Esplosione Suviana, Bernabei: "Sotto esame lo SCADA per capire le cause"

Cronaca

Il sistema Scada, una sorta di "scatola nera", della centrale idroelettrica di Bargi è attualmente nelle mani dell'autorità giudiziaria che sta indagando sulla vicenda. "Analizzeremo questo sistema per capire se ci può aiutare, poi, a capire le cause", ha detto l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei

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“Questa centrale, come tutte le centrali, ha tutti i sistemi di controllo e di sicurezza che sono previsti”. Così Salvatore Bernabei, amministratore delegato di Enel Green Power, ha affrontato il tema della sicurezza all'interno della centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nel Bolognese, dove lo scorso 9 aprile si è verificata un'esplosione che ha provocato la morte di sette persone. “Ci sono dei sistemi che registrano i dati: il sistema Scada è un sistema che registra tutte le varie grandezze, anche elettriche di funzionamento – spiega Bernabei ai microfoni di Sky TG24 - Quindi questo sistema lo analizzeremo o verrà analizzato da chi definito per capire se ci può aiutare, poi, a capire le cause”. Il sistema SCADA di supervisione e controllo, una sorta di “scatola nera” della centrale, è attualmente nelle mani dell'autorità giudiziaria che sta indagando sulla vicenda. La procura di Bologna ha infatti aperto un fascicolo per distastro e omicidio colposo e punta a fare luce sulla catena dei subappalti.  

Le operazioni di svuotamento

Nel frattempo, anche oggi, una serie di idrovore sono impegnate nelle operazioni di svuotamento dell'ottavo e del nono piano sotto il livello dell'impianto, ancora allagati a causa del crollo e delle esplosioni, per consentire un'ispezione completa della centrale. Enel Green Power ha fatto arrivare alcune pompe di grande portata da altre centrali toscane, in modo da accelerare le operazioni e permettere cosi' l'ispezione totale dell'impianto e la conseguente analisi delle cause della tragedia. Secondo quanto appreso, un primo gruppo di macchinari utili per la produzione di corrente era stato collaudato positivamente e messo in funzione, mentre il secondo gruppo era sotto analisi dagli addetti, tra cui le sette vittime. Sempre questa mattina, è stata condotta un'altra ispezione esterna della struttura per individuare eventuali altri danni o pericoli e per programmare le successive attività di ripristino. L'inondazione dell'impianto è stata causata sia dall'esplosione e dal danneggiamento degli apparati di raffreddamento della centrale, sia dalla copiosa quantità di acqua dentro la condotta forzata proveniente dall'attiguo lago Brasimone, altro bacino idroelettrico gestito da Enel. Tale tubatura porta l'acqua per attivare le turbine dei gruppi di produzione nella centrale dove si è verificato l'incidente. Proprio questi macchinari, il 9 aprile, erano sotto collaudo. Un primo gruppo era già stato approvato dai tecnici ed era correttamente in esercizio, mentre un secondo gruppo di produzione invece veniva provato dai tecnici, tra i quali c'erano le sette vittime. 

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Il sistema SCADA

"Tutte le centrali hanno un sistema di supervisione e controllo che si chiama Scada”, ha spiegato Bernabei durante una conferenza stampa. “In questa centrale si trovava nei piani superiori. Questo sistema è già stato preso dall'autorità giudiziaria e quindi se avrà registrato qualcosa si vedrà nel momento in cui verrà esaminato". Se il sistema avrà registrato qualcosa "quell'analisi potrà essere utile per capire le cause, perché altrimenti attualmente non è davvero possibile dire che cos'è successo".

Le vittime

Intanto è salito a sette il numero delle vittime accertate dell'esplosione. L'ultimo lavoratore ritrovato senza vita è stato identificato ufficialmente: è il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo, l'ultima persona che mancava all'appello. Il suo corpo è stato trovato al piano meno nove dell'impianto, in corrispondenza della turbina (CHI ERANO LE 7 VITTIME). Ora, terminato il recupero dei dispersi, alla centrale si apre la fase due dell'intervento, che prevede di togliere l'acqua e mettere in sicurezza la struttura anche per permettere l'avvio delle perizie.

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