bollate, Daniele Alborghetti.
Chi è il nuovo comandante
Il nuovo comandante è già noto alle cronache perché nel 2018, quando guidava gli agenti a Monza, finì ai domiciliari per corruzione e turbativa d'asta per gli appalti sull'installazione delle macchinette per bibite e sigarette. Condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di carcere, fu poi assolto definitivamente. A marzo di quest'anno Alborghetti aveva proclamato uno sciopero della fame definendosi "rovinato" dall'inchiesta giudiziaria e invocando un incontro col ministro della Giustizia Carlo Nordio.
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Durante le presunte torture assente un comandante “in ruolo”
Nei mesi in cui si sarebbero verificate le torture al Beccaria non c'era un comandante “in ruolo”. Stando a quanto riferito da fonti penitenziarie, l’ex comandante Manuela Federico, non indagata dalla Procura di Milano, era stata assegnata temporaneamente all'incarico dall'Ufficio di esecuzione penale esterna, e non aveva una “scadenza”. Anche Francesco Ferone, il comandante prima di lei che figura tra gli arrestati, non era stabile. I comandanti non fissi non sono obbligati ad andare tutti i giorni della settimana in carcere. Quello che invece dovrebbe fare Daniele Alborghetti a cui viene assegnato un incarico stabile.
Disposti rinforzi di organico
Nel frattempo il Ministero della Giustizia ha inviato una richiesta agli uffici di Esecuzione penale esterna di Torino, Venezia, Bologna, Napoli, Firenze, Roma e Napoli chiedendo "con riferimento alle criticità in atto" al Beccaria che "ciascuna di queste direzioni provveda a inviare in servizio provvisorio, anche in assenza di manifestazioni di disponibilità, con decorrenza immediata e fino al 20 maggio 2024 quattro unità di personale per un totale di 24 alla struttura minorile". Un provvedimento ritenuto insoddisfacente da Gennarino De Fazio, segretario del sindacato Uilpa: "Queste unità serviranno a malapena a coprire il vuoto di organico determinato dai provvedimenti cautelari".
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