Dopo le recenti polemiche, il Consiglio di istituto della scuola statale Iqbal Masih ha confermato, durante una riunione svoltasi ieri, la scelta di chiudere il 10 aprile, data di fine Ramadan, chiedendo "che venga rispettata una scelta nata spontaneamente dall’interno, sulla base di motivazioni che riteniamo coerenti con il diritto all'educazione e all'istruzione, con la Costituzione Italiana e che origina dalla considerazione operata dal Collegio Docenti". E il Presidente della Repubblica scrive alla vicepreside
Il Consiglio di istituto della scuola statale Iqbal Masih di Pioltello, in provincia di Milano, ha confermato, durante una riunione svoltasi ieri, la scelta di chiudere il 10 aprile, data di fine Ramadan, chiedendo "che venga rispettata una scelta nata spontaneamente dall’interno, sulla base di motivazioni che riteniamo coerenti con il diritto all'educazione e all'istruzione, con la Costituzione Italiana e che origina dalla considerazione operata dal Collegio Docenti". Inoltre, in una nota, è stato annunciato per il 21 maggio, la "Giornata mondiale della Diversità Culturale", una sorta di dialogo-incontro "sui temi dell'inclusione, dell'interazione tra culture e del confronto tra religioni". La decisione presa dall'istituto comprensivo statale di Pioltello, condivisa all'unanimità dal consiglio di istituto già in fase di approvazione del calendario dell'anno scolastico diversi mesi fa, aveva scatenato nei giorni scorsi diverse polemiche. Con l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia che aveva riscontrato alcune "irregolarità" nella stessa delibera.
Mattarella alla vicepreside: "Apprezzo il vostro lavoro"
"Ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera e, nel ringraziarla, desidero dirle che l'ho molto apprezzata, così come, al di là del singolo episodio, in realtà di modesto rilievo, apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi di istituto svolgono nell'adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto a una lettera di Maria Rendani, vicepreside dell'Iqbal Masih che nei giorni scorsi l'aveva invitato a visitare l'istituto di Pioltello.
La nota dell’istituto
"Chiediamo ora, come rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale Ata che si possa tornare a vivere con tranquillità la scuola", fa presente il Consiglio d'Istituto in una lunga nota, ripercorrendo gli ultimi eventi legati alla decisione e spiegando che le irregolarità rilevate dagli ispettori alcuni giorni fa riguardavano il fatto che erano previsti "quattro giorni di sospensione delle lezioni a fronte del massimo di tre giorni", e poi il fatto che la delibera della Regione non preveda la possibilità di anticipare l'inizio delle lezioni per compensare e "l'assenza di espresse motivazioni di carattere didattico nella delibera del Consiglio di Istituto per i giorni di sospensione". Proprio a fronte di ciò ieri, 25 marzo, il Collegio Docenti " all'unanimità dei presenti, centonovantadue docenti" ha approvato la proposta al Consiglio di Istituto di sospendere le lezioni per i giorni 10 e 26 aprile 2024, in entrambi i casi tenendo conto dell'alto tasso di assenze nei due giorni "che compromette l'efficace svolgimento delle attività didattiche ed educative programmate, anche in coerenza con le scelte educative".
Valditara: “L’inclusione non si fa chiudendo, Pioltello sani l’irregolarità”
“Non credo che si faccia inclusione chiudendo le scuole ma parlando dei problemi, del dialogo tra religioni, dell’inclusione e della integrazione. È molto meglio parlare e discutere che chiudere le scuole”. Queste le parole del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, pronunciate ieri sera a margine della presentazione a Milano del suo libro “La scuola dei talenti”, proprio a proposito della questione riguardante la scuola di Pioltello. “Con grande serenità mi aspetto che si sanino le irregolarità che gli ispettori hanno ravvisato: innanzitutto l’assenza di motivazione della decisione, l’aggiunta di una deroga al calendario scolastico che non era prevista e non è contemplata, perché sono tre in tutto e invece sono diventate quattro. Credo che con grande spirito di collaborazione il consiglio d’istituto possa considerare quello che è stato un mio invito, quello di far sì che il 10 aprile si possa tenere la scuola aperta”, aveva spiegato Valditara. E a chi chiedeva cosa accadrà dopo la decisione di mantenere chiusa la scuola, il ministro ha risposto: “Non dipende da me, le autorità scolastiche valuteranno i provvedimenti che si andranno ad assumere”.
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