Strage di Cutro, una fiaccolata all'alba per ricordare le vittime del naufragio
Una veglia in memoria dei 94 morti, tra cui 35 minori, e dei dispersi di quel naufragio avvenuto esattamente un anno fa. Oltre trecento persone, tra cui i parenti delle vittime e alcuni dei superstiti, hanno partecipato all'incontro. Striscioni con le foto di chi non è sopravvissuto, peluche, candele e una corona di fiori lanciata in mare alle 4.30, ora del naufragio. I familiari e i superstiti annunciano la causa civile contro il Governo per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia
- Un anno dalla strage di Cutro, da quel naufragio che ha provocato la morte di 94 persone, 35 dei quali minori, e una decina di dispersi. In memoria delle vittime la rete 26 Febbraio - che riunisce circa 400 associazioni - ha organizzato una fiaccolata all’alba, alla stessa ora in cui il caicco su cui viaggiavano i migranti si schiantò contro una secca ad un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro
- Oltre trecento persone, tra cui i parenti delle vittime e alcuni dei superstiti, hanno partecipato all'incontro. Alle 4.30, l'orario della strage, la madre di due minori che hanno perso la vita, ha gettato in mare una corona di fiori
- Alcuni familiari hanno srotolato uno striscione con le fotografie a colori delle vittime. Dopo un momento di preghiera islamica, sono state accese 94 candele, tante quante le vittime della strage. Presenti anche 36 studenti dell'Istituto dei Nobili di Catanzaro, che si sono organizzati da soli, con una insegnante, Caterina Mazzuca, noleggiando un pullman
- Sulla spiaggia sono stati sistemati a cerchio i peluche che l'anno scorso furono lasciati dai cittadini al Palamilone, il palazzetto dello sport che ospitò le salme, con al centro una maglietta bianca con su scritto Kr46M0, la dicitura con cui era stato indicato uno dei bimbi di pochi mesi, morto
- Presente anche Khaled Ahmad Zekriya, Ambasciatore della Repubblica Islamica e dell'Afghanistan a Roma. "Oggi è un giorno molto triste per gli afghani e per tutta la comunità afghana. Questa strage è la dimostrazione che il governo liberticida e misogino che c’è al momento (i talebani ndr) in Afghanistan costringe gli afghani a scappare dalla loro terra per la ricerca di libertà"
- Zekriya ha poi voluto ringraziare le "istituzioni per avere agevolato il rimpatrio delle salme, questo dimostra una grande solidarietà", dice. E poi chiede che le famiglie delle vittime "vadano assistite per il ricongiungimento dei familiari, perché bisogna riunire le famiglie. L’ambasciata è disponibile a dare una mano", spiega. E sulla veglia: "E' stato un segno di solidarietà che ha permesso di fare tornare i familiari e i superstiti. Mi auguro che sia l’ultima volta che siamo costretti a venire qui…”
- Durante la commemorazione silenziosa, lo zio di un ragazzo morto nel naufragio ha recitato alcuni versetti del Corano. Quindi superstiti e familiari delle vittime hanno pregato in direzione della Mecca. Al termine, due superstiti, insieme ai due pescatori che per primi intervennero sul luogo della strage, hanno gettato una corona di fiori e si sono stretti in un abbraccio
- "Ho rivissuto le stesse emozioni di quel giorno, quando la barca è affondata ed è stato molto difficile", ha raccontato Samir, 18enne afghano che si è salvato aggrappandosi ad un pezzo di legno. "I soccorsi sono arrivati tardi2", ha ricordato. Adesso vive ad Amburgo ed ai governi italiano e tedesco - così come tutti gli altri familiari delle vittime e superstiti - chiede di potersi ricongiungere con i familiari rimasti in patria con l'apertura di corridoi umanitari
- Le famiglie di vittime e alcuni superstiti faranno una causa civile risarcitoria nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti in conseguenza della tragedia. Lo ha annunciato uno dei familiari nel corso di una conferenza stampa a Crotone. Il ricorso, hanno spiegato i legali, sarà presentato una volta conclusa l'inchiesta penale coordinata dalla Procura di Crotone e riguarderà la presidenza del Consiglio ed i ministeri degli Interni e dell'Economia
- "Uno degli aspetti da chiarire - ha detto l'avvocato Bertone, del foro di Torino - era quando le autorità hanno saputo della presenza della barca. E dalle 17 del 25 febbraio, l'aereo Frontex aveva monitorato l'imbarcazione dopo avere intercettato alcune chiamate. Quindi, cosa ha fatto Frontex in quelle ore prima della segnalazione delle 22.35 alla centrale di Varsavia?"
- "Sul fronte risarcitorio c'è tutto un sistema che non ha funzionato", ha aggiunto il legale dei familiari delle vittime. "Frontex si è tenuto un'informazione per diverse ore consentendo alle autorità italiane di sbagliare. Certo, questa non può essere una giustificazione". Oltre alla presidenza del Consiglio ed ai ministeri, l'avvocato ha spiegato che sarà verificata anche la possibilità di estendere la causa di risarcimento danni a Frontex.
- Nell'ambito delle commemorazioni di oggi per il primo anniversario della strage, a Cutro, nella piazza antistante la Chiesa SS. Annunziata, avverrà l’inaugurazione della “Glass House” contenente i resti del naufragio di Cutro, l’opera d’arte “Per non dimenticare” dello scultore Antonio La Gamba. Poi la proiezione del video “Summer Love", dal nome del caicco, una barca da pesca turca, su cui oltre 180 migranti, provenienti da Afghanistan, Iran, Siria, Somalia e Palestina, viaggiavano la notte del 26 febbraio 2023
- Un'installazione galleggiante di 4 metri per 2, che ritrae un giovane migrante che lotta in mare per la sua vita: al centro, la scritta "Never again". E' la nuova opera realizzata dalla street artist Laika nelle stesse acque in cui sono affiorati i corpi delle vittime del naufragio