Suviana, sciopero generale e cortei in tutta Italia contro morti sul lavoro. FOTO
La protesta è di quattro ore per tutto il settore privato e di otto ore per l'edilizia e per l'Emilia Romagna. L'estensione è stata decisa dopo il grave incidente sul lavoro a Suviana. Manifestazioni in tutto il Paese, da Bologna a Torino, passando per l'Umbria e Napoli
- Sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, 4 ore e mobilitazione in tutta Italia per la sicurezza sul lavoro e un fisco giusto con stop per treni, bus e metro nelle città. Uno striscione con la scritta 'Adesso basta!' ha aperto il corteo di Bologna. "Questi sono morti di appalto", ha detto il segretario della Cgil di Bologna Bulgarelli, riferendosi alla strage della centrale di Bargi
- In Emilia-Romagna l'astensione è stata raddoppiata nella durata (8 ore) ed estesa al settore pulizie pubblico, dopo la strage della centrale di Suviana nell'Appennino bolognese. A Bologna si stima che 1500 persone abbiano preso parte al corteo
- Durante la manifestazione di Bologna c'è stato anche "un minuto di rumore" per ricordare le vittime della strage di Suviana
- Sembre a Bologna è comparso anche un altro striscione, con scritto "Basta martiri sul lavoro"
- Corteo anche a Torino, dove in piazza sono comparsi striscioni e caschi gialli
- Anche nella città piemontese sono comparsi diversi cartelli e striscioni per chiedere un cambio di rotta sulla sicurezza sul lavoro
- Inoltre i caschi gialli sono comparsi in 4 piazze del Piemonte. A Torino manifestazione in piazza Castello davanti alla Prefettura. Poi altre iniziative ad Alessandria, a Novara e a Cuneo
- "Abbiamo chiesto alle lavoratrici e ai lavoratori di scioperare un'altra volta per fermare le morti sul lavoro, per cambiare un sistema economico che sta producendo precarietà e insicurezza, e che purtroppo genera infortuni e morti. È uno sciopero per dire 'basta'", afferma Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte. "I caschi a terra oggi in piazza Castello hanno il significato di ricordare il numero enorme di vittime sul lavoro", osserva Gianni Cortese, segretario generale della Uil Torino e Piemonte
- A Napoli è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime sul luogo di lavoro
- Anche l'Umbria si è mobilitata. Lo ha fatto con presidi che si sono svolti davanti alle Prefetture di Perugia e Terni. Nella regione il maggior numero di incidenti - spiegano i sindacati - si registrano nell'edilizia