25 Aprile tra commemorazioni, cortei e tensioni da Roma a Milano

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Per la Festa della Liberazione ci sono state iniziative in tutta Italia. Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto. Presenti Meloni e i presidenti delle Camere. Si è poi spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni a Milano con Scurati e a Roma con Roberto Salis. Momenti di tensione nella Capitale e nel capoluogo lombardo, così come a Torino

Corteo antifascista a Trieste: “Resistenza non è terrorismo”

È partito dal quartiere di San Giacomo a Trieste un corteo antifascista che mira a raggiungere la Risiera di San Sabba, dove oggi si tiene la cerimonia solenne nell'anniversario della Liberazione. A dare il via alla mobilitazione, al megafono, una rappresentanza del collettivo Burjana. Presenti in piazza anche altri gruppi e comitati cittadini fra i quali i Comitati di appoggio alla resistenza del comunismo. "Da Budapest a Gaza, resistenza non è terrorismo", è uno degli striscioni esposti dai manifestanti. Sventolano anche diverse bandiere della Palestina mentre il corteo intona ripetutamente "Palestina libera". Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine a monitorare il corteo tra polizia, in tenuta anti sommossa, carabinieri e polizia locale. Alla partenza in piazza San Giacomo era allestito un banchetto dei Carc, che distribuiva volantini con su scritto: "Mai come oggi è utile ribadire che il 25 aprile non è una ricorrenza. Serve una nuova liberazione nazionale".

Mattarella arrivato a Civitella Val di Chiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prosegue le celebrazioni del 25 aprile in Toscana, dove ha raggiunto il paese di Civitella in Val di Chiana (Arezzo), che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. Mattarella è stato accolto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, come rappresentante del governo. A seguire il capo dello Stato, accompagnato dalle autorità, ha avviato le iniziative previste a Civitella. La prima è la visita alla Sala della Memoria dove vengono custoditi documenti e atti relativi alla strage del 1944.

Salvini: “Ho sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare”

"Ma che prima volta... Ho sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo". Così Matteo Salvini alla celebrazione del 25 aprile in largo Caduti milanesi per la Patria a Milano. "Non l'ho detto fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi", ha aggiunto il leader della Lega. "Vedo stamattina da Roma delle immagini vergognose e scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco io spero che un giorno il 25 aprile, in un giorno non troppo lontano, sia una giornata di unità nazionale", ha detto ancora il vicepremier. LE SUE PAROLE

Anpi Milano: “Molti ministri non riconoscono ancora il 25 Aprile”

"Che la politica si interessi al 25 Aprile è una buona cosa, l'importante è che venga riconosciuto il suo valore, cosa che purtroppo non vedo e non sento". Lo ha detto il presidente di Anpi Milano Primo Minelli a margine della deposizione delle corone per la festa della Liberazione a Palazzo Marino, sede del Comune. "Molti ministri non riconoscono tutt'ora il 25 aprile, sento dire che il 25 aprile è divisivo. Siamo nel 2024, divisivo rispetto a cosa? Non si capisce - ha aggiunto -. Tenendo conto che la Resistenza l'hanno fatta tutte le forze politiche, la Costituzione l'hanno votata tutti tranne il Movimento sociale".

Sassi contro cronisti, due colpiti

Durante il lancio dei sassi dalle file della Brigata ebraica, un cronista di un sito d'informazione online è stato colpito sul naso, mentre un operatore tv alla testa. Entrambi non hanno riportato conseguenze e continuano a svolgere il proprio lavoro.

A Palermo corone d’alloro sui cippi commemorativi

Si è svolta nel parco Piersanti Mattarella a Palermo la cerimonia celebrativa del 79esimo anniversario della Liberazione. Alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, e di numerosi cittadini, sono state deposte le corone d'alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. Erano presenti il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani. Alla celebrazione hanno aderito anche l'Associazione siciliana della stampa e la Fnsi.

Meloni: "Avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari"

"Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”, ha scritto Giorgia Meloni su Instagram: L’ARTICOLO

Anpi: “Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani”

"Questa per l'Italia è la festa più importante. Non è la festa di qualcuno, ma una festa che gli italiani si sono guadagnati con una lotta di resistenza fatta da tutti - cattolici, socialisti, comunisti, liberali, repubblicani". Lo ha detto Marina Pierlorenzi, presidente dell'Anpi provinciale di Roma. Al centro della manifestazione di oggi la pace, richiamata nell'articolo 11 della Costituizone. "Noi parleremo di tutti i cinquanta conflitti attivi in tutto il mondo - ha spiegato -. Emblematico sicuramente quello che sta succedendo a Gaza per l'assoluta difformità tra quello che è successo il 7 ottobre e il continuo massacro del popolo palestinese. Siamo attenti su questo. Il tema però è ridare parola alla pace e cacciare la guerra dalla storia. Dobbiamo rifarci a quei principi che furono dei partigiani, che lottarono perché ci fosse un mondo di pace".

Al via a Roma la manifestazione dell'Anpi

È lo striscione con la scritta "I partigiani" ad aprire la tradizionale manifestazione dell'Anpi a Roma per il 25 aprile. Il corteo è partito pochi minuti fa da Largo Bompiani e raggiungerà porta San Paolo, dove sono previsti gli interventi dal palco, tra cui quello di Roberto Salis, il padre della 39enne Ilaria in carcere in Ungheria. In testa al corteo le associazioni partigiane e della memoria antifascista, con striscioni e bandiere della pace.

Brigata ebraica tenta ancora di superare la polizia

La brigata ebraica aveva iniziato a lasciare Porta San Paolo a Roma, percorrendo pochi metri, quando è tornata indietro ed è stata bloccata dalle forze dell'ordine. Qualcuno dei partecipanti ha poi tentato di superare più volte e di nuovo i cordoni di sicurezza per raggiungere il presidio pro Palestina. "Fino a che non se ne vanno noi restiamo qua", hanno detto i pro Palestina verso la Brigata ebraica. I ragazzi dei collettivi universitari vorrebbero partire in corteo verso la Fao.

Tensioni tra manifestanti a Roma, al vaglio video

Verranno vagliate nelle prossime ore le immagini riprese dalla polizia scientifica delle tensioni a Porta San Paolo a Roma tra componenti della Brigata ebraica e movimenti Pro Palestina. In particolare verranno analizzati gli istanti in cui sono stati lanciati sassi e altri oggetti. A tenere separati i due schieramenti diversi cordoni delle forze dell'ordine.

La commemorazione all’Altare della Patria

Alla commemorazione all’Altare della Patria hanno partecipato anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'Armata Carmine Masiello, il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Luca Goretti, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d'Armata Teo Luzi, e il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Sfregio a lapide a Roma

Una scritta con vernice rossa “Partigiano stupratore assassino” sulla lapide per il 25 aprile di Forte Bravetta. Ne danno notizia Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma XII, e Daniela Cirulli, presidente dell’Anpi XII. "Inizia così il nostro 25 aprile. I fascisti, d'altronde non cambiano mai. Questo gesto dimostra l'attualità della lotta antifascista oggi e un motivo in più per essere tanti nei luoghi in cui deporremo le nostre corone in ricordo dei martiri della Resistenza, e per essere dalle 12.30 fino a sera a Forte bravetta. Ringraziamo la Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale che sono già a lavoro per coprire questo scempio", hanno dichiarato.

Tensione a Roma tra ebrei e pro Palestina

Tensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo, nel corso delle celebrazioni per il 25 Aprile. Tra i fischi e gli insulti è stato lanciato anche qualche petardo. A ogni "Free Free Palestine" dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina e sassi contro i cronisti. Diversi cordoni di polizia hanno tenuto separati i manifestanti.

Da file Brigata ebraica sassi contro cronisti

Alcuni sassi sono stati lanciati verso i cronisti che riprendevano dalle file della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 Aprile a Porta San Paolo a Roma. Un manifestante della Brigata ebraica ha poi cercato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio pro Palestina ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine.

Fischi e insulti tra manifestanti a Roma

Momenti di tensione a Porta San Paolo a Roma, dove si stanno svolgendo le celebrazioni del 25 Aprile. "Fascisti", è il grido che parte dal presidio dei movimenti palestinesi al gruppo della brigata ebraica, e ancora "Fuori Israele dalla storia". "Basta alla violenza di chi giustifica un altro genocidio nei giorni nostri", scandisce un ragazzo di Cambiare Rotta a cui rispondono con fischi e insulti. La polizia ha creato due cordoni di sicurezza tra i gruppi.

Brigata ebraica a movimenti palestinesi: “Assassini”

"Terroristi" e "assassini". È il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense, a Roma. I due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica depongono la corona di fiori.

Movimenti palestinesi: “Mai più genocidio”

Sono arrivati a piazzale Ostiense i primi partecipanti al presidio per il 25 aprile "antifascista e antisionista" organizzato dai movimenti palestinesi. "Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre", si legge su uno striscione. "Ebrea antisionista", è scritto su un cartello. I manifestanti sventolano bandiere della Palestina e reggono cartelli con le immagini di morti, feriti e macerie a Gaza. Tra loro anche i collettivi e le organizzazioni universitarie. "Mai più genocidio" e "Free free Palestine" sono alcuni degli slogan scanditi. A breve la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori a porta San Paolo. A dividere i gruppi un cordone di polizia.

Mattarella depone una corona al Milite ignoto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria, durante la commemorazione del 25 Aprile. Alla cerimonia per la festa della Liberazione hanno partecipato le massime cariche istituzionali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana e quello della Corte costituzionale Augusto Barbera. Deposta la corona, Mattarella si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. Al termine, Mattarella ha salutato le autorità presenti. A differenza degli anni passati, l'enorme cantiere per la metropolitana di Roma al centro di piazza Venezia ha impedito la presenza di pubblico.

Mattarella all’Altare della Patria

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Altare della Patria per la commemorazione del 25 Aprile. Accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo dello Stato ha ricevuto gli onori del Reparto interforze delle Forze Armate, prima dell'inno nazionale.

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