Naufragio Cutro, condannato a 20 anni uno degli scafisti

Cronaca
©Ansa

Si tratta di Gun Ufuk, il cittadino turco accusato di essere uno degli scafisti del "Summer love", il cui naufragio, il 26 febbraio dello scorso anno, provocò la morte di 94 migranti a Steccato di Cutro. Per l'uomo anche una multa pari a tre milioni di euro

ascolta articolo

Una condanna a 20 anni di reclusione oltre ad una multa di tre milioni. Questa la decisione presa al termine del processo con rito abbrevviato dal gup di Crotone, Elisa Marchetto, nei confronti di Gun Ufuk, il cittadino turco accusato di essere uno degli scafisti dell'imbarcazione, il cui naufragio, avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio del 2023, causò la morte di 94 migranti.

Il risarcimento di alcune parti civili

Nell'ambito della condanna, il gup ha accolto le richieste del pm Pasquale Festa aumentando la multa da 2,1 ad, appunto, 3 milioni. Il giudice ha condannato Ufuk anche al risarcimento di alcune parti civili, ovvero i parenti delle vittime, il ministero dell'Interno e la Regione Calabria. 

La difesa dell'imputato

"Io ero solo il meccanico della barca ed ho barattato il pagamento del viaggio con il compito di macchinista per riparare il motore. Non ho mai guidato la barca. Mi dispiace tanto per il dolore causato ai familiari delle persone morte". Queste le parole Ufuk, accusato dal pubblico ministero in quanto responsabile dei reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte in seguito al  favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Io dovevo scappare dalla Turchia per motivi politici. Ero stato arrestato perché considerato di fare parte del movimento che aveva condotto il tentato golpe del 2016. Nel 2019 sono stato in carcere per otto mesi perché criticavo Erdogan e le sue politiche. Quando sono uscito per due anni ho dovuto presentarmi alla polizia ed ho tutt'ora il divieto di uscire dalla Turchia. Per chi è considerato golpista non è facile vivere in Turchia. Per questo ho deciso di partire, ma non avevo i soldi necessari e così ho accettato di fare il meccanico della barca che doveva arrivare sulla costa italiana e tornare", ha spiegato. 

 

Sulle spiagge di Steccato di Cutro e Crotone continuano le ricerche dei naufraghi dispersi in mare dopo il naufragio di domenica scorsa nel quale sono morte ad oggi 63 migranti e 81 sono stati salvati, la spiaggia è ancora piena dei detriti e dei resti del barcone che si è spezzato nella notte.

approfondimento

Strage di Cutro, arrestato il sesto ed ultimo scafista

Cronaca: i più letti