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25 Aprile tra commemorazioni, cortei e tensioni da Roma a Milano

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25 aprile, 100mila in piazza, momenti di tensione a Milano
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25 aprile, 100mila in piazza, momenti di tensione a Milano
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Per la Festa della Liberazione ci sono state iniziative in tutta Italia. Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto. Presenti Meloni e i presidenti delle Camere. Si è poi spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni a Milano con Scurati e a Roma con Roberto Salis. Momenti di tensione nella Capitale e nel capoluogo lombardo, così come a Torino

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Cortei e iniziative in diverse città italiane si sono tenuti oggi, 25 aprile, per la Festa della Liberazione del Paese dall'occupazione nazista e dal regime fascista. Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto all'Altare della Patria. Presenti Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere. Il presidente della Repubblica si è poi spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. "Senza memoria, non c'è futuro. Doverosa unità intorno all'antifascismo", ha dichiarato Mattarella. La premier: "Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari". Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni sono scesi in piazza a Milano con Antonio Scurati e a Roma con Roberto Salis ("Deve essere l'ultimo 25 aprile con Ilaria in carcere", ha detto). Nella Capitale, tensioni tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo. Tensioni anche a Milano, con un ragazzo ferito nelle proteste contro la Brigata ebraica da parte dei gruppi di filopalestinesi presenti, e con una decina di persone portate in Questura. A Varese saluti romani dei Do.Ra. In serata, tensioni a Torino. Piantedosi: "Grati alle forze di Polizia, cortei gestiti".


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Milano, in 9 denunciati per odio razziale

La Polizia ha denunciato a piede libero le 10 persone accompagnate in questura per i momenti di tensione avvenuti in piazza del Duomo all'arrivo del corteo del 25 aprile. Una donna è stata deferita per oltraggio a pubblico ufficiale mentre nove giovani nordafricani per Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa in riferimento all'aggressione davanti al McDonald's. Tre di questi sono minorenni e uno è stato anche denunciato per possesso di coltello. Dai primi accertamenti della Digos e del personale della questura non risulta alcun elemento che lo abbia utilizzato o che sia stato lui a causare la ferita al braccio di un appartenente alla Brigata ebraica coinvolto nell'aggressione.

Torino, dopo il corteo i centri sociali sul palco

Sulle note degli inni europeo e d'Italia si è conclusa la fiaccolata per il 25 aprile a Torino. Dal palco in piazza Castello gli interventi del sindaco Stefano Lo Russo, di Daniele Valle, presidente del Comitato per la Resistenza del Consiglio regionale del Piemonte, e dello storico Carlo Greppi. I discorsi sono stati disturbati dagli slogan provenienti dai numerosi militanti dei centri sociali, in testa Askatasuna e dei collettivi pro Palestina che chiedevano alle forze dell'ordine di allontanarsi da piazza Castello al grido di "Vergogna, vergogna", per potersi avvicinare al palco e fare anche loro un intervento. Sono stati accesi fumogeni con i colori rosso e verdi della Palestina e torce. Quando  autorità sono scese dal palco sono state tolte le transenne e gli antagonisti sono riusciti a salire, dopo un piccolo parapiglia. Non si sono registrate però altre tensioni come invece era avvenuto poco prima della partenza del corteo e le forze dell'ordine hanno lasciato la piazza. Alla fiaccolata hanno partecipato alcune migliaia di persone.

Canfora: "C'è ancora chi sostiene che 25 aprile sia divisivo"

"C'è ancora chi oggi dice e scrive che il 25 aprile è una festa che divide perché causò la sconfitta di alcuni e la vittoria di altri. Ecco, credo che il 25 aprile sia il simbolo della 'presentezza' del passato". Lo ha detto lo storico e filologo Luciano Canfora nella conversazione antifascista che ha tenuto a Bari.

A Milano 10 persone accompagnate in Questura

Finisce con 10 persone accompagnate in Questura il 25 aprile di Milano. Come spiega in una nota la Polizia, le forze dell'ordine sono intervenute per dei giovani filo palestinesi che si sono resi protagonisti dei disordini causati dallo sfondamento della barriera di transenne in piazza Duomo e di un'aggressione ai danni dei manifestanti della Brigata Ebraica e dei City Angels che la presidiavano.

Piantedosi: "Grati a forze di Polizia, gestiti cortei"

"Anche oggi va espresso un grato riconoscimento per la grande professionalità degli operatori delle Forze di Polizia che in una giornata così impegnativa e importante hanno garantito in tutta Italia un regolare svolgimento delle celebrazioni della Festa della Liberazione. Le Forze dell'ordine ancora una volta con dedizione ed equilibrio hanno saputo gestire molteplici situazioni difficili nelle manifestazioni che si sono svolte in varie città, confermando di essere un imprescindibile presidio di democrazia e libertà per il nostro Paese". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. 

La lettura del monologo di Scurati in Duomo a Milano. VIDEO

Scurati legge monologo alla manifestazione di Milano
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Scurati legge monologo alla manifestazione di Milano
00:05:24 min

Radicali italiani: "Candidare Vannacci meritocrazia al contrario"

"C'è chi sceglie di festeggiare il 25 aprile accanto ai popoli oppressi, portando in piazza le bandiere dei cristiani ucraini, dei russi contro Putin, della comunità bielorussa che si oppone a Lukashenko, di quella iraniana che lotta contro il regime della Repubblica Islamica e chi, sperando di raccattare quattro voti, presenta il giorno della liberazione la candidatura di Vannacci. Una mossa della disperazione di chi, soffiando sulla xenofobia, sulla misoginia, sullo sfregio dei valori dell'antifascismo, spera di superare la propria irrilevanza. Altro che 'Controvento', la politica di Salvini è controsenso". Lo dichiara in una nota Matteo Hallissey, segretario di Radicali italiani.

25 aprile di Salvini, il libro e Vannacci candidato

Matteo Salvini oggi ha scoperto la sua carta per le elezioni europee ufficializzando, proprio il 25 aprile, la candidatura del generale Roberto Vannacci che correrà in tutte le circoscrizioni. "Sono contento che un uomo di valore come il generale abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo", ha detto alla platea venuta ad ascoltare la presentazione del suo libro Controvento, all'Istituto dei Ciechi a Milano. Vannacci ha subito ringraziato il leghista, mettendo in chiaro quali saranno le sue parole d'ordine: "Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega": L'ARTICOLO.

Cerca di evitare scontri, giovane fermato e subito rilasciato

Un giovane filo palestinese ha cercato di fermare i suoi compagni pro-Palestina che si erano scagliati contro la Brigata Ebraica all'ingresso di piazza Duomo a Milano ed è stato fermato dalla polizia. I giornalisti presenti hanno spiegato alle forze dell'ordine che il ragazzo stava solo cercando di calmare i suoi amici e così il giovane è stato subito rilasciato. "Era l'unico che cercava di fermarli" hanno spiegato i cronisti e le persone sul posto. A quel punto le forze dell'ordine hanno lasciato andare il ragazzo senza nemmeno identificarlo. Intercettato dai giornalisti, il giovane ha detto: "Non volevo questi scontri, non va bene mettere la benzina vicino al fuoco...".

A Milano ferito un ragazzo della Brigata ebraica

Un ragazzo della Brigata ebraica è rimasto ferito a un braccio in maniera non grave durante l'aggressione nei pressi del McDonald's di piazza Duomo a Milano subita da parte di una decina di giovani nordafricani pro-Palestina. Al passaggio della Brigata i giovani hanno iniziato a fischiare, cercando di forzare il cordone dei City Angels e colpendo i volontari con le aste delle bandiere. Nel parapiglia sono volate anche sedie e vasi. Il ragazzo è rimasto ferito probabilmente proprio a causa di un colpo ricevuto con l'asta di una bandiera.

Deputati Pd alla manifestazione di Milano

Una nutrita delegazione di deputati Pd ha partecipato oggi alla manifestazione di Mila o per celebrare il 25 aprile. All'arrivo i deputati si sono uniti al corteo con la segretaria Elly Schlein.Lo rende noto un comunicato del Pd. 

Folla per Barbero a Roma, Gualtieri suona 'Bella Ciao'

Un grande successo di pubblico, tanto da costringere gli organizzatori a mettere delle casse e un videowall all'esterno per consentire a chi non era riuscito a entrare di seguire l'evento: tutto esaurito ad Arco di Travertino dove era in programma questo pomeriggio una lezione di Alessandro Barbero, il popolarissimo storico e divulgatore. Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ascoltato parte della lezione di Barbero. Dopo l'intervento del professore, il sindaco è salito sul palco per ringraziarlo e ha pronunciato un suo intervento. Sul palco sono saliti anche i partigiani Mario Di Maio, Luciana Romoli, Angelo Nazio e la presidente dell'Anpi di Roma Marina Pierlorenzi. Tra gli applausi, il sindaco Gualtieri ha poi preso una chitarra e ha suonato Bella Ciao.


I pro Palestina lasciano piazza Duomo

Dopo gli incidenti all'arrivo della comunità ebraica in piazza Duomo a Milano al termine del corteo del 25 Aprile, i poliziotti sono stati costretti a intervenire nuovamente, sempre in piazza Duomo, per contenere un gruppo di manifestanti del presidio organizzato dai giovani palestinesi a cui hanno partecipato anche realtà antagoniste. Gli attivisti hanno, tra l'altro, lanciato una bottiglia contro gli agenti in tenuta antisommossa. Al termine degli interventi dal palco, una parte dei manifestanti pro Palestina ha lasciato la piazza per dirigersi, sempre monitorato dalle forze dell'ordine, lungo via Broletto in direzione di largo Cairoli.

Due fermati per scontri a Milano

Due giovani sono stati fermati dalla Polizia e accompagnati in questura per aver aggredito in piazza Duomo all'altezza del McDonald con bastoni, calci e pugni le persone che li dividevano dai rappresentanti della Brigata ebraica in corteo inveendo e tentando di colpire cameramen e fotografi che stavano riprendendo la scena. I due ragazzini di origini nordafricane facevano parte di un gruppetto con altri 6-7 coetanei.

Incidenti in piazza Duomo a Milano

Tensioni a Milano. Spintoni, schiaffi e bastonate in piazza Duomo a Milano quando al termine del corteo del 25 Aprile è arrivata la comunità ebraica con i suoi striscioni. Gli incidenti sono durati pochi minuti. La Questura ha spiegato che si è trattato di "un gruppo di giovani nordafricani esagitati", alcuni con bandiere palestinesi, che hanno messo in difficoltà anche il cordone dei City Angels. Due manifestanti sono stati fermati e portati in Questura.

Sala: "100mila in piazza è un'ottima risposta"

È stata una "manifestazione molto positiva" quella del 25 aprile a Milano e le contestazioni erano attese, secondo il sindaco Giuseppe Sala.  "Non sono per il 25 aprile. È il periodo storico che è incredibile - ha detto Sala  - Non era pensabile non succedessero cose del genere".

Anpi: "Con la censura a Scurati è stata tradita la Costituzione"

"Con la censura ad Antonio Scurati la Costituzione è stata tradita". Lo ha detto il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo dal palco del corteo del 25 aprile. "Scurati ha ricordato anche l'anniversario di Matteotti e delle stragi nazifasciste - ha aggiunto Pagliarulo -. Ne parlerà di questi temi la Rai che risulta essere un servizio pubblico? Lo ringraziamo per le sue parole e ringraziamo anche la coraggiosa giornalista Serena Bortone che ha letto il dialogo in diretta".

Anpi: "A Milano oltre 100mila persone"

"Abbiamo stimato un numero sopra i 100 mila". Lo ha detto dal palco della manifestazione del 25 aprile il presidente di Anpi Milano Primo Minelli. "Non sporcheranno le contestazioni questa festa della Liberazione - ha aggiunto - . Siamo davvero tantissimi oltre quanto abbiamo immaginato tanto che alcuni spezzoni del corteo devono ancora partire". 

Pro Palestina sfondano balaustre in piazza Duomo

Alcuni filopalestinesi nelle prime file davanti al palco della manifestazione sono riusciti a far cadere una parte delle balaustre. Il servizio d'ordine ha fatto da cordone e sono poi intervenute le forze dell'ordine in tenuta antisommossa.

Schlein: "Tanti con noi, ci dicono 'non mollate'"

"Una partecipazione straordinaria e una bellissima risposta quella che vediamo al corteo di Milano. Onoriamo la memoria di chi si è sacrificato tanto per consegnarci un futuro di libertà e democrazia, che dobbiamo conservare ogni giorno difendendo la Costituzione antifascista nata dalla Resistenza". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, al corteo di Milano.

Roccella: "25 aprile festa della libertà da tutti totalitarismi"

"Il 25 aprile non deve essere solo la festa della liberazione ma la festa della libertà. Libertà da tutti i totalitarismi e da tutte le oppressioni, di ieri e di oggi. La libertà è una conquista, la pace non è una resa alle aggressioni, la giustizia non si realizza con il pacifismo bugiardo di chi legge la realtà con gli occhi velati dall'ideologia. Ricordare il passato ha senso se sappiamo vivere il presente, lavorando per una pace giusta, per una democrazia autentica, per la libertà di tutti", ha scritto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella in un post su Facebook.

Scurati legge il monologo, piazza Duomo applaude

Applauso scrosciante per Antonio Scurati dopo la lettura del monologo oggi pomeriggio dal palco di piazza Duomo a Milano da dove lo scrittore è intervenuto dopo aver partecipato al corteo del 25 Aprile per le strade del centro della città. Scurati ha fatto una sola variazione rispetto alla versione originale quando ha detto che "temo che oramai nemmeno questo 25 aprile pronunci la parola antifascismo". "Mentre vi parlo festeggiamo perché questa è la festa della Liberazione che è liberazione dal nazifascismo" ha aggiunto. Terminato il monologo è sceso dal palco e ha abbracciato la segretaria del Pd Elly Schlein prima di allontanarsi.

A Genova fischi e urla contro Toti e Bucci

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci sono stati contestati con fischi e urla da un gruppo di manifestanti durante i saluti istituzionali per le celebrazioni del 79/mo anniversario dalla Liberazione a Genova, in piazza Matteotti. Diverse migliaia le persone in piazza, solo una parte ha partecipato alla protesta, che non ha interrotto gli interventi dal palco. "Vergogna", hanno gridato alcuni manifestanti mentre le istituzioni locali deponevano le corone al sacrario dei caduti partigiani sotto il ponte Monumentale. "È una festa molto partecipata e credo che le polemiche non possano essere protagoniste, ma al massimo debbano essere lo sfondo – ha commentato Toti –. La libertà vuol dire anche la libertà di poter avere idee diverse e polemizzare, nei limiti del fatto che qua oggi celebriamo la Resistenza e la Liberazione, che sono costate la vita a tanti ragazzi provenienti dalle più lontane nazioni del mondo, che hanno combattuto fianco a fianco con i nostri partigiani per liberare l'Italia e l'Europa tutta dalla dittatura nazifascista, che dobbiamo ricordare esattamente per quella che è stata, questo è il nostro dovere". A un manifestante che lo rimproverava di non aver usato la parola “antifascista” nel suo discorso, il sindaco Bucci ha replicato: "È ovvio che Genova è una città antifascista, che discorso è, ormai il discorso è molto più avanti, la città ha riempito la piazza facendo vedere che ha importanti valori di libertà e democrazia, queste sono le cose che dobbiamo dire oggi, libertà, democrazia e lavoro per tutti".

Sala: "Su antifascismo da governo solo silenzio imbarazzante"

"Il fascismo è stato fino dall'origine un crimine prima ancora che una sciagura, diventata poi la piu grande tragedia vissuta dall'umanità nella sua alleanza con il nazismo. Ma perché una parte del governo non ha mai voluto chiarire questo equivoco di fondo?". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dal palco del 25 aprile.

Comune Varese: "DoRa nei cimiteri, li denunciamo"

"Acquisiremo immagini e relazioni delle forze di polizia e provvederemo ad effettuare la denuncia per inosservanza dei provvedimenti amministrativi oltre che per altri eventuali reati", così l'amministrazione comunale di Varese dopo che il gruppo nazifascista dei Do.Ra ha disatteso oggi il divieto emanato dalla giunta guidata dal sindaco Davide Galimberti di effettuare manifestazioni all'interno dei cimiteri cittadini. I militanti di Do.Ra. hanno infatti onorato i "camerata" sepolti nei cimiteri di Sant'Ambrogio e Belforte con saluti romani e uno striscione inneggiante agli "eroi della patria".

Scurati legge il suo monologo con un garofano rosso a Milano

Antonio Scurati sta leggendo il suo monologo dal palco della manifestazione nazionale per la festa della liberazione a Milano. E tiene in mano un garofano rosso, simbolo del Partito socialista, partito di Giacomo Matteotti di cui ricorrono i cento anni dell'assassinio.

Palestinesi contestano corteo 25 aprile in piazza Duomo

Ad attendere le persone che hanno sfilato per le vie della città i militanti del presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà antagoniste. C'è stato da parte loro un tentativo di sfondare le transenne che separano la piazza dal palco ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. I pro Palestina hanno fischiato anche l'inno d'Italia e il sindaco Giuseppe Sala.

Sindaco Venezia fischiato a cerimonia in ghetto

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha ricordato la festa della Liberazione in Ghetto, cantando Bella Ciao insieme ai presenti. In tutta risposta alcuni giovani del gruppo "Venezia antifascista" e alcuni contestatori del ticket d'accesso hanno fischiato il primo cittadino. A difendere il sindaco è intervenuto il presidente della comunità ebraica Dario Calimani, che ha sottolineato come la presenza del sindaco sul palco il 25 aprile ci sia sempre stata "a differenza di tante altre città d'Italia" ."Mai come ora dobbiamo ribadire che siamo antifascisti", ha concluso Calimani.

Sindaco Palermo: “No divisioni e strumentalizzazioni”

"Oggi il 25 aprile ha lo stesso significato che ha dal primo momento, cioè celebra e ricorda facendone memoria la liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Poi è chiaro che negli anni e nel tempo, e a seconda delle diverse e mutevoli condizioni politiche e sociali del Paese, ogni anniversario ha assunto delle coloriture diverse. A me piace guardare all'essenza vera di questa giornata che è quella che ricorda una guerra di liberazione e ci invita a una liberazione quotidiana quella che però non guardi ne a strumentalizzazioni né a divisioni ma all'interesse del bene comune e della gestione corretta della cosa pubblica". Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla a margine della celebrazione della Liberazione al parco Piersanti Mattarella a Palermo.

Contestata a Milano la comunità ebraica: "Assassini"

"Fuori i sionisti dal corteo" ha scandito il gruppo di filopalestinesi e Carc posizionato al centro di corso Venezia al passaggio della comunità Ebraica alla manifestazione del 25 Aprile a Milano. "Ve la diamo noi l'economia di guerra. Schlein, Meloni a zappare la terra", hanno urlato ripetendo '"assassini" "siete come Hitler". Qualche spintone tra forze dell'ordine e manifestanti per evitare il contatto fra i due gruppi quando è passata una bandiera d'Israele. 

La sindaca di Marzabotto legge il monologo di Scurati

Anche la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, ha letto il monologo di Antonio Scurati che non è stato diffuso nel corso della trasmissione di Serana Bortone dal palco delle celebrazioni del 25 aprile al Monte Sole. "A Monte Sole e Marzabotto noi ricordiamo sempre cosa fu il fascismo durante tutta la sua esistenza - ha detto la sindaca dal palco -. In posti come questo si comprendono bene quali siano state le responsabilità del fascismo, che come il nazismo rendeva le persone disumane, capaci di uccidere persone che fino al giorno prima erano loro vicini di casa, i cui bambini erano a scuola con i loro bambini". Per Cuppi bisogna "comprendere anche il valore della scelta di chi decise di stare dalla parte giusta o di stare dalla parte sbagliata. Distinzione che è sempre bene fare perché per anni e c'è stata la tendenza ad annacquare le responsabilità del fascismo. Anche quest'anno chi è al governo si è dimenticato di definire la strage delle fosse Ardeatine una strage nazi fascista. Questa non è una dimenticanza - sottolinea - ma un 'omissione volontaria. Noi dobbiamo sempre ricordarlo, perché altrimenti si riscrive la storia. È importante invece dare voce forte a tutte le persone che stanno soffrendo nel mondo".

Sala: "Temiamo un attacco alla Costituzione"

"È importante essere qui non perché temiamo il ritorno del fascismo ma perchè temiamo certamente una limitazione della nostra democrazia, un attacco alla Costituzione, la riforma del premierato non ci va". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sfilando al corteo del 25 aprile, in merito alle polemiche in occasione di questa giornata.

Manifestanti a terra davanti a Questura Napoli

Alcuni manifestanti si sono sdraiati a terra e coperti da lenzuola bianche a pochi passi dalla Questura di Napoli. Il sit in è stato promosso nel corso del corteo pro Palestina in corso a Napoli. "Sono quasi sette mesi - grida una rappresentante della Comunità palestinese di Napoli - che il nostro popolo subisce uno sterminio. Oltre 35mila sono stati uccisi per mano dell'esercito sionista". Gli agenti di polizia, in assetto antisommossa, tengono a distanza di sicurezza i manifestanti a difesa della sede della Questura.

Il corteo a Milano

È partito con le note di Bella ciao il corteo nazionale per la festa della Liberazione a Milano. Ad aprirlo il sindaco Giuseppe Sala con il gonfalone del Comune medaglia d'oro della resistenza e a seguire del comune di Sesto San Giovanni, della Regione, della città metropolitana e di altri comuni dell'hinterland. A seguire le brigate partigiane, in primis la Brigata ebraica con cui sfilano fra gli altri Carlo Calenda, Mariastella Gelmini, la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita e il consigliere regionale azzurro Giulio

Gallera.

Tensioni a Verona per striscioni pro Palestina davanti sinagoga

Momenti di tensione si sono registrati a Verona per la presenza di bandiere esposte da gruppi di palestinesi durante la deposizione di una corona d'alloro sulla targa a ricordo del sacrificio di Rita Rosani, partigiana ebrea uccisa da un repubblichino in una rappresaglia nel 1944 a Negrar (Verona). Ad accendere la protesta della comunità ebraica è stata proprio la presenza dei simboli della Palestina davanti alla sinagoga. Il rabbino ha cercato di far rimuovere i vessilli e gli striscioni pro Palestina, urlando "questa è una continuazione del fascismo". Pronto l'intervenuto della Digos: un dirigente della polizia ha convinto il rabbino a rientrare nella sinagoga, mentre una donna ha invitato i manifestanti palestinesi ad andarsene, sostenendo che l'iniziativa era "un'offesa, davanti alla sinagoga". Per riportare la calma è intervenuto anche l'assessore alla memoria storica del Comune di Verona, Jacopo Buffolo.

Nordio fischiato a Treviso

Fischi e “buuh” di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della giustizia Carlo Nordio durante il discorso che stava svolgendo in piazza a Treviso per la festa del 25 aprile. Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti "è una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione - ha sottolineato - è ovvio che siamo antifascisti". È stato a questo punto che si sono levati i fischi dalla folla presente in piazza dei Signori. Nordio non si è interrotto e ha continuato il suo discorso commemorativo.

Firenze, in piazza Signoria Massini legge Scurati

Si è aperto con la lettura del monologo di Scurati, da parte dell'attore Stefano Massini dall'arengario di Palazzo Vecchio, la cerimonia per il 25 aprile in piazza della Signoria a Firenze che, ha detto il sindaco Dario Nardella, fazzoletto rosso al collo, "in dieci anni non avevo mai visto così piena". Tra i presenti anche sostenitori della Palestina con bandiere palestinesi e uno striscione con scritto “Gaza è un genocidio”. “Palestina libera” si è sentito risuonare più volte anche durante il corteo da piazza dell'Unità d'Italia, dove le celebrazioni sono iniziate con la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti e i discorsi pronunciati da rappresentanti di varie fedi religiose: unico assente l'iman Izzedin Elzir perché, come spiegato da lui stesso, è all'estero. Nel corteo anche qualche bandiera ucraina. Prima di leggere il monologo Massini ha ringraziato tra gli altri anche "chi non la pensa come me e grazie agli antifascisti ha modo di dirlo". Due minuti di applausi hanno poi accompagnato la file del monologo. L'attore, guardando la piazza della Signoria, ha quindi aggiunto "di non averla vista così piena se non quando" ci fu la manifestazione per l'attentato di via dei Georgofili nel 1993. "Le due cose sono connesse - ha aggiunto -. La democrazia va difesa non solo dalle bombe ma anche dalle parole" che suonano come bombe. Citando poi la dichiarazione della premier Giorgia Meloni sui social - "La fine del fascismo pose basi per la democrazia" - ha precisato: "La fine del fascismo grazie agli antifascisti pose le base della democrazia".

Roberto Salis: "Ilaria simbolo dell'antifascismo"

Il padre dell'attivista detenuta da 11 mesi in Ungheria nel corso della manifestazione dell'Anpi ha letto un messaggio della figlia: "Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio Paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria Storia": L'ARTICOLO

Le parole del sindaco di Milano Sala

"Le polemiche ci sono tutti gli anni, ogni anno sembrano sempre più importanti, più gravi, ma le polemiche ci sono. Il punto è che lo spirito del 25 Aprile non cambia, quello che io dico è che questa è comunque una festa, la festa della Liberazione e non della libertà come qualcuno vuole far credere, ma che noi dobbiamo e vogliamo festeggiare": lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala alle celebrazioni per il 25 aprile in Largo caduti milanesi per la Patria. "Un passaggio positivo per la nostra storia è stata la Liberazione e ha portato alla Costituzione che è magnifica. Il senso è talmente profondo e alto che deve farci andare al di là di qualche polemica che naturalmente c'è", ha aggiunto Sala. Il sindaco ha poi replicato a chi chiedeva della presenza del leader della Lega Matteo Salvini, anche lui in Largo caduti milanesi per la Patria: "Dico che va bene, alla fine è chiaro che ogni momento deve essere più partecipato possibile, quindi ci mancherebbe altro".

Corteo Napoli si conclude in piazza del Gesù

Si sta per concludere in piazza del Gesù e non, come previsto, a piazza Dante il corteo promosso dalla Rete per la Palestina. Il cambio è stato dettato da motivi logistici, in quanto piazza Dante è occupata da molte bancarelle e la quantità numerica dei manifestanti, all'incirca 5mila, avrebbe rischiato di provocare problemi di ordine pubblico.

Genova, striscioni antisionisti al corteo ufficiale

"Il vostro 25 aprile è la parata di uno Stato servo della Nato!" e "La Resistenza è antisionismo. Palestina libera". Questo il contenuto di due striscioni srotolati sopra il ponte Monumentale di Genova al momento dell'apposizione delle corone d'alloro alla targa che ricorda la resa dei nazifascisti alla città del 25 aprile 1945. I due striscioni, poi tolti dalla Digos, sono stati accompagnati da fischi e urla "vergogna, vergogna" all'indirizzo delle istituzioni cittadine. Coperte le numerose scritte antifasciste comparse su alcuni muri di Genova. Nel corteo, cui hanno partecipato centinaia e centinaia di persone, anche qualche bandiera palestinese.

“Viva l'Italia antifascista”, un grido da Napoli

“Viva l'Italia antifascista” è il grido che si è levato in piazza Carità a Napoli mentre era in corso la celebrazione per ricordare il 25 Aprile, giorno della Liberazione. In una piazza affollata nonostante la pioggia intensa, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Michele di Bari e i vertici delle forze dell'ordine, hanno deposto corone alla stele in memoria di Salvo D'Acquisto. Nel corso della cerimonia la piazza ha anche intonato a più riprese “Bella Ciao”, canto dei partigiani.

Presidio in piazza Duomo: “Palestina libera, Israele fascista”

Sono aumentati nel giro di pochi minuti i partecipanti al presidio organizzato dai Giovani Palestinesi in piazza Duomo a Milano. Al momento sono alcune centinaia che urlano slogan tra cui “Palestina libera” e “Israele fascista, Stato terrorista”. Oltre agli attivisti che sventolano le bandiere della Palestina, si sono aggiunti, tra gli altri, quelli del centro sociale T28 e della rete Dax Resiste. Presenti anche bandiere dell'Usb. Un grosso striscione con scritto "Fuori i genocidi dalla storia, con la resistenza palestinese" è stato esposto davanti alle transenne che delimitano lo spazio dedicato agli intervenuti ufficiali, rivolto verso il lato della piazza che dà sulla galleria Vittorio Emanuele. Un altro striscione recita invece "Ora e sempre la resistenza si difende".

Petardi al corteo a Trieste

Il corteo antifascista partito questa mattina dal quartiere di San Giacomo a Trieste ha raggiunto la Risiera di San Sabba, dove è in corso la cerimonia solenne per l'anniversario della Liberazione. I manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni, in segno di protesta, davanti alle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che bloccavano loro il passaggio: "Ci vietano di entrare per portare la voce dell'antifascismo", hanno detto al megafono. Slogan e cartelli sono esposti contro il fascismo e contro le stesse forze dell'ordine. Il corteo, a cui partecipano anche bambini, è stato fermato a una cinquantina di metri dall' ingresso alla Risiera. "Siamo tutti antifascisti", è il coro che continua a risuonare fuori dal monumento nazionale.

Cortei e “Bella ciao” in Sicilia per ricordare la Liberazione

Cortei, commemorazioni e anche la "pedalata resistente" in Sicilia per ricordare la Liberazione e commemorare i caduti nella guerra ai nazifascisti. A Palermo la cerimonia si è svolta nel parco Piersanti Mattarella alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, e di numerosi cittadini, e sono state deposte le corone d'alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. "Oggi è un giorno che deve unire il Paese, non dividerlo. Noi siamo qui per rispettare la festa della Liberazione, ricordando i momenti che ha vissuto il nostro Paese estremamente tragici. Credo che l'unità delle forze politiche sia essenziale", ha detto il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. Dopo è partito il corteo con tanti giovani che hanno intonato Bella Ciao. A Messina è stata organizzata dall'Uisp e dalla Fiab "Messina ciclabile", in collaborazione con Cgil e altre associazioni, la "Pedalata resistente" che ha attraversato la città mentre la commemorazione si è svolta in piazza Unione europea. A Catania prima dell'inizio del corteo organizzato dall'Anpi "4 dispotici, in rappresentanza solo di se stessi, fingendo di essere organizzatori dell'Anpi, hanno bloccato lo striscione del Pd", ha denunciato la segretaria della federazione provinciale Dem di Catania, Maria Grazia Leone. Nel capoluogo etneo per tutta la giornata si sono svolte iniziative e spettacoli organizzati dall'Anpi, dalla Cgil e dalle associazioni. Cortei e manifestazioni si sono svolti anche in tantissimi comuni siciliani.

A Milano l’attesa del corteo

A Milano è in corso il concentramento di manifestanti per il corteo nazionale del 25 aprile che partirà verso le 14.15. In coda al corteo ci sono i centri sociali con una maxi bandiera palestinese e diversi striscioni contro il conflitto in Medio Oriente. “Palestina libera. Stop al genocidio”, recita lo striscione esposto da Rifondazione comunista. Il Pd, che attende in corteo la segretaria Elly Schelin, ha portato una lunga bandiera della pace e sfilerà con uno striscione dedicato a Giacomo Matteotti, di cui ricorrono i cento anni dall'omicidio per mano fascista. Oltre quella che sarà la testa del corteo c'è un gruppo dei manifestanti dei Carc, che sfileranno con uno striscione “Dal Donbass alla Palestina, Liberazione dalla Nato assassina” e urlando slogan contro Meloni e Schlein.

Il ruolo della Brigata Ebraica nella Resistenza italiana

Nella Resistenza italiana ha avuto un ruolo importante anche la Brigata Ebraica: ecco cos'è

In 10mila in corteo a Cagliari

Un 25 aprile da record a Cagliari, dove il corteo per la festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascimo è stato seguito da circa 10mila persone. Normalmente la manifestazione richiamava in piazza 5-600 persone, l'anno scorso si è arrivati a oltre un migliaio, ma quest'anno un fiume di gente, tra famiglie, attivisti e tanti giovani è scesa in piazza per gridare "siamo tutti antifascisti". Tra gli sloga e le bandiere anche "pace" e “Palestina libera". Al corteo anche il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, che ha ricordato l'importanza di essere in piazza oggi. In piazza del Carmine, dove si è concluso il corteo, anche Sonia Aquilotti, 87 anni, che ha operato come staffetta partigiane nelle Marche con il nome di battaglia di "Lilla", in Sardegna dal 1946. Manifestazioni anche a Sassari e a Nuoro, dove alla cerimonia era presente anche la presidente della Regione, Alessandra Todde.

Tra manifestanti Pro Palestina a Roma anche Chef Rubio

Tra i manifestanti Pro Palestina, a Roma, presente anche Chef Rubio. "La brigata ebraica sventola il vessillo dei terroristi e chi sta coi terroristi sta coi nazisti che occupano la Palestina e i fascisti che opprimono i palestinesi - ha scritto su X mentre era al presidio a Porta San Paolo -. Tutti gli ebrei che non prendono le distanze dalla colonia d'insediamento sionista sono complici di pulizia etnica". "La brigata ebraica, che sostiene come tutte le comunità ebraiche i terroristi che occupano la Palestina è protetta mentre lancia bombe carta e latte di fagioli. Da lì si esibirà l'Anpi. Questa è la vostra idea di antifascismo non la nostra", ha aggiunto.

Ilaria Salis: “Italia sia da parte giusta storia”

"Sono orgogliosa che nel mio Paese si ricordi tutti gli anni la cacciata dei nazifascisti grazie alla coraggiosa lotta di partigiani e partigiane. Dalla mia cella ardentemente desidero che il mio Paese si mostri tutti i giorni all'altezza della propria storia, che oggi come in passato voglia opporsi all'ingiustizia del mondo e schierarsi dalla parte giusta della storia. Buon 25 aprile". Sono le parole di Ilaria Salis, lette dal padre Roberto sul palco della manifestazione Anpi a Roma.

Landini, il governo tenta di riscrivere la storia

"Oggi è in atto un tentativo di riscrivere la storia" da parte di "chi è al governo e ha giurato sulla nostra Costituzione, che è antifascista", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del Monte Sole per le celebrazioni del 25 aprile. "L' antifascismo non è di sinistra ma è molto più ampio - aggiunge - ma è non essere fascisti, punto".

Roberto Salis: “Sia ultimo 25 aprile con Ilaria in carcere”

"Sono qui per Ilaria, mia figlia è antifascista e questa è casa sua. Sono qui a rappresentarla fintanto che non può venire con le sue gambe. Ilaria ha già fatto un 25 aprile in carcere, quello del 2023, però non abbiamo voluto rendere nota la sua situazione per una serie di motivi. Questo è il primo 25 aprile che si può fare e deve essere l'ultimo con lei in carcere". Sono le parole del padre di Ilaria Salis, Roberto Salis, durante il corteo dell'Anpi di Roma. "Ilaria Libera": questo il coro gridato dai partecipanti al corteo. "Ilaria era a Budapest per una contromanifestazione nella giornata dell'onore, una giornata in cui i nazisti di Germania, Ungheria, Polonia e altre nazioni si trovano a Budapest per rievocare un gesto eroico nazista. Sono manifestazioni che sarebbero assolutamente proibite. In Ungheria non solo non sono contestate ma sono addirittura finanziate dal governo ungherese con i fondi europei", ha aggiunto Roberto Salis. "È stata arrestata il giorno dopo i fatti di cui è accusata e per sette mesi non ha potuto parlare con nessuno. Dall'11 febbraio l'ho risentita il 7 settembre. Volevano ottenere da lei una confessione", ha spiegato. Citando Leonardo Sciascia, Salis ha aggiunto: "Se si guarda il pozzo dall'alto si vede il sole e la luna. Se si vuole vedere la verità bisogna andare in fondo al pozzo. Ilaria aveva già ben chiaro qual è la verità, molto meglio di me e di molte persone e sicuramente enormemente meglio dei nazisti che la stanno carcerando in questo modo. Adesso nel pozzo c'è stata abbastanza e bisogna tirarla fuori".

In piazza Duomo a Milano le prime bandiere palestinesi

Bandiere alzate e kefiah al collo. Sono arrivati in piazza Duomo a Milano i primi attivisti a sostegno della Palestina per il presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà agoniste della città. Gli attivisti, che al momento si sono posizionati all'altezza del Museo del Novecento, a pochi passi dalle transenne che delimitano lo spazio riservato agli interventi, per ora sono poche decine. Le forze dell'ordine presidiano la piazza.

Il sindaco di Livorno legge il monologo di Scurati

"Così come hanno fatto centinaia di sindaci in tutta Italia, ho deciso di leggere l'intervento di Antonio Scurati, che è stato cancellato dalla Rai qualche giorno fa, ma che noi riportiamo oggi al centro dell'attenzione. Dobbiamo insistere nel ricordare determinati valori e atteggiamenti a chi questi valori vuole metterli in un cassetto", ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti, intervenendo alla celebrazione per il 25 aprile. "Nel discorso di Scurati c'è tutto quanto volevamo sentire in questo giorno di ricordo - ha aggiunto -. Stiamo vivendo una fase storica particolare, per ciò che accade nel mondo tra guerre e nuovi massacri. E qualcuno ha provato a inserire questo momento nel ragionamento che riguarda la propria campagna elettorale. Questo fatto lo ritengo la più grossa offesa alla memoria". Presenti al corteo per la celebrazione, anche i candidati a sindaco alle prossime amministrative Alessandro Guarducci per il centrodestra e Valentina Barale per la coalizione di sinistra Il Primo Polo.

Mattarella lascia Civitella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lasciato Civitella Val di Chiana dopo il suo intervento, per tornare a Roma. Mattarella ha percorso a piedi il tragitto fino all'auto presidenziale salutando centinaia e centinaia di persone arrivate nel paese per la cerimonia e assiepate nel corso principale. Il capo dello Stato alla fine del suo intervento ha saluto le autorità locali, ha stretto mani ad alcuni superstiti, poi nel percorso si è soffermato più volte per salutare le persone, compresi alcuni bambini con le loro maestre.

Saluti romani dei Do.Ra a Varese

I Do.Ra hanno tirato dritto, come già dichiarato dal leader del gruppo nazifascista con sede ad Azzate (Varese) Alessandro Limido, e stamani hanno reso omaggio "ai camerata uccisi dal nemico mentre combattevano per la patria - ha detto lo stesso Limido -. Questo sono i veri eroi". All'iniziativa anche saluti romani e uno striscione inneggiante alla patria. Alle 9 i militanti della Comunità dei Dodici Raggi erano al cimitero di Ganna, un'ora dopo i circa 30 partecipanti al “25 aprile fascista” hanno raggiunto il cimitero di Sant'Ambrogio di Varese dove ad attenderli c'erano i familiari di un "camerata ucciso dai comunisti senza processo". Al cimitero di Belforte, Limido ha ricordato "questi ragazzi che sono morti per noi, per i nostri valori. E sento la voce della mia bambina. Sento il peso della responsabilità: i nostri caduti sono gli eroi della patria. Per proteggerci hanno accettato il loro Olocausto". "Non è stata una manifestazione – ha detto Limido - Siamo andati a visitare i nostri morti. E questo non si può vietare".

Il corteo Anpi è arrivato a Porta San Paolo

Il tradizionale corteo dell'Anpi per la festa della Liberazione - partecipato da centinaia di persone e partito alle 10 da Largo Bompiani - è ora arrivato a Porta San Paolo a Roma, accolto da un coro che, sul palco, intona "Bella ciao". Al coro si sono uniti anche i manifestanti.

Manifestazioni e celebrazioni del 25 Aprile in Italia. FOTO

La Festa della Liberazione dal nazifascismo viene ricordata in tutta Italia con diverse manifestazioni: LE FOTO

Manifestazioni 25 aprile

©Ansa

Mattarella: “Doverosa unità intorno all'antifascismo”

"Intorno all'antifascismo è possibile e doverosa l'unità popolare, senza compromettere d'altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico", ha detto ancora Mattarella, citando le parole di Aldo Moro pronunciate nel 1975 durante la celebrazione della festa della liberazione a Civitella Val di Chiana. L’INTERVENTO DI MATTARELLA

A Verona striscioni Brigata Ebraica e pro Palestina

Striscioni degli ex deportati e della Brigata Ebraica, assieme a quelli pro Palestina, sono comparsi a Verona nella cerimonia con cui è stato celebrato il 79/o anniversario della Liberazione. Accanto ai labari del Comune e della Provincia di Verona, quelli delle Associazioni di combattenti e dei Corpi militari, dell'Anpi e dell'Associazione ex deportati, anche lo striscione della Brigata Ebraica. Appena fuori dall'area riservata alle celebrazioni è stato invece esposto uno striscione con la scritta "Ieri in Italia, oggi in Palestrina: Resistenza fino alla Liberazione", accompagnato da alcune bandiere palestinesi. Esposti anche cartelli con le scritte "Ieri e oggi stop al genocidio", "Armi israeliane, sangue palestinese", Gaza, crimine coloniale". L'amministrazione comunale del sindaco Damiano Tommasi ha scelto Benedetta Tobagi come oratrice ufficiale, vincitrice del premio Campiello 2023 con il libro "La Resistenza delle donne", e figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato dalle Br nel 1980.

A Napoli Cgil e Anpi leggono Scurati e Costituzione

Con la lettura del monologo dello scrittore Antonio Scurati sul 25 aprile, il segretario generale della Cgil Napoli e Campania Nicola Ricci ha aperto l'iniziativa “Largo alla Costituzione” promossa dalla Cgil con l'Anpi per la festa della liberazione al Largo Berlinguer, a Napoli. Tra i lettori degli articoli della Carta Costituzionale, il segretario generale della Fiom Michele De Palma, Lucia Annunziata, Sandro Ruotolo, Marco Sarracino, Anna Motta Paciolla, Enza Amato, Giuseppe Annunziata, Antonio Bassolino, Valeria Ciarambino, Ciro Raia. Presenti molte associazioni, come Legambiente Campania, Libera Napoli, UDU Napoli, Comunità Palestinese, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Napoli, Articolo 21. Nel corso della lettura degli articoli, sono stati urlati slogan antifascisti e a difesa della Palestina.

Fischi dei Pro Palestina a bandiera Israele alla Fao

Il corteo pro Palestina a Roma ha sostato per qualche minuto davanti alla bandiera israeliana alla Fao, dove è presente un cordone di sicurezza. "La polizia sta proteggendo la bandiera di uno stato genocida", hanno detto i manifestanti che sventolavano quella palestinese. C'è stato qualche fischio verso la bandiera israeliana.

Mattarella: “Senza memoria non c’è futuro”

"Occorre - oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi" nazifasciste "e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c'è futuro", ha detto ancora Mattarella. "All'infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l'innegabile, provando a smentire l'accaduto, cercando di definire false le notizie dell'eccidio e irridendo i testimoni", ha aggiunto. E ancora: "Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l'Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto…'".

Le celebrazioni in Abruzzo

In occasione del 79° anniversario della Liberazione sono innumerevoli le manifestazioni organizzate in tutto l'Abruzzo. Il Comune dell'Aquila ha predisposto un ricco programma di iniziative, tra le quali, in piazza IX Martiri, omaggio ai Nove Martiri aquilani, trucidati il 23 settembre 1943. Alle 10.30 alla Villa comunale c’è stato l'omaggio ai Caduti della Patria, con alzabandiera ed esecuzione dell'Inno nazionale; alle 11, nella frazione di Onna, cerimonia commemorativa delle vittime della strage dell'11 giugno 1944. A Montesilvano (Pescara) alle 11 c’è stato il momento istituzionale della Deposizione della Corona al Monumento ai Caduti, poi il concerto della Fanfara dei Bersaglieri in piazza Diaz, seguito dalla sfilata fino al Museo del Treno. A Capistrello (L'Aquila) il Comune, l'Anpi Marsica e l'Associazione "Cammino dell'Accoglienza" hanno ricordato le 33 vittime fucilate il 4 giugno 1944 nei pressi della stazione ferroviaria con un raduno in piazza Municipio alle 10,30. A Teramo, in Largo Madonna delle Grazie, deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti della Resistenza. Alle 12.45 nella frazione Miano, Monumento ai Caduti, tradizionale omaggio alla Resistenza.

In migliaia a Monte Sole nonostante il maltempo

Migliaia di persone sono arrivate, come ogni anno, sul pratone di San Martino di Monte Sole (Bologna) per celebrare il 25 aprile. Il maltempo di questi giorni e le temperature rigide non hanno fermato famiglie, gruppi di ragazzi, ma anche persone più anziane, accompagnate da figli e nipoti. La mattinata si è aperta con la deposizione delle corone d'alloro a Marzabotto per onorare le 770 persone uccise nell'area di Monte Sole tra fine settembre e i primo giorni di ottobre del 1944. Poi la mattinata è proseguita con un concerto dei cori Le Chemin des Femmes e Le Core e una finzione religiosa della Piccola Famiglia dell'Annunziata. Sul palco diversi interventi, tra cui quelli del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

Mattarella, nazisti ci consideravano popolo inferiore

"Con queste barbare uccisioni, nella loro strategia di morte, i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata attorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perché non si unissero ai partigiani, di operare vendette nei confronti di un popolo considerato inferiore da alleato e, dopo l'armistizio, traditore", ha detto ancora Mattarella in Toscana. "Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all'onore militare e, ancor di più, ai principi di umanità - ha aggiunto -. Nessuna ragione, militare o di qualunque altro genere, può infatti essere invocata per giustificare l'uccisione di ostaggi e di prigionieri inermi". "I nazifascisti ne erano ben consapevoli - ha sottolineato Mattarella -: i corpi dei partigiani combattenti, catturati, torturati e giustiziati, dovevano rimanere esposti per giorni, come sinistro monito per la popolazione. Ma le stragi di civili cercavano di tenerle nascoste e occultate, le vittime sepolte o bruciate. Non si sa se per un senso intimo di disonore o per evitare d'incorrere nei rigori di una futura giustizia, o, ancora, per non destare ulteriori sentimenti di rivolta tra gli italiani".

Mattarella: “In Italia 5mila eccidi e rappresaglie nazifascisti”

"Sono venuto, oggi, qui a Civitella - uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista - per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra trucidate in quel 1944, sul territorio nazionale e all'estero", ha detto ancora Mattarella alle celebrazioni del 25 Aprile a Civitella in Val di Chiana. "Non c'è parte del suolo italiano - con la sola eccezione della Sardegna - che non abbia patito la violenza nazifascista contro i civili e non abbia pianto sulle spoglie dei propri concittadini brutalmente uccisi", ha aggiunto il capo dello Stato, sottolineando che la Toscana "è tra quelle che hanno pagato il più alto tributo di sangue innocente, insieme all'Emilia Romagna e al Piemonte. La magistratura militare e gli storici - ha rimarcato -, dopo un difficile lavoro di ricerca, durato decenni, hanno, finora, documentato sul territorio italiano cinquemila crudeli e infami episodi di eccidi, rappresaglie, esecuzioni sommarie".

Mattarella: “A Civitella disumana strage nazifascista”

"Siamo qui riuniti per celebrare il 25 Aprile - l'anniversario della Liberazione - a Civitella in Val di Chiana, a ottant'anni dalla terribile, disumana, strage nazifascista perpetrata, in questo territorio, sulla popolazione inerme". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni nel paesino in provincia di Arezzo, sottolineando che "gli eccidi avvennero, oltre che a Civitella, a Cornia, dove la crudeltà dei soldati della famigerata divisione Goring si sfogò in maniera particolarmente brutale, con stupri e uccisioni di bambini". "Nella stessa giornata - ha ricordato il capo dello Stato - si compiva, non lontano da qui, un altro eccidio, a San Pancrazio, dove furono sterminate oltre settanta persone. Come è testimoniato dai documenti processuali, gli eccidi furono pianificati a freddo, molti giorni prima, e furono portati a termine con l'inganno e con il tradimento della parola. Si attese, cinicamente, la festa dei Santi Pietro e Paolo per essere sicuri di poter effettuare un più numeroso rastrellamento di popolazione civile". "La tragica contabilità del 29 giugno del '44, in queste terre racconta di circa 250 persone assassinate - ha continuato Mattarella -. Tra queste, donne, anziani, sacerdoti e oltre dieci minorenni. Il più piccolo, Gloriano Polletti, aveva solo un anno. Maria Luisa Lammioni due. Il parroco di Civitella, don Alcide Lazzeri, e quello di San Pancrazio, Don Giuseppe Torelli, provarono a offrire la loro vita, per salvare quella del loro popolo, ma inutilmente. Furono uccisi anch'essi, insieme agli altri. Alcuni ostaggi, destinati alla morte, rimasero feriti o riuscirono a fuggire. Nei loro occhi, stupefatti e impauriti, rimarrà per sempre impresso il ricordo di quel giorno di morte e di orrore".

Presidente Comunità ebraica Roma: “Accolti con lancio di oggetti e bombe carta”

"Sono mesi che la nostra comunità è sottoposta a provocazioni continue se non a veri e propri atti di violenza, che oltretutto riguardano le comunità ebraiche in tutto il mondo: stelle di David sulle case, post sui social con coltelli definiti antisionisti, attacchi alla nostra identità ebraica perfino in televisione, l'oltraggio alle pietre d'inciampo, veniamo additati come colpevoli di tutto quello che succede, con un ritorno a toni e accenti che ricordano un antisemitismo che evidentemente non è mai finito. Viviamo sotto protezione, cercando di continuare a fare una vita normale. E anche oggi abbiamo dovuto manifestare 'sotto scorta', solo per ricordare l'eccezionale tributo di testimonianza e militanza contro il nazifascismo che diedero gli ebrei ottant'anni fa". Lo ha detto il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun. "Abbiamo ancora nelle nostre famiglie le ferite della deportazione nei campi e della persecuzione che non risparmiò neppure i bambini - ha aggiunto -. E poi c'è stato il 7 ottobre, e molti nostri parenti e amici si trovano in Israele. Ancora oggi i componenti della nostra comunità, molti giovani, che manifestavano per celebrare il 25 Aprile sono stati accolti con lancio di oggetti e bombe carta. Nessuna reazione c'è stata contro i giornalisti, come qualcuno ha detto. Invito tutti alla calma, seguendo i nostri valori morali che sono quelli della democrazia, soprattutto oggi, e ad avere fiducia nelle istituzioni e nella professionalità delle forze dell'ordine”, ha concluso.

Giovani palestinesi: “Un momento di lotta in piazza Duomo a Milano”

"Vogliamo riprenderci questa piazza e riprenderla sul serio, non in modo performativo, per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di lotta che si terrà in piazza Duomo alle 13:30": così hanno spiegato a radio Onda d'urto i giovani palestinesi e le realtà antagoniste che oggi si sono date appuntamento a Milano. In alcune storie su Instagram i giovani palestinesi lamentano che non è stata accolta la loro richiesta di parlare dal palco della manifestazione nazionale del 25 aprile e che lo spezzone palestinese è stato relegato in coda al corteo: "Noi non sottostiamo al Pd e ai sionisti: portiamo la Palestina in piazza Duomo". "Non abbiamo alcuna intenzione di sottostare ai diktat dei sionisti e dei complici dei sionisti. Quarantamila martiri ci impongono oggi di fare delle scelte e se non le facciamo ora, quando le faremo? Ora è il momento di agire, ora è il momento di scegliere. Perché se non lo faremo il 25 aprile non lo faremo mai e resteremo schiavi del sionismo", hanno concluso.

A Trieste la cerimonia del 25 aprile alla Risiera S. Sabba

Con la deposizione di una corona d'alloro da parte del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, del prefetto di Trieste Pietro Signoriello, e del sindaco Roberto Dipiazza, è iniziata alla Risiera di San Sabba, unico esempio di lager nazista in Italia, la cerimonia solenne per il 79/o anniversario della Liberazione. Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, sono poi state deposte altre corone da parte di gruppi e associazioni. Sono presenti anche i sindacati e l'Anpi. Tra il pubblico sventolano alcune bandiere, tra cui quella della pace e quella della Fiom. “È importante che la Liberazione sia una festa unitaria, perché la libertà conquistata è un bene di tutti, senza esclusioni", ha detto Dipiazza. E ancora: "La resistenza è stata l'azione di forze diverse, non solo di una parte, unite in uno slancio di libertà, nella voglia di ripartire verso un futuro più felice e più giusto per tutti". Oggi, ha concluso, "nel mondo è il tempo di un nuovo impegno da parte dei popoli e dei governi per tornare a parlarsi con il linguaggio della pace. Viva la libertà, viva la Costituzione, viva la Repubblica italiana". Al termine dal pubblico una voce ha aggiunto: “Viva l'antifascismo”. È seguito un lungo applauso e sono stati intonati cori “Ora e sempre resistenza”.

Corteo antifascista a Roma, 3mila in piazza

È partito il corteo antifascista “Liberarsi ora Liberarsi ancora” a Roma. La manifestazione dei movimenti sfilerà da Villa Gordiani per le strade di Centocelle e arriverà al Quarticciolo. In piazza al momento circa 3mila persone.

Al corteo di Roma presenti partigiani, studenti e sindacati

Tante le realtà presenti al corteo del 25 aprile organizzato a Roma dall'Anpi, che apre la manifestazione. Dopo le associazioni partigiane ci sono diversi esponenti della società civile - come Libera contro le mafie, Emergency e Famiglie arcobaleno - ma anche le sigle sindacali come la Cgil e Fiom. Più indietro, invece, gli esponenti di Fronte Comunista, Rivoluzione, Giovani comunisti italiani e i collettivi degli studenti, come Udu (Unione degli universitari). Chiudono la manifestazione, invece, i partiti: Alleanza verdi e sinistra, Partito Democratico, Movimento cinque stelle e Partito comunista italiano. Alla manifestazione partecipano diverse centinaia di persone che hanno pian piano ingrossato il corteo al suo avanzare. Presenti anche la senatrice Ilaria Cucchi e il deputato Nicola Zingaretti, ma entrambi senza simboli di partito.

Mattarella in Toscana

Il presidente della Repubblica ha raggiunto l'area antistante la chiesa di Civitella, dove è stato in raccoglimento davanti alla lapide commemorativa dell'eccidio. Poi il capo dello Stato, con al seguito le autorità militari, ha deposto una corona d'alloro, portata a spalla da due corazzieri, al Monumento ai Caduti in piazza don Alcide Lazzeri, dedicata al sacerdote che si consegnò ai tedeschi nel tentativo di sventare la strage in cambio della sua vita. Mattarella ha quindi preso posto nella tensostruttura che accoglie gli interventi allestita al centro della piazza. Fra le persone presenti alla cerimonia oltre 30 ex bambini di Civitella, superstiti della strage, ossia uomini e donne in età avanzata, molti dei quali rimasero orfani il 29 giugno 1944, più i parenti diretti. Oltre agli interventi dei relatori e delle autorità sono previste due letture dell'attrice Ottavia Piccolo.

Mattarella all'Altare della Patria: VIDEO

Terminato il corteo Pro Palestina a Roma

Concluso il corteo pro Palestina partito dopo il presidio a Porta San Paolo a Roma. Da Circo Massimo i manifestanti prenderanno insieme la metro per raggiungere la manifestazione al Quarticciolo.

Anpi Milano: “Il corteo di oggi supererà le polemiche”

"Mi aspetto un grande 25 Aprile, partecipato. I nostri segnali ci dicono che sarà molto partecipato, con una manifestazione unitaria, pacifica e che supererà tutte le polemiche preparatorie che ci sono state". È l'auspicio e la convinzione di Primo Minelli, presidente di Anpi Milano. "Il nostro slogan principale, come ho sempre detto, è 'Viva la Repubblica antifascista'. Ovviamente è una festa ma con il clima generale si fa fatica a immaginare una festa, quindi lo striscione che abbiamo preparato 'Cessate il fuoco ovunque' - ha aggiunto in riferimento alle polemiche della comunità ebraica -, è uno striscione che tenta di dare una risposta di pace a un problema di guerra che è aperto. Alla fine la Resistenza è stata guerra alla guerra". Al corteo di oggi "ci sarà" anche lo scrittore Antonio Scurati, "stiamo valutando con il sindaco l'opportunità e la disponibilità di farlo venire sul palco" a leggere il suo monologo "censurato dalla Rai" ma "lo diremo all'ultimo momento", ha concluso.

Corteo pro Palestina a Roma

Il presidio pro Palestina è partito in corteo da qualche minuto, da Porta San Paolo a Roma, e sta percorrendo viale della Piramide Cesta in direzione Circo Massimo. "Ieri partigiani, oggi antisionisti e antifascisti", si legge sullo striscione del Movimento degli studenti palestinesi in Italia in testa. Alle casse risuona Bella Ciao. Gli studenti dei collettivi della Sapienza, in mobilitazione contro gli accordi tra l'università e Israele, rilanciano la data del 29 aprile quando si terrà un'assemblea "di costruzione" all'interno dell'ateneo.

Terminata manifestazione Brigata ebraica a Roma

Si è sciolto il presidio della Brigata ebraica in piazza di Porta San Paolo a Roma. I manifestanti sono stati scortati dalle forze dell'ordine fino a piazza Vittorio Bottego, dove si sono poi allontanati.

Corteo antifascista a Trieste: “Resistenza non è terrorismo”

È partito dal quartiere di San Giacomo a Trieste un corteo antifascista che mira a raggiungere la Risiera di San Sabba, dove oggi si tiene la cerimonia solenne nell'anniversario della Liberazione. A dare il via alla mobilitazione, al megafono, una rappresentanza del collettivo Burjana. Presenti in piazza anche altri gruppi e comitati cittadini fra i quali i Comitati di appoggio alla resistenza del comunismo. "Da Budapest a Gaza, resistenza non è terrorismo", è uno degli striscioni esposti dai manifestanti. Sventolano anche diverse bandiere della Palestina mentre il corteo intona ripetutamente "Palestina libera". Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine a monitorare il corteo tra polizia, in tenuta anti sommossa, carabinieri e polizia locale. Alla partenza in piazza San Giacomo era allestito un banchetto dei Carc, che distribuiva volantini con su scritto: "Mai come oggi è utile ribadire che il 25 aprile non è una ricorrenza. Serve una nuova liberazione nazionale".

Mattarella arrivato a Civitella Val di Chiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prosegue le celebrazioni del 25 aprile in Toscana, dove ha raggiunto il paese di Civitella in Val di Chiana (Arezzo), che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. Mattarella è stato accolto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, come rappresentante del governo. A seguire il capo dello Stato, accompagnato dalle autorità, ha avviato le iniziative previste a Civitella. La prima è la visita alla Sala della Memoria dove vengono custoditi documenti e atti relativi alla strage del 1944.

Salvini: “Ho sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare”

"Ma che prima volta... Ho sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo". Così Matteo Salvini alla celebrazione del 25 aprile in largo Caduti milanesi per la Patria a Milano. "Non l'ho detto fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi", ha aggiunto il leader della Lega. "Vedo stamattina da Roma delle immagini vergognose e scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco io spero che un giorno il 25 aprile, in un giorno non troppo lontano, sia una giornata di unità nazionale", ha detto ancora il vicepremier. LE SUE PAROLE

Anpi Milano: “Molti ministri non riconoscono ancora il 25 Aprile”

"Che la politica si interessi al 25 Aprile è una buona cosa, l'importante è che venga riconosciuto il suo valore, cosa che purtroppo non vedo e non sento". Lo ha detto il presidente di Anpi Milano Primo Minelli a margine della deposizione delle corone per la festa della Liberazione a Palazzo Marino, sede del Comune. "Molti ministri non riconoscono tutt'ora il 25 aprile, sento dire che il 25 aprile è divisivo. Siamo nel 2024, divisivo rispetto a cosa? Non si capisce - ha aggiunto -. Tenendo conto che la Resistenza l'hanno fatta tutte le forze politiche, la Costituzione l'hanno votata tutti tranne il Movimento sociale".

Sassi contro cronisti, due colpiti

Durante il lancio dei sassi dalle file della Brigata ebraica, un cronista di un sito d'informazione online è stato colpito sul naso, mentre un operatore tv alla testa. Entrambi non hanno riportato conseguenze e continuano a svolgere il proprio lavoro.

A Palermo corone d’alloro sui cippi commemorativi

Si è svolta nel parco Piersanti Mattarella a Palermo la cerimonia celebrativa del 79esimo anniversario della Liberazione. Alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, e di numerosi cittadini, sono state deposte le corone d'alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. Erano presenti il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani. Alla celebrazione hanno aderito anche l'Associazione siciliana della stampa e la Fnsi.

Meloni: "Avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari"

"Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari”, ha scritto Giorgia Meloni su Instagram: L’ARTICOLO

Anpi: “Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani”

"Questa per l'Italia è la festa più importante. Non è la festa di qualcuno, ma una festa che gli italiani si sono guadagnati con una lotta di resistenza fatta da tutti - cattolici, socialisti, comunisti, liberali, repubblicani". Lo ha detto Marina Pierlorenzi, presidente dell'Anpi provinciale di Roma. Al centro della manifestazione di oggi la pace, richiamata nell'articolo 11 della Costituizone. "Noi parleremo di tutti i cinquanta conflitti attivi in tutto il mondo - ha spiegato -. Emblematico sicuramente quello che sta succedendo a Gaza per l'assoluta difformità tra quello che è successo il 7 ottobre e il continuo massacro del popolo palestinese. Siamo attenti su questo. Il tema però è ridare parola alla pace e cacciare la guerra dalla storia. Dobbiamo rifarci a quei principi che furono dei partigiani, che lottarono perché ci fosse un mondo di pace".

Al via a Roma la manifestazione dell'Anpi

È lo striscione con la scritta "I partigiani" ad aprire la tradizionale manifestazione dell'Anpi a Roma per il 25 aprile. Il corteo è partito pochi minuti fa da Largo Bompiani e raggiungerà porta San Paolo, dove sono previsti gli interventi dal palco, tra cui quello di Roberto Salis, il padre della 39enne Ilaria in carcere in Ungheria. In testa al corteo le associazioni partigiane e della memoria antifascista, con striscioni e bandiere della pace.

Brigata ebraica tenta ancora di superare la polizia

La brigata ebraica aveva iniziato a lasciare Porta San Paolo a Roma, percorrendo pochi metri, quando è tornata indietro ed è stata bloccata dalle forze dell'ordine. Qualcuno dei partecipanti ha poi tentato di superare più volte e di nuovo i cordoni di sicurezza per raggiungere il presidio pro Palestina. "Fino a che non se ne vanno noi restiamo qua", hanno detto i pro Palestina verso la Brigata ebraica. I ragazzi dei collettivi universitari vorrebbero partire in corteo verso la Fao.

Tensioni tra manifestanti a Roma, al vaglio video

Verranno vagliate nelle prossime ore le immagini riprese dalla polizia scientifica delle tensioni a Porta San Paolo a Roma tra componenti della Brigata ebraica e movimenti Pro Palestina. In particolare verranno analizzati gli istanti in cui sono stati lanciati sassi e altri oggetti. A tenere separati i due schieramenti diversi cordoni delle forze dell'ordine.

La commemorazione all’Altare della Patria

Alla commemorazione all’Altare della Patria hanno partecipato anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'Armata Carmine Masiello, il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Luca Goretti, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d'Armata Teo Luzi, e il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Sfregio a lapide a Roma

Una scritta con vernice rossa “Partigiano stupratore assassino” sulla lapide per il 25 aprile di Forte Bravetta. Ne danno notizia Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma XII, e Daniela Cirulli, presidente dell’Anpi XII. "Inizia così il nostro 25 aprile. I fascisti, d'altronde non cambiano mai. Questo gesto dimostra l'attualità della lotta antifascista oggi e un motivo in più per essere tanti nei luoghi in cui deporremo le nostre corone in ricordo dei martiri della Resistenza, e per essere dalle 12.30 fino a sera a Forte bravetta. Ringraziamo la Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale che sono già a lavoro per coprire questo scempio", hanno dichiarato.

Tensione a Roma tra ebrei e pro Palestina

Tensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo, nel corso delle celebrazioni per il 25 Aprile. Tra i fischi e gli insulti è stato lanciato anche qualche petardo. A ogni "Free Free Palestine" dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina e sassi contro i cronisti. Diversi cordoni di polizia hanno tenuto separati i manifestanti.

Da file Brigata ebraica sassi contro cronisti

Alcuni sassi sono stati lanciati verso i cronisti che riprendevano dalle file della Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 Aprile a Porta San Paolo a Roma. Un manifestante della Brigata ebraica ha poi cercato di forzare il cordone della polizia per raggiungere il presidio pro Palestina ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine.

Fischi e insulti tra manifestanti a Roma

Momenti di tensione a Porta San Paolo a Roma, dove si stanno svolgendo le celebrazioni del 25 Aprile. "Fascisti", è il grido che parte dal presidio dei movimenti palestinesi al gruppo della brigata ebraica, e ancora "Fuori Israele dalla storia". "Basta alla violenza di chi giustifica un altro genocidio nei giorni nostri", scandisce un ragazzo di Cambiare Rotta a cui rispondono con fischi e insulti. La polizia ha creato due cordoni di sicurezza tra i gruppi.

Brigata ebraica a movimenti palestinesi: “Assassini”

"Terroristi" e "assassini". È il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense, a Roma. I due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica depongono la corona di fiori.

Movimenti palestinesi: “Mai più genocidio”

Sono arrivati a piazzale Ostiense i primi partecipanti al presidio per il 25 aprile "antifascista e antisionista" organizzato dai movimenti palestinesi. "Fuori i genocidi dalla storia. Con la resistenza sempre", si legge su uno striscione. "Ebrea antisionista", è scritto su un cartello. I manifestanti sventolano bandiere della Palestina e reggono cartelli con le immagini di morti, feriti e macerie a Gaza. Tra loro anche i collettivi e le organizzazioni universitarie. "Mai più genocidio" e "Free free Palestine" sono alcuni degli slogan scanditi. A breve la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori a porta San Paolo. A dividere i gruppi un cordone di polizia.

Mattarella depone una corona al Milite ignoto

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria, durante la commemorazione del 25 Aprile. Alla cerimonia per la festa della Liberazione hanno partecipato le massime cariche istituzionali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana e quello della Corte costituzionale Augusto Barbera. Deposta la corona, Mattarella si è fermato davanti al monumento al Milite ignoto per un momento di raccoglimento, mentre veniva intonato il Silenzio. Al termine, Mattarella ha salutato le autorità presenti. A differenza degli anni passati, l'enorme cantiere per la metropolitana di Roma al centro di piazza Venezia ha impedito la presenza di pubblico.

Mattarella all’Altare della Patria

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Altare della Patria per la commemorazione del 25 Aprile. Accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo dello Stato ha ricevuto gli onori del Reparto interforze delle Forze Armate, prima dell'inno nazionale.

Meloni all’Altare della Patria

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è all'Altare della Patria per partecipare alla commemorazione del 25 Aprile con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le alte cariche dello Stato. Sono già presenti anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana, e il presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera.

Gli appuntamenti

Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni sono a Milano con Antonio Scurati e a Roma con Roberto Salis. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Altare della patria con la premier Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere, poi in Val di Chiana per commemorare la strage nazista.

Il 25 aprile, tra cortei e rischio tensioni

Oggi, 25 aprile, come ogni anno si celebra la Festa della Liberazione del Paese dall'occupazione nazista e dal regime fascista. Sono previsti cortei in diverse città. Si temono tensioni durante le manifestazioni e l’allerta del Viminale è alta per eventuali proteste violente.