25 Aprile, Roberto Salis: "Ilaria simbolo dell'antifascismo"

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Il padre dell'attivista detenuta da undici mesi in Ungheria nel corso della manifestazione dell'Anpi ha letto un messaggio della figlia: "Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio Paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria Storia"

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"Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all'ingiustizia del mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile". (25 APRILE, SEGUI LA GIORNATA IN TEMPO REALE). Queste le parole di Ilaria Salis lette dal padre Roberto sul palco della manifestazione Anpi, a Roma.

"Ilaria, simbolo dell'antifascismo"

"Non so cosa sia un simbolo dell'antifascismo. Però credo che un simbolo dell'antifascismo sia una faccia. Credo che Ilaria da quel punto di vista abbia un qualche diritto di essere considerata un simbolo dell'antifascismo", ha detto il padre di Ilaria, l'attivista antifascista detenuta da undici mesi in Ungheria a margine della manifestazione dell'Anpi, rispondendo a una domanda sul fatto se la figlia possa essere o meno considerata un simbolo antifascista. L'uomo è poi tornato sulla questione della candidatura e l'attenzione delle istituzioni al caso:  "Diciamo che la situazione di mia figlia è stata sottotraccia per undici mesi e non c'è stato un grande lavoro. Adesso non vedo risultati concreti, anche la richiesta dei domiciliari in Ungheria eseguita seguendo le indicazioni delle istituzioni non è andata a buon fine. Per cui bisogna provare tutte le strade e sicuramente anche la candidatura è una strada importante". Su chi non si dichiara antifascista Salis ha affermato: "c'è un detto toscano che dice che ognuno è quel che può essere. C'è anche un bel libero 'Uomini e no', che forse qualcuno dovrebbe rileggere in questo periodo".  A chi gli chiede come sia possibile che qualcuno non veda ancora quale fosse la parte giusta della storia, il padre di Ilaria risponde: "C'è tanto lavoro da fare per gli oculisti". 

Il padre di Ilaria Salis alla manifestazione Anpi - ©Ansa

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