Strage di Cutro, arrestato il sesto ed ultimo scafista

Cronaca

L'indagato, di nazionalità siriana, è fortemente indiziato, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone nonché di morte come conseguenza di altro reato

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E' stato arrestato il sesto ed ultimo scafista coinvolto nel naufragio di Cutro, che il 26 febbraio provocò la morte di 94 persone, tra cui molti bambini. A eseguire l'ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip, personale della Polizia e della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone.

L'indagato, di nazionalità siriana, è fortemente indiziato, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone nonché di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di una persona che era già detenuta nel carcere di Lecce perché coinvolta nell'operazione "Astrolabio" condotta nel gennaio del 2022 dal Gico della Guardia di finanza della città pugliese.

Le indagini

Il provvedimento giunge al termine delle indagini svolte dai poliziotti della Squadra mobile di Crotone e dai finanzieri della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone, coordinate dalla Procura, con al centro l’individuazione dei responsabili dell’organizzazione e gli esecutori della tragica traversata terminata con l’affondamento del caicco Summer Love e la morte di 94 persone.

E' di 30 morti il bilancio, ancora provvisorio, dei morti durante uno sbarco di migranti a Cutro, nel Crotonese. Ai cadaveri trovati sulla spiaggia, in località "Steccato", si aggiungono, infatti, quelli trovati in mare che devono ancora essere recuperati, 26 febbraio 2023. Sul posto, insieme ai carabinieri ed alla polizia, ci sono la Guardia di finanza, la Guardia costiera ed i vigili del fuoco. ANSA/GIUSEPPE PIPITA

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Gli arresti

Uno degli scafisti, di nazionalità turca, fu fermato nell'immediatezza del naufragio, mentre un secondo, anch'egli turco, fu arrestato successivamente in Austria. Altri tre scafisti, due pachistani ed un altro turco, sono stati bloccati nel prosieguo delle indagini. All'identificazione del sesto scafista gli investigatori sono giunti, oltre che sulla base di alcune acquisizioni probatorie, attraverso il suo riconoscimento da parte di alcuni dei migranti sopravvissuti.

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Roma, 31 ottobre 2022.
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