Scuola, quanti sono gli studenti stranieri nelle classi italiane? La situazione
Valditara ha detto che nelle aule “la maggioranza degli alunni deve essere italiana”, sollevando polemiche. Salvini ha rilanciato chiedendo che la quota massima di studenti stranieri in una classe venga abbassata dal 30% al 20%. I dati, però, mostrano una realtà molto diversificata da regione a regione: in alcuni casi la percentuale sale a oltre il 40%. Non è facile, poi, stabilire quali studenti hanno effettivamente difficoltà linguistiche. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24
- Nelle aule “la maggioranza degli alunni deve essere italiana”: basta classi con troppi studenti stranieri. Lo ha detto, non senza polemiche, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Ha aggiunto che i valori della Costituzione - assimilando la quale si costruisce una società ordinata, altrimenti è "melting pot" - possono essere appresi più facilmente se i ragazzi stranieri "studieranno in modo potenziato l'italiano”. Ma quali sono i numeri e le norme in Italia? Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24
- In base alle direttive ministeriali in vigore, nelle classi scolastiche deve esserci al massimo un 30% di popolazione straniera o che comunque presenti difficoltà linguistiche. In totale gli alunni con cittadinanza non italiana sono circa il 10% della popolazione studentesca. Non vuol dire, però, che tutti abbiano difficoltà linguistiche. Così come ci sono i casi di bambini con cittadinanza italiana che vivono in contesti in cui si parlano altre lingue e hanno difficoltà con l’italiano
- Questa percentuale di alunni stranieri era a zero quarant’anni fa, è cresciuta molto rapidamente e ora si sta attenuando: come detto, siamo al 10%, cioè un alunno su dieci nelle varie scuole in Italia è di cittadinanza non italiana. Ma è una media non molto veritiera, perché ad esempio nelle regioni del Sud ci sono pochissimi alunni stranieri mentre al Nord la percentuale è molto più alta
- Concentrandoci sulla scuola primaria, ci sono delle province in Italia in cui la percentuale di studenti stranieri è molto alta: a Prato, dove c’è una folta comunità cinese, siamo oltre il 30%; poi ci sono Piacenza, Mantova e Cremona con dati oltre il 20%
- La percentuale di studenti stranieri nelle scuole primarie è oltre il 20% in diverse province del Nord Italia. Nelle scorse ore il ministro e vicepremier Matteo Salvini ha chiesto che la quota massima di studenti stranieri venga abbassata dal 30% a "un 20% di bambini stranieri in una classe". Ma in queste province è difficile
- Anche il limite del 30%, in realtà, a volte non si riesce a rispettare e ci sono delle deroghe quando il numero di studenti stranieri in un determinato territorio è maggiore. Anche perché deve sempre essere rispettato il fatto che ogni bambino deve potersi iscrivere a scuola e non gli può essere impedito quando viene raggiunto un numero massimo di studenti stranieri (nella grafica, la percentuale di studenti stranieri in alcune province)
- Ci sono delle scuole, quasi 2mila tra tutti i gradi scolastici, in cui la percentuale di stranieri è oltre il 40%
- Anche in questo caso ci sono delle differenze territoriali. In Emilia-Romagna, ad esempio, una scuola su 12 ha oltre il 40% di studenti stranieri
- Ma cosa vuol dire studenti stranieri? Quasi la metà di questi alunni stranieri nelle scuole italiane sono europei: la prima nazionalità è quella rumena, poi albanese
- Riguardo alle difficoltà linguistiche è difficile avere dei dati. Qualcosa si può capire dalle prove Invalsi: guardando a quelle del 2023, i risultati non sono positivi nemmeno per gli alunni di nazionalità italiana ma emerge che gli alunni stranieri hanno esiti dei test in italiano più bassi rispetto a quelli degli alunni italiani di percentuali importanti (-22,1% prima generazione, -16,3% seconda)