Milano, la protesta degli studenti all'istituto Porta contro il 'contributo volontario'
CronacaLa protesta, portata avanti con slogan urlati a gran voce, cartelli e striscioni, è nata dai 110 euro ad alunno chiesti come contributo aggiuntivo dalla scuola. Genitori e allievi chiedono maggior trasparenza nelle spese
Nei giorni scorsi gli studenti dell’istituto professionale alberghiero Carlo Porta di Milano, in via Uruguay, hanno messo in scena una protesta dove alcune centinaia di studenti e genitori si sono riuniti per protestare contro la richiesta di un nuovo contributo scolastico volontario, deliberata dal Consiglio di Istituto il 16 dicembre scorso. Gli studenti hanno spiegato che la protesta, portata avanti con slogan urlati a gran voce, cartelli e striscioni - e lancio di pomodori contro i cancelli della scuola - è nata dai 110 euro ad alunno chiesti come contributo aggiuntivo dalla scuola, cui genitori e allievi chiedono maggior trasparenza nelle spese. Un genitore di un alunno che frequenta il Carlo Porta ha riferito alla testata MilanoToday che la comunicazione dell'aumento, inviata il 16 dicembre scorso, è arrivata all'improvviso con poca "trasparenza e divulgazione dei conti".
Per l'anno scolastico in corso, infatti, l'Istituto ha chiesto ai genitori di studenti e studentesse di spendere altri 110 euro ad alunno (aggiuntivi ai 195) per le classi prime, seconde e per il triennio di accoglienza turistica, 140 euro (aggiuntivi ai 265) per il triennio di cucina, sala e pasticceria. "Come saprete il successo formativo della nostra scuola è in buona parte riconducibile al fatto che le nostre esercitazioni di laboratorio sono diverse da quelle di altri enti di formazione dello stesso settore dove vengono effettuate lezioni solo dimostrative da parte dei docenti", si legge sulla la comunicazione inviata dall'Istituto dove viene reso noto l'aumento del "contributo modale di iscrizione", la quota chiamata "contributo volontario.".